ASSOCIAZIONE NAZIONALE

  PARACADUTISTI D'ITALIA

Cison di Valmarino: cerimonia al Bosco delle Penne Mozze per il 20° anniversario del Monumento ai Paracadutisti

Cison di Valmarino (TV) – Come ogni seconda domenica di settembre, l’Associazione Nazionale Paracadutisti d’Italia si è riunita, insieme alle Sezioni del Triveneto e alle Associazioni d’Arma, per rendere omaggio ai Caduti presso il Bosco delle Penne Mozze di Cison di Valmarino (TV), luogo sacro della memoria alpina e militare. Quest’anno ricorreva il 20° anniversario dell’inaugurazione del Monumento a tutti i Paracadutisti.

La cerimonia ha avuto un momento particolarmente significativo con la presenza del Labaro degli Arditi. Non si tratta di un’Associazione d’Arma in senso stretto, ma dei custodi di quello spirito di ardimento che, dalla Grande Guerra, giunge fino a oggi e che lega gli Arditi ai Paracadutisti, dai quali la Divisione Folgore trae parte delle proprie origini ideali. In questo contesto è stato ricordato il Tenente Alessandro Tandura, Alpino e Ardito, primo paracadutista militare italiano impiegato in azione dietro le linee nemiche nel 1918. Figura simbolo di coraggio e innovazione militare, Tandura rimane emblema di quel filo che unisce gli Arditi ai Paracadutisti. La memoria è stata resa ancora più viva dall’intervento della dottoressa Susanna Frare, appassionata di storia locale, che ne ha rievocato le gesta.

Altro momento toccante è stato il ricordo della Medaglia d’Oro al Valor Militare Paola Del Din. Con i suoi 102 anni, la “Patriota”, come ama definirsi, continua a rappresentare una testimonianza diretta della Resistenza e dell’impegno per la libertà. Prima donna paracadutista italiana impiegata in missioni operative durante la Seconda guerra mondiale, con il nome di battaglia “Renata”, la professoressa Del Din, oggi Presidente Onorario dell’ANPd’I, rimane un esempio luminoso di dedizione, fermezza e fedeltà ai valori della Patria.

La cerimonia è stata onorata dalla presenza del Presidente della Provincia di Treviso, Stefano Marcon, anch’egli paracadutista della Folgore, a conferma della continuità tra istituzioni civili e mondo associativo.

Un plauso particolare va al Presidente della Sezione ANPdI di Vittorio Veneto, Davide Sommavilla, che, con la collaborazione delle Sezioni intervenute, ha garantito un’organizzazione impeccabile. Nella sua allocuzione ha condiviso l’emozione dei primi lanci:
«Il tremore delle gambe alla porta non era il freddo a procurarlo…», richiamo a quell’esperienza che segna ogni paracadutista. Ha poi ricordato come, in aereo e in aria, i paracadutisti siano tutti uguali: radiosi e spavaldi di fronte al pericolo, uniti nella stessa attesa. Un’immagine che richiama le parole del libro I ragazzi della Folgore, che descriveva i «soldati italiani un po’ pazzi, che stanno in piedi fra le bombe», simbolo di quella follia coraggiosa capace di trasformare la paura in ardimento. Concludendo, Sommavilla ha affidato ai presenti la morale della sua esperienza:
«La mia esperienza, come quella di tanti altri paracadutisti, è la dimostrazione che rendiamo normali attività straordinarie: nel gruppo nessuno si tira indietro; se tutti fanno la stessa cosa, non si vedono differenze.»
Un’analisi di una giovinezza intensa ma indelebile, che si può sintetizzare così: «Se tremano le gambe, è per l’ansia della sorte che ci attende.»

A chiudere la cerimonia è stato l’intervento del Consigliere Nazionale del 3° Gruppo, Roberto Dariol, che ha richiamato tutti a un impegno quotidiano e concreto:
«Non bastano le parole, non bastano le cerimonie: occorre che ciascuno di noi sia, ogni giorno, testimone dei principi che hanno reso grandi i nostri Caduti.»

GRANDE SUCCESSO DELLA 1^ EDIZIONE DELLA MARCIALONGA “RUN EX ALTO TROPHY” 6 SETTEMBRE 2025.

Finalmente la “Run Ex Alto Trophy” ha preso vita e le energie profuse per la sua realizzazione hanno trovato la giusta ricompensa: la soddisfazione di vedere i partecipanti renderla concreta, correndola con entusiasmo e determinazione.

Dal febbraio 2025 il Centro Sportivo dell’ANPd’I – sotto la direzione dei paracadutisti Nicola Trusiani e William Sanna, unitamente al Segretario Generale quale referente – ha intrapreso un percorso ambizioso che, grazie alla collaborazione con Marcialonga, alla presentazione ufficiale della gara presso la sala stampa della Camera dei Deputati e a una fitta rete di comunicazioni interne ed esterne all’Associazione, ha consentito di raggiungere un obiettivo prestigioso.

L’ANPd’I ha voluto portare, in un evento sportivo di risonanza internazionale, una disciplina tipica dei militari: la zavorrata.

La “zavorra” non è solo un peso che, chilometro dopo chilometro, diventa sempre più gravoso; è il simbolo del sacrificio, dello spirito di corpo, delle fatiche affrontate in guerra e in pace dai militari. È resilienza, determinazione e, nella forma della staffetta, capacità di fare squadra. Nessuno resta indietro: si corre stringendo i denti, perché un fratello d’armi ci sta aspettando e non può essere deluso.

La giornata del 6 settembre 2025 si è aperta in un contesto straordinario, immersi tra oltre 1.500 concorrenti delle varie categorie, con un lancio nello stadio di Moena diretto dall’esperto paracadutista Massimo Coppo (Sezione Piave). A portare a terra il Tricolore, la bandiera dell’ANPd’I, della Marcialonga e dello sponsor Veratour sono stati i paracadutisti Lamberto Agostinelli e Roberto Baldoni (Sezione Ancona), Renzo Carlini (Sezione Rimini) e Giovanni Piana (Sezione Parma).

Subito dopo, lo start a Moena e il successivo traguardo a Cavalese.Come noto, la “Run Ex Alto Trophy” era riservata a personale in servizio nelle Forze Armate, Forze di Polizia e ai Soci delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma riconosciute dal Ministero della Difesa.

Alla competizione hanno preso parte soci ANPd’I provenienti dalle Sezioni di Ancona, Macerata, Roma, Bologna, Portogruaro, Fiemme e Fassa, Nord Friuli, Piacenza e Parma, oltre a una squadra del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza (SAGF Passo Rolle, in rappresentanza della Scuola Alpina di Predazzo), una squadra mista della Brigata Alpina Julia (Ufficiali e Sottufficiali del Reggimento Logistico Julia) e una formazione composta da un Ufficiale della Guardia di Finanza, un soccorritore della Croce Bianca Tesero e un’infermiera di Trentino Emergenza.

La staffetta è stata vinta dalla squadra “BAO 1” composta da 2 parà della Sezione ANPd’I di Fiemme e Fassa e uno della Sezione di Parma, mentre la Scuola Alpina della Guardia di Finanza ha conquistato il secondo posto.

L’evento è stato seguito da 107 emittenti televisive nazionali e internazionali. Lungo tutto il percorso, i concorrenti – riconoscibili per zaino, tuta mimetica e anfibi – hanno ricevuto applausi e incitamenti di ammirazione da parte del pubblico.

Appuntamento alla 2ª edizione della “Run Ex Alto Trophy” il 05.09.2026, che si preannuncia ancor più entusiasmante ed avvincente. Iniziamo ad allenarci subito.

Gen. B. (ris) Enrico Pollini

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Classifica Staffetta Zavorrata (26,5 km complessivi)

  • Squadra “Paracadutisti BAO 1” (Federici Nicola, Rossi Alessandro, Bacco Luigi) – 1° Posto Staffetta Maschile, real time 2:16:56
  • Squadra “SAGF Rolle” (Todesco Simone, Manfredi Riccardo, Fontanive Damiano) – 2° Posto Staffetta Maschile, real time 2:17:03
  • Squadra “ANPd’I Marche” (Pretini Roberto, Guerrini Giannetto, Santamarianova Marco) – 3° Posto Staffetta Maschile, real time 2:36:03
  • Squadra “Reggimento Logistico” (Zinato Fabio, Stefanini Chiara, Colapietro Ermelindo) – 1° Posto Staffetta Mista, real time 2:32:14
  • Squadra “Yonima” (Artuso Manuel, Nones Nicola, Molina Ortiz Yovana) – 2° Posto Staffetta Mista, real time 2:55:18
  • Squadra “Porto Run Team” (Sandre Stefano, Dariol Roberto, Battiston Maurizio) – 4° Posto Staffetta Maschile, real time 2:58:56
  • Squadra “Krampus” (Dovani Guerriero, Pagnotta Silvia, Trusiani Nicola) – 2° Posto Staffetta Mista, real time 3:19:46
  • Squadra “Paracadutisti BAO 3” (Toffoli Marino, Bosco Stefano, Ansaloni Alessandro) – 5° Posto Staffetta Maschile, real time 3:23:09
  • Squadra “Paracadutisti BAO 2” (Pinardi Mirko, Cricca Roberto, Tambalo Paolo)
  • Squadra “ANPd’I Nord Friuli” (Fabbro Luca, Gerometta Marco, Vidussi Giuliano)
  • Squadra “ANPd’I Bologna” (De Nicola Giuseppe, Tucci Leonardo, Lasagna Thomas)
  • Classifica 26,5 km Individuale
    • Ferrara Antonino, 1° classificato, real time 1:54:04
    • Monsorno Loris, 2° classificato, real time 1:54:32
    • Chiera Franco, 3° classificato, real time 1:56:47
    • Gottardi Andrea, 4° classificato, real time 2:02:15
    • Iarba Francesco, 5° classificato, real time 2:07:53
    • Coletta Pietro, 6° classificato, real time 2:21:54
    • Garrasi Sebastiano, 7° classificato, real time 2:26:48
    • Mezzanotte Valentino, 8° classificato, real time 2:41:14

 

 

MORTE DI UN GRIFO

Dopo una lunga e invalidante malattia che l’aveva fatto soffrire molto negli ultimi anni, è morto a Sofia, in Bulgaria, il Generale paracadutista Gianfranco Vacca, assistito amorevolmente dalla moglie Sonia e dal figlio Alberto, a sua volta paracadutista di leva presso il CAPAR (CEAPAR all’epoca) nel 2000, quale ripiegatore di materiali TCL.

Già allievo del 155° corso dell’Accademia Militare, venne assegnato nel 1977 al 2° battaglione paracadutisti Tarquinia, presso la Caserma Vannucci di Livorno, quale subalterno della 6^ Compagnia “Grifi”, quando ancora Folgore e Vannucci erano quasi sinonimi, essendo concentrati in essa due battaglioni paracadutisti, il 2° e il 5°, nonché il 9° Col Moschin, il 1°btg.CC par. Tuscania e la compagnia aviorifornimenti. In quel bellissimo guazzabuglio pullulante di paracadutisti costantemente di corsa e affaccendati che era quella caserma in quegli anni si segnalò subito per l’energia che promanava e per il carattere guascone che lo fece amare da tutti. Lo notavi già dall’alzabandiera, con i suoi Grifi, sempre con lo zaino in spalla pronti per andare a scarpinare nelle colline che ancora si potevano raggiungere direttamente al di là della ferrovia. Sostenuto da un fisico prestante e resistente e da una prorompente passione folgorina, si proponeva quale capo carismatico per i suoi uomini e quale amico e commilitone piacevole per parigrado e superiori, protagonista di grandi cantate e di grandi risate al Circolo Ufficiali o al Circolo Sottufficiali. Erano quelli, infatti, i bei tempi nei quali tutti erano incoraggiati a frequentare la caserma anche al di fuori dell’orario di servizio dall’esistenza di strutture per l’aggregazione di categoria, poi abolite in nome della lotta agli sprechi e ai “privilegi”. Certamente, se un privilegio Gianfranco ebbe in quegli anni fu quello di comandare ragazzi che gli rimasero affezionati anche dopo il rispettivo congedamento, quando diventarono uomini fortificati dal suo esempio nell’affrontare le proprie strade nella vita civile.

Visse intensamente quegli anni da Ufficiale inferiore, partecipando all’operazione in Libano all’inizio degli anni ’80 alla testa della 6^cp. per assumere, successivamente, il comando del 1° battaglione del 183° reggimento paracadutisti di Pistoia, nonchè quello del gruppo tattico incaricato di fornire supporto e sicurezza al triste ripiegamento del contingente italiano in Somalia.  Transitato al di fuori della Folgore, prestò servizio presso gli Organi Centrali e comandò il 5° Reggimento di fanteria “Aosta” di Messina, per poi essere impiegato quale Addetto per la Difesa in Bulgaria, dove si stabilì dopo il collocamento in quiescenza.

Negli ultimi due anni si era molto impegnato per favorire una interazione tra ANPDI e Associazione paracadutisti bulgara, per amore della prima e cameratesca riconoscenza nei confronti della seconda.

Nonostante la lontananza che lo separava da Livorno, dove aveva iniziato la sua avventura di Ufficiale e di paracadutista, è sempre rimasto in contatto con chi con lui aveva militato nella Folgore, con particolare riferimento ai Grifi che avevano prestato servizio in quegli anni.

Gianfranco Vacca tornerà a Milis (OR) per essere sepolto nella sua terra natale, dopo un primo saluto nella ormai “sua” Sofia.

IMPROVVISAMENTE MANCATO IL SOCIO DELLA SEZIONE DI TRIESTE C. le Magg. Alp. Par. in congedo MASSIMO BELLINI.

Domenica 24 agosto, mentre rientrava da un’escursione in montagna, è mancato improvvisamente il C.le Magg. Alp. Par. Massimo Bellini, “Lindo“. Socio da 40 anni dell’A.N.P.d’I., nel 1988 aveva acquisito le qualifiche di IP/DL militare, divenendo una delle colonne portanti della Sezione di Trieste e formando decine e decine di allievi. Dal carattere “rude ma sincero” si distingueva per la gioiosa partecipazione a tutte le attività associative, diventando un esempio da imitare per tutte le più giovani generazioni di paracadutisti.

Non sarai dimenticato Lindo!  Il Cielo che tanto hai amato Ti accolga nella sua Divina Pace.

FESTA DELLA FRATELLANZA AL PRESENA

Passo Paradiso – Ghiacciaio del Presena, Domenica 24 agosto 2025.
In uno scenario di straordinaria suggestione naturale si è svolta la 48ª edizione della Festa della Fratellanza, appuntamento ormai storico che ogni anno richiama associazioni e autorità italiane e austriache sui luoghi che furono teatro della Grande Guerra.

La cerimonia, istituita nel 1977 dall’intuizione dell’alpino Emilio Serra e del Kaiserjäger Kurt Steiner, è organizzata dal Museo della Guerra Bianca di Vermiglio, con il sostegno del Comune di Vermiglio, della Provincia autonoma di Trento, della Regione Trentino-Alto Adige/Südtirol e del Museo Storico del Trentino.

Anche l’Associazione Nazionale Paracadutisti d’Italia ha voluto portare la propria testimonianza di vicinanza e memoria attraverso la presenza della Sezione di Trento, che ha sfilato insieme alle numerose delegazioni d’arma intervenute: Alpini, Kaiserjäger, Paracadutisti della Folgore, Schützen e Standschützen dell’Euregio, nonché rappresentanti delle Associazioni Combattentistiche italiane e austriache.

 

La giornata è stata scandita dalla suggestiva sfilata dal Presena e dalla Santa Messa in quota, accompagnata dal Corpo Bandistico Ossana Vermiglio e dal Coro Santa Maria Assunta di Tassullo. Significativa anche la presenza di molte autorità locali, provinciali e delle due sponde dell’arco alpino, unite in un comune momento di riflessione e memoria.

Più di un secolo fa, su queste stesse montagne, migliaia di giovani furono costretti a combattersi in condizioni estreme, pagando con la vita non solo i colpi del nemico, ma anche il gelo e le sofferenze della cosiddetta “guerra bianca”. Oggi, nello stesso scenario, la Festa della Fratellanza rinnova il suo messaggio di pace, dialogo e cooperazione tra i popoli, condannando con fermezza i conflitti e le disumanità che ancora insanguinano il mondo.

Per i Paracadutisti dell’ANPd’I, la partecipazione a questa ricorrenza è motivo di orgoglio e di impegno: custodire la memoria, onorare i caduti e ribadire, con la propria presenza, che i valori di fratellanza, solidarietà e servizio non appartengono soltanto al passato, ma continuano a guidare il presente e il futuro dell’Associazione.

 

GRANDE PARTECIPAZIONE AI FUNERALI DEL TEN.COL.(ris) MARCO MATTIA MAGRETTI PRESIDENTE DELLA SEZIONE ANPd’I DI ROMA

Ieri 22 agosto come preannunciato si sono svolti i funerali di MARCO MATTIA MAGRETTI in una affollatissima chiesa, alla presenza dei Suoi Famigliari e delle insegne associative a partire dal Labaro Nazionale, il Labaro a lutto di Roma e tanti altri ancora: citarli tutti è difficile e non vogliamo dimenticarlo nessuno soltanto dirvi Grazie della Vostra presenza!!.

Una “moltitudine amaranto” si è riversata, come impetuosi  ruscelli e fiumi, nell’immenso “mare di amicizia, cameratismo, dedizione e amore” che  Marco Mattia era per tutti noi.

Abbiamo sentito le vibranti parole della Moglie Silvia, del figlio Capitano Paracadutista Andrea, della figlia Beatrice e del figlio Giammarco : ci hanno insegnato in un momento come si ama un marito ed un padre.

Il Capitano Andrea Enrico Magretti ha recitato la “Preghiera del Paracadutista”: tutti sull’attenti ti abbiamo sentito tra noi Marco!

All’uscita del feretro il tuo fraterno amico Marco Dell’Arciprete ha chiamato l’appello: ed il poderoso Presente! seguito dal Folgore! ha fatto si che la silente Roma agostana si destasse all’improvviso nell’eco!

Ora dobbiamo raccogliere il testimone che ci hai lasciato e lo faremo nel Tuo nome!!

Tra i presenti il Gen.CA (ris) Antonio Satta già Aquila 1, il Gen B CC par. Antonio Frassineto del COFS, il Gen. B.(ris) Cristiano Maria Dechigi già vice Cte della Brigata Folgore, il Presidente Onorario della Sezione di Roma Prof. Adriano Tocchi con tutto il Consiglio Direttivo, il Segretario Generale Enrico Pollini, il Segretario Tecnico Nazionale Alberto Benatti, il Consigliere Nazionale del VII Gruppo Oreste Casciaro, il Consigliere Nazionale del VIII Gruppo Filippo De Gennaro, il Direttore del Centro Studi di Storia del Paracadutismo Militare Italiano dell’ANPd’I Prof. Federico Ciavattone ma soprattutto Voi paracadutisti, Presidenti di Sezione, amici che eravate a ranghi compatti in chiesa.

Presenti anche Labari ed insegne di altre Associazioni d’Arma che ringraziamo veramente.

Tutta l’Associazione si stringe, nel profondo rispetto del dolore che portate, in un abbraccio ideale  alla Famiglia Magretti che salutiamo con il nostro grido :FOLGORE!!

Gen.B.(ris) Enrico Pollini

 

PAOLA DEL DIN, PRESIDENTE ONORARIA DELL’ANPDI, COMPIE 102 ANNI

Il 22 agosto 2025, la professoressa Paola Del Din ha tagliato l’invidiabile traguardo dei 102 anni. La sua non è solo una storia personale, ma una testimonianza vivente dei valori che animano l’Associazione Nazionale Paracadutisti d’Italia, di cui è Presidente onoraria: coraggio, spirito di sacrificio, amore per la libertà e dedizione assoluta alla Patria.

 

Nata a Pieve di Cadore nel 1923, ultima di tre fratelli, entrò nella Resistenza con Maria e Renato. Dopo la morte di quest’ultimo, caduto in combattimento, assunse in suo onore il nome di battaglia “Renata”, proseguendo con instancabile determinazione la lotta di liberazione. Il 9 aprile 1945, addestrata dal Special Operations Executive britannico, si lanciò col paracadute oltre le linee nemiche portando documenti agli Alleati: nonostante la frattura a una caviglia, completò la missione, diventando la prima paracadutista donna italiana in tempo di guerra.

Per il suo eroismo le furono conferite la Medaglia d’Oro al Valor Militare, il titolo di Grande Ufficiale della Repubblica Italiana, il riconoscimento di “Cadetto ad honorem” dell’Accademia Militare di Modena e numerose cittadinanze onorarie.

Anche re Carlo III, nel suo discorso in Parlamento italiano lo scorso aprile, ha citato Paola Del Din quale esempio luminoso dell’eroismo della Resistenza e del sostegno che gli italiani offrirono ai soldati britannici durante il conflitto.

La sua vita continua a essere un faro per la grande famiglia paracadutista: come ricordato dal 3° Gruppo Regionale “Triveneto” nel messaggio augurale, Paola Del Din rappresenta “un punto di riferimento e un testimone vivente dei valori che animano la nostra Associazione”.

Oggi, a 102 anni, la sua figura resta per tutti noi paracadutisti non solo motivo di orgoglio, ma richiamo costante alla Fedeltà, all’Onore e allo Spirito di Corpo che contraddistinguono l’ANPd’I.

L’ANPDI BERICA IN LUTTO: È SCOMPARSO IL PARACADUTISTA DANIELE MASSIGNANI

La Sezione Berica dell’ANPd’I piange la scomparsa improvvisa di Daniele Massignani, classe 1963, mancato lo scorso 12 agosto. Figura entusiasta, sempre disponibile e presente sia nelle attività della Sezione che nel volontariato del proprio paese, Spessa di Cologna Veneta (VR),  Daniele lascia un vuoto profondo tra quanti hanno avuto modo di conoscerlo e condividere con lui valori, ideali e momenti di vita.

Paracadutista della Folgore, era conosciuto da tutti come “il Veterano” per aver partecipato alla missione di pace in Libano. Proprio il 6 luglio scorso, durante l’inaugurazione del “Monumento al Veterano”, aveva ricevuto un riconoscimento insieme ad altri paracadutisti reduci da missioni operative.

Il funerale, celebrato il 20 agosto 2025 presso la chiesa di Santa Maria della Neve a Spessa, ha visto una grande partecipazione di amici, paracadutisti, parenti e rappresentanti delle Sezioni ANPd’I, segno tangibile della stima e dell’affetto che lo circondavano.

Nel suo intervento, il Presidente della Sezione Berica, par. Mariano Pasqualin, ha ricordato con commozione la figura di Daniele, sottolineando come fosse sempre pronto a ricoprire con orgoglio ruoli significativi durante le cerimonie: scortare la corona ai Caduti, portare la bandiera o issarla al momento dell’alzabandiera. E in quelle occasioni, con il basco amaranto, il brevetto e la medaglia della missione in Libano appuntati sul petto, riviveva l’orgoglio dei giorni in cui da giovane paracadutista si era lanciato più volte da quel cielo azzurro che ora lo accoglie per sempre.

“Daniele – ha detto Pasqualin – in questo suo ultimo lancio ha voluto stupirci. È salito sull’aereo, ma questa volta non si è lanciato: è rimasto lassù, a vegliare su tutti noi, in quell’angolo di cielo riservato ai paracadutisti, ai martiri e agli eroi”.

Alla moglie Teresa e a tutta la famiglia vanno le più sentite condoglianze della Sezione Berica, dei Nuclei di Arcugnano e Basso Vicentino, e delle Sezioni ANPd’I del Triveneto. La comunità paracadutista si stringe attorno a loro con affetto, gratitudine e sincero rimpianto.

LE SEZIONI DI TRIESTE E PIACENZA ALL’IPA MARSCH DI STOCCARDA

Nei giorni 4 e 5 luglio 2025 una squadra mista ANPd’I, composta da 12 paracadutisti della Sezione di Trieste e 6 della Sezione di Piacenza, ha preso parte alla 5ª edizione dell’IPA Marsch di Stoccarda, manifestazione organizzata dalla sezione locale della International Police Association.

La marcia, non competitiva, prevedeva distanze dai 10 ai 40 km da percorrere in squadra, senza frazionamenti, entro il tempo massimo stabilito. Il percorso, immerso nelle colline circostanti la città, alternava tratti sterrati e asfaltati, con continui saliscendi per un dislivello positivo di circa 1500 metri, intercalato da punti di controllo e ristoro.

La squadra ANPd’I, radunatasi a Stoccarda il giorno 4, ha completato con disciplina e compattezza l’intero tragitto dei 40 km, la distanza più lunga, con passo regolare (5,5 km/h) e soste ridotte. Nonostante il caldo superiore ai 30°, i paracadutisti hanno raggiunto il traguardo in anticipo, sfilando compatti sotto il Tricolore. Al loro arrivo, l’organizzazione ha reso omaggio con l’esecuzione a sorpresa dell’Inno di Mameli: un momento di grande emozione, suggellato dal grido “Folgore!” e dal caloroso applauso del pubblico.

La spedizione è stata arricchita dalla visita al Museo Tecnologico di Sinsheim, al Palazzo della Questura di Stoccarda per la cerimonia conclusiva, e all’Abbazia di Weltenburg sul Danubio. In tale occasione, la Sezione di Trieste ha donato agli organizzatori una scultura del par. Umberto Bordon, realizzata con materiali provenienti dai luoghi della Battaglia di Caporetto e dedicata alle gesta del giovane tenente Erwin Rommel.

Un ringraziamento particolare va a tutti coloro che hanno reso possibile la partecipazione, con il loro impegno organizzativo, e al par. I Cap. cav. Nicola De Lauro, impossibilitato all’ultimo momento a unirsi alla squadra.

L’esperienza ha rinsaldato il legame tra le due Sezioni, che già avevano marciato insieme nel 2022, e ha visto ancora protagonista l’instancabile basco verde Angelo Capelli, 79 anni, simbolo dello spirito indomito che anima i paracadutisti ANPd’I.

Di seguito la lista completa dei partecipanti.

Sezione di Trieste:

par Umberto Bordon

par Cristiano Boscolo

par Tamara Capriglione

par Richard Cosliani

par Ten CC Giuliano Iust

par Christian Longo

Ten f par Maurizio Manzin

par Serg MM Enrico Moretti

Ten CC par Gabriele Samueli

CC par Pierluigi Schintu

par alp Marco Zazzali

par Ten AM Vittorio Zucconi Galli Fonseca

Sezione di Piacenza:

par Angelo Capelli

par Pietro Coppelli

par L ten CC Francesco Cutuli

par Fabrizio Devoti

par Guerriero Dovani

par Fabio Scrollavezza

 

ESEQUIE DEL TEN.COL.(ris) MARCO MATTIA MAGRETTI.

Le esequie di Marco Mattia Magretti avranno luogo presso la Parrocchia San Giovanni Battista De La Salle,
Venerdì mattina ore 11.00
Via dell’Orsa Minore 59, Roma.
Camera ardente dalle 08.30 presso ospedale S.Eugenio, Piazzale dell’Umanesimo n. 10 in Roma. Si invitano le Sezioni che avranno la possibilità di inviare una rappresentanza con Labaro.

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