C’è una presenza costante, discreta e gentile nelle dinamiche della nostra associazione, assicurata dalle nostre valentissime impiegate. Le Signore Ombretta Coppotelli, Laura Paradiso e Gina Celupica, senza dimenticare la sempre attiva e risolutiva Maria Brandi, rappresentano un punto di riferimento imprescindibile per la nostra Associazione.
Non gliene renderemo mai abbastanza merito, anche per il sacrificio che abbiamo richiesto loro, seppur in maniera diversa, come conseguenza delle minori disponibilità finanziarie che ci sono state imposte dagli attacchi alla nostra attività aviolancistica.
Anche per questo, non possiamo passare sotto silenzio il significativo risultato ottenuto da Ombretta, come è conosciuta da tutti, per essere riuscita nella difficile opera di coniugare gli impegni familiari e quelli associativi col suo giusto desiderio di ottenere il diploma presso l’Istituto Tecnico per il Turismo che rendesse merito alle sue capacità. L’ha fatto frequentando a lungo un corso serale, senza mai far mancare la sua azione associativa, nel disbrigo delle numerose pratiche burocratiche della Presidenza, presenziando ai principali appuntamenti comuni come l’Assemblea Nazionale, rispondendo sempre alle numerose attivazioni alle quali è stata sottoposta e lavorando sodo per la redazione della nostra rivista Folgore, della quale cura da sempre con passione, buon gusto e scrupolosa attenzione la composizione e stampa.
Non sarebbe giusto fare una classifica tra loro: tutte fattive, disponibili e appassionate, come solo i veri “paracadutisti” sanno essere. Ma non c’è dubbio che almeno per questa occasione una menzione particolare lo merita lei, Ombretta, per la lezione di tenacia che ci ha dato col suo impegno, in una fase della nostra storia associativa e nazionale nella quale abbiamo più bisogno di attingere ad esempi di dedizione e forza d’animo.
Quindi, ancora, Brava Ombretta!, da parte di tutta l’ANPDI. Ci rende ancor più orgogliosi di quello che siamo.
29 giugno 2025: COMMEMORAZIONE DEI CADUTI DI CIMA VALLONA.
Domenica 29 giugno si terranno le celebrazioni in memoria dei caduti di Cima Vallona secondo il calendario indicato nella locandina.
Era la notte tra l’11 e il 12 giugno del 1961 quando un gruppo di militanti del Bas (Befreiungsausschuss Südtirol) si rese responsabile in Alto Adige di diversi attentati dinamitardi. La prima esplosione si registrò attorno all’una di notte nel pieno centro di Bolzano, seguita nelle due ore successive da altre 46 esplosioni, che abbatterono decine di tralicci dell’alta tensione. Iniziò così una lunga stagione di attentati e di tensione in Alto Adige/Sudtirolo che culminò nel 1967 con l’attentato di Cima Vallona (BL). La strage avvenne in seguito a una esplosione con la quale il 25 giugno 1967 i terroristi abbatterono un traliccio dell’alta tensione proprio in località Cima Vallona: i fatti ebbero inizio alle ore 3.40, quando una sentinella del distaccamento di Forcella Dignas, nel territorio del Comune di San Pietro di Cadore, avvertì una forte esplosione in direzione del passo di Cima Vallona.
Dell’accaduto venne informato il comando del presidio di Santo Stefano di Cadore. Allo scopo di accertare la causa della deflagrazione si dispose l’invio di una pattuglia composta da alpini, artificieri e finanzieri. Giunti a circa 600 metri dal traliccio, che appariva danneggiato, i militari, non potendo proseguire oltre con gli automezzi per la presenza di cumuli di neve, procedettero a piedi. La pattuglia era guidata dal capitano degli Alpini Alamari e dal tenente della Guardia di Finanza Marinetti, seguiti dagli altri. Improvvisamente, a circa 70 metri dal manufatto, si verificò l’esplosione di un ordigno collocato sotto un mucchio di ghiaia. L’esplosione investì in pieno l’alpino radiofonista Armando Piva, effettivo al battaglione «Val Cismon». Trasportato all’ospedale di San Candido, morì alle ore 23 dello stesso giorno.
A bordo di un AB 204 del IV Reparto elicotteri di uso generale decollato dall’aeroporto di San Giacomo fu inviata a Sega Digon una squadra della Compagnia Speciale Antiterrorismo, con il compito di raccogliere indizi utili all’indagine e per identificare gli autori dell’attentato. La squadra era composta da Francesco Gentile, classe 1930, di Fano (PS), capitano del Battaglione Carabinieri paracadutisti – Mario Di Lecce, classe 1936, di Lecce, sottotenente del Battaglione sabotatori paracadutisti – Marcello Fagnani, classe 1940, di Roma, sergente maggiore artificiere del Battaglione sabotatori e Olivo Dordi, classe 1943, di Gromo (BG), sergente artificiere del Battaglione sabotatori paracadutisti. Assolto il loro compito, i quattro si avviarono incolonnati sulla via del ritorno lungo lo stesso itinerario percorso all’andata e in direzione dell’elicottero rimasto in attesa, quando, inavvertitamente, uno di loro attivò una trappola esplosiva piazzata a circa 400 metri dal luogo dell’attentato e lungo l’unico sentiero disponibile. A seguito dell’esplosione il sottotenente Di Lecce, il capitano Gentile e il sergente Dordi morirono sul colpo. Il sergente Fagnani, colpito da oltre 40 schegge, rimase gravemente ferito.
La Sezione ANPd’I di Alpago silenziosamente ogni anno provvede alla manutenzione e sistemazione della piccola cappellina sorta proprio nella zona dell’attentato: ecco alcune immagini dei lavori del marzo di quest’anno. Grazie Alpago!!
Anche quest’anno l’ANPd’I sarà presente e parte attiva della commemorazione nel ricordo dei commilitoni caduti. Per la Presidenza Nazionale sarà presente il Segretario Generale Gen.B.(ris) Enrico Pollini.
FOLGORE!!
11 LUGLIO 2025 FESTA DI CORPO DEL CENTRO ADDESTRAMENTO PARACADUTISMO IN PISA.
Venerdi 11 luglio presso la Caserma Gamerra in Pisa si terrà la Festa di Corpo del Centro Addestramento Paracadutismo – CAPAR.
L’ingresso in caserma è previsto per le ore 09.30 e alle 10.30 avrà inizio la cerimonia: sarà possibile per chi lo desidera poter usufruire, al termine della cerimonia, del pranzo presso la mensa previa prenotazione e pagamento direttamente in mensa dello scotto rancio.
I Soci ed i loro familiari/amici sono invitati a partecipare secondo le modalità comunicateci dal Comando del CAPAR e già inviate a tutte le Sezioni ANPd’I: comunicare alla Sezione il vostro nominativo, la vostra mail personale ( importante in quanto riceverete un QR per l’accesso) e se intendete usufruire del pranzo.
PRENDETE CONTATTO ENTRO IL 7 LUGLIO CON LA VOSTRA SEZIONE.
FOLGORE!!
CAMBIO AL VERTICE DELLA BRIGATA INFORMAZIONI TATTICHE.
Giovedi 12 giugno ad Anzio alla presenza del Comandante delle Forze Operative Terrestri , Gen. Corpo d’Armata Massimo Scala, si è svolta la cerimonia di avvicendamento al Comando della Brigata Informazioni Tattiche fra il Gen. B. Carmine Vizzuso ( cedente) e il Gen. B. Ettore Pontiroli ( subentrante). L’ ANPd’I era presente con il Presidente della Sezione di Anzio – Nettuno par. Oreste Casciaro e con i Soci Col.(ris) Angelo Palmas ed il par. Stefano Venturini, Alfiere della Sezione.
LOTTA ALLA CAMORRA: IL GEN. C.A. CC PAR. CARMELO BURGIO RELATORE IN UN INTERESSANTE CONVEGNO ORGANIZZATO DALLA SEZ. ANPDI COLLINE ROMANE
Sabato 14 Giugno, presso la Sala Gran Duca di York del Vicariato di Frascati, alle ore 16,30, si terrà il VI Convegno del 2025 organizzato dalla Sez. ANPdI Colline Romane.
Relatore:
Gen. C.A. CC Paracadutista Carmelo BURGIO.
Sarà presente il Dott. Vincenzo CONTE come Esperto dell’Ambiente.
Interverrà il Principe Dott. Marco Andrea DORIA – Commissione Speciale Anticamorra e Beni Confiscati.
Un occasione unica per poter ascoltare versioni e fatti inediti da parte di chi, in questa regione, ha svolto con Onore e Determinazione il proprio Lavoro.
Si ricorda che il Convegno è pubblico, gratuito ed aperto a tutti.
⚡ FOLGORE ⚡
GENERAZIONE CIVICA: LA SEZIONE DI BRESCIA PROTAGONISTA IN UN PROGETTO FORMATIVO DEDICATO AI GIOVANI
La Sezione ANPdI di Brescia, con il patrocinio di Regione Lombardia e il supporto dei Comuni di Salò e Roè Volciano, ha concluso con successo “Generazione Civica 2025”, un progetto educativo innovativo volto a formare giovani cittadini consapevoli e attivi.
Si è trattato di un programma intensivo, svoltosi nell’arco di cinque mesi, rivolto a ragazzi tra i 14 e i 20 anni. Il percorso si è articolato attraverso 17 moduli formativi, con la collaborazione di numerosi enti e professionisti. Attraverso lezioni teoriche e pratiche, il progetto ha coperto temi cruciali come cittadinanza attiva, legalità, protezione civile, primo soccorso, comunicazione responsabile e sport.
Il culmine dell’attività è stata un’esercitazione finale di 48 ore tra Salò e Roè Volciano, dove i partecipanti hanno applicato le competenze acquisite in scenari realistici di emergenza, testando la gestione dello stress, il lavoro di squadra e l’autostima.
L’ANPd’I Brescia ha guidato l’iniziativa per trasmettere valori fondamentali quali coraggio, responsabilità civica, disciplina e spirito di servizio. Come afferma il Presidente Graziano Taiola, l’obiettivo è costruire “persone solide, capaci di mettersi al servizio del Paese con disciplina, consapevolezza e spirito di squadra”.
“Generazione Civica” rappresenta un investimento significativo nel futuro dei giovani, fornendo loro competenze tecniche e operative, ma soprattutto sviluppando una maggiore consapevolezza del proprio ruolo nella comunità e del significato di essere cittadini attivi e responsabili. L’ANPd’I Brescia auspica che l’iniziativa possa espandersi in altre province italiane.
Complimenti alla Sezione di Brescia!
Folgore!
IL GENERALE DI CORPO D’ARMATA NICOLA ZANELLI NON È PIÙ TRA NOI
Dopo una breve e gravissima malattia che ne aveva richiesto il rientro in Patria dalla Turchia dove prestava servizio quale Vice Comandante del Comando Forze Terrestri NATO (LANDCOM) a Izmyr, è morto il Generale di Corpo d’Armata Nicola Zanelli.
Il Generale Zanelli ha avuto una brillante carriera nell’Esercito Italiano, iniziata presso il 9° rgt.d’assalto par. “Col Moschin” della Brigata paracadutisti Folgore, per poi assumere importanti incarichi di comando presso le Aviotruppe e le Forze Speciali italiane stesse, anche a livello interforze. Dotato di una grandissima passione per il “mestiere delle armi” e di una preparazione professionale di primissimo livello, ha partecipato alle principali operazioni fuori area nazionali, a partire dall’Operazione IBIS in Somalia quale Comandante di compagnia paracadutisti del 187° reggimento.
Ma è nel settore delle Forze Speciali che Nicola ha certamente espresso le sue più grandi potenzialità, quale Comandante del 9°rgt.”Col Moschin” e, successivamente del COFS – il Comando Interforze alle dirette dipendenze del Capo di SMD – e infine del COMFOSE, il Comando delle Forze Speciali dell’Esercito.
In queste vesti è stato uno dei principali protagonisti di una profonda trasformazione del comparto “speciale” italiano, evidenziandosi per conoscenze dottrinali, procedurali e tecniche, nonché per una ferrea determinazione a conseguire gli obiettivi dei rispettivi Comandi, mettendo sapientemente a frutto le sue esperienze maturate in ambito internazionale. Ottimo conoscitore della lingua inglese anche grazie a qualificanti impegni in Gran Bretagna, aveva saputo travasare nella realtà delle Forze Speciali italiane molte delle esperienze acquisite all’estero, sempre però nel rigoroso rispetto di quelle che sono le nostre peculiarità nazionali. Convinto assertore della necessità di una integrazione interforze vera tra Forze Speciali, si è reso protagonista, sia quale Ufficiale addetto del COFS che come Comandante dello stesso, di un importante travaso di esperienze tra le realtà di punta delle singole Forze Armate nel settore delle operazioni non convenzionali, innescando una crescita complessiva di cui tutte le unità speciali hanno beneficiato. Era anche un fermo sostenitore della necessità di basare la condotta di Operazioni Speciali sulla disponibilità di mezzi speciali, e per questo si era impegnato costantemente per l’innovazione dei sistemi d’arma e di Comando e Controllo destinati allo specifico settore. Impiegato al vertice del settore operativo del COFS, fu promotore della quasi ventennale “avventura” della TF45 in Afghanistan, proponendo senza titubanze le nostre Forze Speciali in una integrazione procedurale ed operativa pluriennale con le analoghe unità della Nato.
Successivamente impiegato quale Comandante del COMFOSE, il Comando dell’Esercito dedicato allo specifico settore, ha messo il meglio delle sue energie e competenze a disposizione della Forza Armata nel favorire la crescita di ulteriori unità speciali come il 185°RRAO e il 4°rgt.alpini paracadutisti Monte Cervino.
Personalmente potrei raccontare molti aneddoti riferiti alla parte delle nostre vite che abbiamo condiviso, sia al Col Moschin che al COFS; mi limiterò, invece, a ricordare l’incontro che ebbi quando ancora Capitano del “nono” risalivo verso casa in treno, e mi trovai casualmente seduto a fianco di un gruppetto di Ufficiali Allievi della Scuola di Applicazione in uniforme. Tra questi, Nicola, Ufficiale di fanteria e aspirante incursore col quale attaccai bottone dopo che lo stesso mi disse di aspirare al mio stesso reparto. Aveva già allora una luce negli occhi dalla quale traspariva un grande entusiasmo per la vita con le stellette che si apprestava ad iniziare ai reparti. Non sapevo ancora che l’avrei rivisto di lì a poco meno di un anno alla Vannucci, in sciarpa e sciabola appena assegnato, per iniziare nei ranghi della Folgore e del Col Moschin la vita entusiasmante di tutti i paracadutisti ed incursori di razza.
Da allora di strada ne ha fatta parecchio, lasciando un segno indelebile in quanti hanno avuto la fortuna di operarci spalla a spalla.
Come nel corso di tutta la sua importante vita, il Generale Zanelli ha vissuto le difficoltà e i dolori di questa ultima fase con grande coraggio e vis pugnandi, confortando amici e conoscenti con la compostezza di chi sa di combattere prima di tutto per i propri Cari.
Le esequie del Generale Nicola Zanelli avranno luogo presso la Chiesa di Santa Maria Assunta a Felina (RE), Venerdì 30 maggio alle ore 15:30.
Alla Signora Romana, ai suoi due figli e alle sue due figlie, le sincere espressioni del cordoglio di tutta l’ANPDI.
Gen. CA Marco Bertolini
NEL SEGNO DELLA MEMORIA E DELL’ONORE
Nel cuore verde del Parco Giochi di Pianezze, sotto un cielo terso e carico di significato, la Sezione Berica dell’ANPDI, assieme ai Nuclei di Arcugnano e del Basso Vicentino, ha commemorato domenica 25 maggio il sesto anniversario della posa del Cippo dedicato al C.le paracadutista Luciano Dal Lago, vittima dell’incidente della Meloria del 9 novembre 1971.
Una cerimonia sobria, intensa, segnata da quel senso profondo di appartenenza che distingue da sempre le associazioni d’arma. A dare inizio alla giornata è stata la celebrazione della Santa Messa in memoria di tutti i Caduti, officiata con toccante spiritualità da Don Carlo, e conclusa dalla benedizione della corona d’alloro e dalla lettura della Preghiera del Paracadutista, voce carica di emozione quella del Presidente sezionale, par. Mariano Pasqualin.
A seguire, il corteo si è spostato presso il Cippo, dove le bandiere italiana e inglese, issate con onore durante l’alzabandiera, hanno aperto ufficialmente la commemorazione. La presenza delle due insegne non è solo simbolica: come ricordato dallo stesso Presidente Pasqualin, «quando facciamo memoria dei Caduti della Meloria, ricordiamo anche gli uomini dell’equipaggio della RAF. È per questo che oggi sventola anche la bandiera inglese, ed è per questo che ora su questo Cippo poggia una pala di elica d’aereo, simbolo concreto e tangibile di quel tragico volo».
Particolarmente significativa la scopertura della pala di un motore di un Lockheed C-130 Hercules, aereo identico a quello precipitato nelle acque della Meloria. Donata dal socio Giancarlo Cosaro, esperto restauratore di armi e cimeli bellici, la pala rappresenta oggi un ulteriore frammento di memoria custodita.
Alla cerimonia hanno partecipato con sentita presenza il Presidente della Provincia di Vicenza, dott. Nardin (presente alla Messa), il Sindaco di Arcugnano ing. Marco Carollo, la sindaca di Zovencedo dott.ssa Marchesini, oltre a numerose rappresentanze di associazioni d’arma e volontariato: ANPD’I di S. Lucia di Piave e Valdalpone, l’Associazione Arma Aeronautica Nucleo Colli Berici, gli Amici Alpini e la Protezione Civile di Arcugnano.
Il presidente Mariano Pasqualin ha sottolineato il significato profondo dell’iniziativa:
«Questo Cippo, fortemente voluto dai paracadutisti del Nucleo Arcugnano, ricorda il nostro concittadino Luciano Dal Lago, ma con lui onoriamo anche tutti i 46 paracadutisti e i 6 aviatori caduti in quella tragica esercitazione. Alcuni, come il tenente Ernesto Borghesan di Breganze, non furono mai ritrovati. A loro dedichiamo non solo monumenti e targhe, ma soprattutto il nostro ricordo, perpetuato nel tempo da questi segni sul territorio: una vera geografia della memoria.»
Ha quindi voluto citare il pensiero di un Consigliere Nazionale ANPDI:
«È alle associazioni combattentistiche e d’arma che è affidata l’eredità della memoria. I caduti meritano segni tangibili, ma soprattutto il nostro impegno nel trasmettere alle nuove generazioni il senso dell’onore e dell’amore per la Patria.»
La cerimonia si è conclusa con la consegna di attestati di riconoscimento: al già citato Giancarlo Cosaro, ai paracadutisti Vittorio Peruzzo (Fiduciario del Nucleo di Arcugnano), Giampietro Dal Lago e Silvano Munaretto, custodi del sito commemorativo.
Un ringraziamento è stato infine rivolto a tutte le autorità civili e religiose che hanno sostenuto e accompagnato negli anni queste iniziative: il Sindaco Carollo e le passate amministrazioni comunali di Arcugnano, in particolare il Sindaco emerito Vittorio Zolla, che ben 17 anni fa intitolò il parco giochi proprio a Luciano Dal Lago; e i parroci Don Carlo, Don Luigi e Don Lucio, sempre vicini all’opera delle Associazioni d’Arma.
BUDAPEST 26 MAGGIO: L’ISTITUTO DEL NASTRO AZZURRO E L’ANPd’I RENDONO OMAGGIO AI CADUTI ITALIANI
Nel silenzio composto del Cimitero dei Caduti Italiani Sváz éve a lakosság szolgálatában, nel cuore di Budapest, si è svolta ieri, 26 maggio, una cerimonia commemorativa in onore dei militari italiani caduti in terra straniera durante i conflitti del Novecento.
L’evento, promosso dall’Ambasciatore d’Italia in Ungheria, S.E. Manuel Jacoangeli, ha visto la partecipazione dell’Associazione Nazionale Paracadutisti d’Italia, rappresentata dal Gen. Enrico Pollini, e della Federazione di Messina del Nastro Azzurro, con il Presidente Prof. Biagio Ricciardi e il Tenente Colonnello (ris.) Letterio Sciliberto, membro del Consiglio Direttivo.
A conferire ulteriore solennità alla cerimonia è stato il Picchetto d’Onore, composto da militari della Brigata “Aosta” e comandato dal Tenente Alessandro Lorenzini del 24° Reggimento Artiglieria Peloritani, che ha reso omaggio ai Caduti. Presenti anche il Comandante del contingente italiano in Ungheria, Tenente Colonnello Domenico Oppedisano; l’Addetto Militare presso l’Ambasciata d’Italia, Colonnello Filippo Di Stefano; il Console Onorario d’Italia a Budapest, Roberto Sarcià; e il Colonnello Emanuele Patalano in rappresentanza del Comando NATO (NATO Force Integration Unit Hungary) con sede a Székesfehérvár.
Numerose le delegazioni associative italiane all’estero, a testimonianza della continuità della memoria tra istituzioni civili, militari e associative. La loro presenza ha contribuito a rendere la cerimonia ancora più sentita e partecipata.
Ai lati del monumento ai Caduti erano schierati i labari: quello della Federazione di Messina del Nastro Azzurro, fregiato di 32 Medaglie d’Oro al Valor Militare e scortato da Emanuele Castrianni, e quello dell’Associazione Nazionale Paracadutisti d’Italia, accompagnato dal Maresciallo Ordinario Francesco Soffli. Due simboli intrisi di memoria storica e del valore delle Forze Armate italiane.
La funzione religiosa è stata officiata da Don Stefano Tollu, cappellano militare capo del contingente italiano in Ungheria e Bulgaria, che ha impartito la benedizione al monumento e alle sepolture.
Il momento culminante della cerimonia è stato la deposizione della corona d’alloro al monumento ai Caduti. In testa al corteo il Tenente Colonnello Oppedisano, seguito dal Colonnello Di Stefano, dal Professor Ricciardi e dal Generale di Brigata (ris.) Enrico Pollini, Segretario Generale dell’ANPd’I. A seguire, il minuto di silenzio e l’esecuzione dell’Inno nazionale, in un clima di profondo raccoglimento e rispetto.
Nel suo intervento, il Tenente Colonnello Oppedisano ha richiamato il significato simbolico del 24 maggio 1915, data dell’ingresso dell’Italia nella Prima Guerra Mondiale, sottolineando l’importanza di mantenere viva la memoria dei Caduti anche oltre i confini nazionali.
Il Cimitero ospita 54 lapidi in marmo che riportano, ove disponibili, i nomi e i cognomi dei circa 1500 militari italiani caduti. In molti casi, la dicitura è semplicemente “sconosciuto”. Le sepolture sono disposte ordinatamente in righe e colonne, corredate da locandine commemorative che ne facilitano la consultazione e il ricordo.Durante la cerimonia è stato anche menzionato un progetto di ricerca volto alla ricostruzione dei nominativi dei decorati al Valor Militare sepolti in Ungheria, tramite un’analisi comparativa di dati archivistici e anagrafici.
La commemorazione si è conclusa con un momento di silenzio e raccoglimento davanti alle lapidi: un tributo sobrio e composto a chi ha servito l’Italia in armi, lontano dalla propria terra.
SCOMPARE IMPROVVISAMENTE GIANFRANCO BALLARIO PRESIDENTE DELLA SEZIONE ANPd’I DI TORINO.
E’ morto improvvisamente, a soli 72 anni, nella notte Gianfranco Ballario, Presidente della Sezione di Torino.
Nato il 18/09/1952 ad Alpignano in provincia di Torino ha svolto il servizio militare nella Folgore presso la SMIPAR nel 1973 – 74 acquisendo la qualifica di paracadutista militare n.° 42170 e congedandosi con il grado di Sergente.
Grande lavoratore, dedito alla Famiglia, ha trovato anche il tempo di dedicarsi all’ANPd’I assumendo le cariche di Proboviro, Garante e per ultima quella di Presidente della Sezione di Torino: una persona disponibile e pronta ad assumersi responsabilità per il bene dell’Associazione.
L’Associazione tutta lo piange e si unisce al dolore dei Suoi Famigliari.
Sergente paracadutista Gianfranco Ballario! PRESENTE!
FOLGORE!!
I funerali si svolgeranno in forma civile il 23 maggio alle ore 11,15 presso il Tempio Crematorio di Piscina, con ultimo saluto alle ore 09.45 partendo dalla casa Funeraria Baudino di Alpignano.