ASSOCIAZIONE NAZIONALE

  PARACADUTISTI D'ITALIA

IL SOLDATO DEL TERZO MILLENNIO NELL’ANALISI DEL CAPO DI SME GEN. C.A. CARMINE MASIELLO

Un interessante articolo del generale Masiello sulle sfide da affrontare per dotarci di uno strumento terrestre adeguato agli scenari del futuro. Come sempre, il Capo di SME parla chiaro e senza paura di scandalizzare le anime belle, ma non c’è dubbio che la strada per riparare i danni di decenni di propaganda sulla sostanziale inutilità e immoralità del Soldato e sulla cultura dell’antinfortunistica e delle pari opportunità che ne è derivata sarà ancora lunga. Insomma, nonostante quello che molti pensano la tecnologia è importante, ma l’uomo lo è ancora di più e quest’ultimo deve essere forte, aggressivo e disponibile al sacrificio per la Patria, il che non è scontato nella nostra società. Modestamente, l’ANPDI crede di avere contribuito da sempre a tale selezione, avviando al mestiere delle armi migliaia di giovani che continuano con le stellette sul bavero ad onorare le nostre tradizioni.

Link all’articolo originale:
https://www.corriere.it/opinioni/25_luglio_16/ecco-il-soldato-del-terzo-millennio-1d4b8f86-2bbc-4a99-8302-afa8ddda8xlk.shtml?refresh_ce

 

PRESENTAZIONE DEL LIBRO “CEFALONIA 1941. IL PRIMO LANCIO DI GUERRA DEI PARACADUTISTI ITALIANI”

Lo scorso 18 giugno, a Livorno, nei locali della Camera di Commercio si è tenuta la presentazione del libro “CEFALONIA 1941. Il primo lancio di guerra dei paracadutisti italiani”. Il libro aveva ricevuto il patrocinio dell’ANPd’I con la prefazione del  Presidente Nazionale Gen.CA (ris) Marco Bertolini.
All’evento – patrocinato dal 187^o Reggimento Paracadutisti “Folgore” e dalla Presidenza Nazionale ANPd’I – hanno partecipato i due autori il Prof. Federico Ciavattone ed  il Gen. B. (ris.) Cristiano Maria De Chigi, il Presidente Nazionale ANPd’I, il Comandante della Brigata Paracadutisti “Folgore” Gen. B. Federico Bernacca ed il Comandante del 187° Reggimento Paracadutisti “Folgore” Col. Vincenzo Pinto.
 
Una sala gremita di civili e militari ha seguito costantemente gli interventi lasciandosi trasportare indietro nel tempo, a quel lontano 30 aprile 1941 in cui, per la prima volta, i Paracadutisti italiani eseguivano un lancio di guerra. 

E’ MORTO MARCO BASILIO SCHENETTI

È morto Marco Schenetti. Dopo alcuni giorni trascorsi tra la vita e la morte conseguenti a un importante intervento chirurgico, anche il suo cuore ha smesso di battere. Era uno dei “nostri” anche se la sua strada e quella dell’ANPDI si erano divise alcuni anni fa. Ma resta il ricordo e il rimpianto di un valente paracadutista che dall’ANPDI era poi approdato al 1 reggimento Carabinieri paracadutisti Tuscania, presso il quale ha operato a lungo, sia in Italia che all’estero, come accaduto per molti giovani transitati dalle fila dell’associazione alle forze armate. L’ANPDI si associa al dolore di tutti i paracadutisti e soprattutto a quello della famiglia, in questo momento difficile.

COMMEMORAZIONI DEL 2 LUGLIO 1993 : SIENA CASERMA BANDINI.

Il 2 luglio, presso la Caserma Bandini sede del 186° Reggimento Paracadutisti Folgore che all’epoca fu impegnato duramente nei combattimenti proprio con i paracadutisti della XV^ Cp. Diavoli Neri, si è svolta una commemorazione dei Caduti della cosiddetta  “Battaglia del Pastificio” avvenuta a Mogadiscio durante l’Operazione “IBIS”. Proprio dal  “gruppo reduci della XV^” che presero parte alla battaglia è nata la richiesta di questa giornata: l’ANPd’I si è fatta partecipe a questo legittimo desiderio e  parte attiva proprio con la Segreteria Generale nella formulazione delle richieste per le autorizzazioni alle SA Militari. Pur essendo gran parte del Reggimento, compreso il Comandante Col. Giovanni Corrado, fuori sede per attività operative, non ha fatto mancare il suo affetto ai “reduci” accolti dal Ten. Col. Pino Crabas Comandante del Reparto alla Sede e dal Ten.Col. Liberato Robustelli.

La giornata è iniziata con la cerimonia dell’Alzabandiera nel  corso della quale sono state lette, con intensa partecipazione e commozione, dai “reduci” le motivazioni delle MOVM concesse “alla memoria” per i combattimenti del 2 luglio: S.Ten. cav. Andrea Millevoi, Serg. Magg. inc. Stefano Paolicchi e Cle.par. Pasquale Baccaro e successivamente è stata deposta una corona d’alloro al monumento ai Caduti della Caserma.

 

Dopo l’alzabandiera, nella cappella del Reggimento, è stata celebrata dal Cappellano Don Roseo Vittori una Santa Messa dedicata ai Caduti e successivamente si è svolto un toccante momento: nei locali della XV^ Cp. Paracadutisti “Diavoli Neri” è stata posta dai “reduci” una corona d’alloro ai piedi della “Bacheca d’Onore” dedicata proprio al loro Commilitone di allora  C.le Pasquale Baccaro. 

La giornata si è conclusa con un pranzo a mensa assieme ai paracadutisti effettivi. Hanno partecipato alla giornata il Presidente della Sezione ANPd’I di Siena, di Napoli ed  il Segretario Generale dell’ANPd’I.

Nel ricordo perenne  e nel rispetto dei Nostri Caduti: FOLGORE!!

MONUMENTO PER I VETERANI DELLE MISSIONI DI PACE A LOZZO ATESTINO

LOZZO ATESTINO (PD) – Una cerimonia carica di emozioni e memorie si è svolta domenica 6 luglio presso l’agriturismo “Valbona” di proprietà del paracadutista veterano Roberto Trevisan. La sezione Berica dell’ANPD’I, insieme ai nuclei di Arcugnano e Basso Vicentino, ha inaugurato un monumento dedicato ai militari impegnati nelle missioni internazionali di pace, in occasione del terzo raduno dei veterani e del 32° anniversario della missione IBIS in Somalia.

La commemorazione ha visto la partecipazione di numerose sezioni ANPD’I del Triveneto e di una rappresentanza dell’Associazione Veterani Americani, creando un ponte ideale tra esperienze e tradizioni militari diverse. La cerimonia, aperta dallo schieramento dei partecipanti e dall’alzabandiera accompagnato dalle note della Banda Musicale di Lozzo Atestino, ha raggiunto il suo momento più intenso con lo scoprimento del monumento e la successiva benedizione da parte del parroco don Roberto.

Tra gli interventi, quello della M.A.V.M. LGT. par. Giampiero Monti che ha rievocato i drammatici eventi del 2 luglio 1993 in Somalia, quando rimase e ferito e perse il commilitone Pasquale Baccaro durante un attacco armato. 

Il presidente della sezione Berica, Mariano Pasqualin, nel suo discorso ufficiale ha ringraziato le autorità presenti, tra cui il sindaco Luca Ruffin e la consigliera regionale Milena Cecchetto, soffermandosi poi sul significato profondo del monumento. “Con questa opera – ha spiegato Pasqualin – abbiamo voluto rendere omaggio al valore e all’impegno di tutti coloro che hanno servito nelle missioni di pace, spesso in contesti di grande pericolo”.

Il monumento, realizzato con lastre di marmo che simboleggiano la solidità dell’impegno dei veterani, presenta diversi elementi significativi: la preghiera del paracadutista, un pennone colorato con la sabbia della Somalia e il simbolo del “non ti scordar di me”.

Significativo è stato l’annuncio di un futuro gemellaggio tra la sezione Berica e l’Associazione Veterani Americani, suggellato dal tradizionale scambio della moneta tra i rappresentanti delle due organizzazioni. “Questo monumento – ha concluso Pasqualin – sarà un luogo permanente di commemorazione e riflessione, aperto a tutti coloro che vorranno rendere omaggio al sacrificio dei nostri militari”.

L’evento si è chiuso con la lettura della preghiera del paracadutista.

COMPETIZIONE “RUN EX ALTO TROPHY”- CENTRO SPORTIVO DELL’ANPd’I – MOENA – CAVALESE 6 SETTEMBRE 2025.

 

 

La “Run Ex Alto Trophy” è una competizione podistica unica nel suo genere, organizzata dall’Associazione Nazionale Paracadutisti d’Italia – ANPd’I grazie al supporto dello staff di Marcialonga. Il nome dell’evento prende ispirazione dalla storica citazione latina “Ex Alto Fulgur” in italiano “come Folgore dall’alto”. L’origine di questo motto risale alla Seconda Guerra Mondiale quando un frate lo indirizzò, come saluto, ad un Comandante dei Paracadutisti italiani dell’epoca. Questo motto ispirò la denominazione della Divisione paracadutisti come “Folgore” e tutt’ora identifica questa Unità dell’Esercito Italiano.
La competizione si propone come un’occasione di incontro e confronto tra militari, operatori di polizia e civili membri delle associazioni d’arma italiane ed estere, nel segno dell’unità, del rispetto e della passione per lo sport.
L’obiettivo è promuovere l’attività fisica come strumento di crescita personale, coesione e condivisione dei valori fondanti dei paracadutisti italiani: disciplina, coraggio, spirito di sacrificio e di corpo.
La “Run Ex Alto Trophy” vuole essere un tributo all’impegno e al sacrificio di chi serve il suo paese, e al tempo stesso un invito aperto ai cittadini di ogni nazione per conoscere da vicino il mondo militare attraverso lo sport. Un evento dove l’adrenalina della gara incontra l’orgoglio dell’appartenenza.

COME TUTTO HA AVUTO INIZIO?

L’idea della Run Ex Alto Trophy nasce nel febbraio 2025 da parte del Centro Sportivo dell’ANPd’I e vuol essere la prima competizione di una serie di tornei organizzati dal Centro Sportivo per la promozione e divulgazione degli ideali legati allo Sport in ambito internazionale.
Marcialonga ha accolto con entusiasmo la proposta, riconoscendo merito agli scopi dell’iniziativa.

MARCIALONGA RUNNING COOP

La corsa podistica di Marcialonga, giunta alla sua 23^ edizione, si svolge il primo weekend di settembre nelle incantevoli valli di Fiemme e Fassa, in Trentino. La corsa propone tre format di gara: 21km, 26,5 km e la staffetta.

Il Trofeo “Run Ex Alto Trophy” che si svolgerà il 6 settembre 2025 è riservato ai concorrenti appartenenti alle Forze Armate e ai Corpi di Polizia, italiani e stranieri, nonché alle associazioni Combattentistiche e d’Arma riconosciute dal Ministero della Difesa italiano o dagli equivalenti organismi esteri.
Ai fini della partecipazione, è obbligatorio presentare, unitamente al modello di iscrizione, copia fotostatica del tesserino di appartenenza. La mancata veridicità del tesserino/titolo associativo, comporterà la squalifica dalla competizione.

I partecipanti alla “RUN EX ALTO TROPHY” potranno concorrere alle seguenti categorie:

26,5 km: Moena-Cavalese

Staffetta a 3 con equipaggiamento*: 10km (Moena – Predazzo) – 8km (Predazzo – Lago di Tesero) – 8km (Lago di Tesero – Cavalese).La staffetta si svolgerà con uno zaino zavorrato da 6 kg per  gli uomini e 4 kg per le donne oltre che  con pantaloni  tuta da cbt o similari in uso nelle FO , calzature di tipo militare e maglietta identificativa della squadra.

 

Il QR CODE sulla locandina consente l’accesso alle informazioni e vi segnaliamo anche   il link https://marcialonga.it/marcialonga_running/IT_exaltotrophy.php   nel quale oltre che trovare la nostra pagina dedicata con più informazioni, entrerete nel sito ufficiale della Marcialonga Running.

Per  l’iscrizione alla staffetta ( le Sezioni ANPd’I hanno già ricevuto l’apposito modulo) è necessario contattare via mail il 

centro.sportivo@assopar.it  

oppure al  cell. 3666783300

Vi aspettiamo alla “RUN EX ALTO TROPHY”!!             

 

CORDOGLIO PER LA MORTE DEL 1°LUOGOTENENTE ALESSANDRO SERENELLI IN UN INCIDENTE STRADALE

Oggi, a causa di un incidente stradale mentre si recava presso il suo reparto, il COMFOSE in Pisa , il 1°Luogotenente Alessandro SERENELLI ha perso la vita.

L’ANPDI si associa al dolore dei familiari e a quello del reparto presso il quale prestava servizio il valente sottufficiale, figlio del nostro indimenticabile Segretario Tecnico Nazionale, Lamberto SERENELLI.

CIMA VALLONA, 58 ANNI DOPO. UN ALTARE DELLA MEMORIA, PRESIDIO DI VALORI.

Domenica 29 giugno 2025, nel cuore della suggestiva Valle del Digon, si sono tenute le celebrazioni per il 58° anniversario dell’Eccidio di Cima Vallona, una delle pagine più drammatiche ma anche più luminose della storia repubblicana, testimone del sacrificio di uomini dello Stato caduti in servizio.

Le commemorazioni si sono svolte con la consueta solennità, grande partecipazione popolare e il sentito raccoglimento che questa ricorrenza impone. Vi hanno preso parte autorità civili, militari e religiose, i familiari delle vittime, rappresentanti di numerose Associazioni d’Arma – tra cui Paracadutisti, Alpini, Carabinieri, Guardia di Finanza – oltre a un reparto di Incursori del 9° Reggimento d’Assalto Paracadutisti “Col Moschin”, accompagnato dal proprio Comandante, Colonnello Andrea Bandieri. Presenti anche molte amministrazioni locali e cittadini giunti da tutto il Triveneto e oltre.

Al centro della commemorazione, il ricordo dell’attentato terroristico del 25 giugno 1967, quando un gruppo secessionista sudtirolese del BAS (Befreiungsausschuss Südtirol) fece esplodere un traliccio dell’alta tensione. In risposta, furono inviati sul posto militari dell’Esercito, della Guardia di Finanza e reparti specializzati dei Paracadutisti.

Due ordigni esplosivi, abilmente occultati lungo il sentiero, seminarono la morte. Caddero:

  • il Capitano Carabiniere Paracadutista Francesco Gentile,

  • il Sottotenente Sabotatore Paracadutista Mario Di Lecce,

  • il Sergente Sabotatore Paracadutista Olivo Dordi,

  • e, poche ore dopo, l’Alpino Armando Piva.

Rimase gravemente ferito ma sopravvissuto il Sergente Maggiore Sabotatore Paracadutista Marcello Fagnani, tuttora testimone vivente e presente, ogni anno, con commovente fedeltà.

Il Segretario Nazionale dell’ANPd’I, Generale B. (ris.) Enrico Pollini, ha voluto sottolineare l’importanza della memoria e il ruolo irrinunciabile delle Associazioni d’Arma nella trasmissione dei valori fondanti della Repubblica:

“È per me un onore e un dovere essere qui oggi, in rappresentanza dell’ANPd’I, per rendere omaggio ai servitori dello Stato che offrirono la propria vita nell’adempimento del dovere. I loro nomi ci guidano, il loro sacrificio ci interpella e ci responsabilizza. Questo luogo non è solo un altare della memoria: è un presidio di valori.”

Anche il Consigliere Nazionale ANPd’I del Triveneto, Par. Roberto Dariol, in una nota, che ha voluto ricordare:

“È nostro dovere ricordare i loro nomi: Gentile, Di Lecce, Dordi, Piva e il sopravvissuto Fagnani. Quel tragico evento rappresenta per tutti noi un monito contro l’oblio, un richiamo al sacrificio e una responsabilità concreta. Le Associazioni d’Arma – e in particolare l’ANPd’I – hanno il compito di custodire e tramandare questa memoria.”

Un ringraziamento speciale è stato rivolto alla Sezione ANPd’I di Alpago e al suo Presidente Luca Padovan, per il costante, silenzioso e prezioso impegno nella cura del Sacello in quota (2.216 metri) e dei luoghi dell’Eccidio.

“Un impegno – ha proseguito il Consigliere – che va oltre la celebrazione formale, e si fa testimonianza concreta di affetto, rispetto e fedeltà. Sentiamo il dovere di affermare, con rispetto e verità storica, che la presenza e la dedizione dell’ANPd’I nel custodire questo luogo sacro non sono in alcun modo secondarie. È qui che si misura il senso autentico del nostro appartenere.”

Pur riconoscendo la forza e la visibilità di altre storiche associazioni come quella degli Alpini, verso cui è stata ribadita sincera amicizia e stima, è stato riaffermato il ruolo dei Paracadutisti nella costruzione e nel mantenimento del senso stesso di questo luogo simbolico, che non appartiene a un singolo corpo, ma alla memoria collettiva della Nazione.

La cerimonia si è conclusa con la deposizione delle corone e il silenzio d’ordinanza. I volti tesi e commossi dei presenti erano il riflesso di un’emozione autentica, composta, condivisa.

“Il loro spirito di servizio – ha conclude il Consigliere ANPd’I – non è rimasto sepolto nella roccia. Vive. Vive in noi, vive in ogni giovane che, anche grazie alle Associazioni d’Arma, scopre il valore dell’impegno, dell’identità e dell’amore per l’Italia.”

Cima Vallona, anche quest’anno, si è confermata non solo come luogo del ricordo, ma come faro morale per tutti coloro che credono ancora nei valori del dovere, dell’onore e del servizio alla Patria. Un appuntamento che si rinnova, nella convinzione che la memoria non sia un rituale da custodire, ma una responsabilità da vivere.

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