Il Monumento Nazionale del Paracadutista in Viterbo

Il monumento nazionale al Paracadutista d’Italia nacque dal volere di tutta l’ANPd’I che con sottoscrizioni ed offerte riuscì a raggiungere l’ambito traguardo. L’opera venne realizzata su disegno dell’architetto e combattente di El Alamein Paolo Caccia Dominioni e dallo scultore Vittorio di Colbertoldo.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il 3 luglio 1966 ebbe luogo la posa della prima pietra e venne inserita in essa una pergamena illustrante l’evento, i committenti, gli autori e le motivazioni.

Iniziati i lavori finalmente il monumento venne inaugurato il 23 ottobre 1966 proprio in occasione dell’anniversario della battaglia grande di El Alamein data assunta quale Festa della Specialità Paracadutisti dell’Esercito Italiano. Alla cerimonia erano presenti il Presidente Nazionale Gen.CA Enrico Frattini, il Ministro della Difesa On. Tremelloni, il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito Gen.CA De Lorenzo ed il Sindaco di Viterbo, le Bandiere di Guerra di Reparti Paracadutisti e, con in testa il Labaro Nazionale, i Labari delle Sezioni e tantissimi paracadutisti.

 

L’opera è composta da due grandi ali di cui una spezzata a ricordare i Caduti, ali inserite in mura ciclopiche con in fronte lo stemma associativo e la dizione “Al Paracadutista d’Italia”: il tutto è inserito in una fontana a bordo circolare su cui sono riportati i fatti d’armi che videro impegnati i paracadutisti ed i Caduti sui campi di lancio.