ASSOCIAZIONE NAZIONALE

  PARACADUTISTI D'ITALIA

MONUMENTO PER I VETERANI DELLE MISSIONI DI PACE A LOZZO ATESTINO

LOZZO ATESTINO (PD) – Una cerimonia carica di emozioni e memorie si è svolta domenica 6 luglio presso l’agriturismo “Valbona” di proprietà del paracadutista veterano Roberto Trevisan. La sezione Berica dell’ANPD’I, insieme ai nuclei di Arcugnano e Basso Vicentino, ha inaugurato un monumento dedicato ai militari impegnati nelle missioni internazionali di pace, in occasione del terzo raduno dei veterani e del 32° anniversario della missione IBIS in Somalia.

La commemorazione ha visto la partecipazione di numerose sezioni ANPD’I del Triveneto e di una rappresentanza dell’Associazione Veterani Americani, creando un ponte ideale tra esperienze e tradizioni militari diverse. La cerimonia, aperta dallo schieramento dei partecipanti e dall’alzabandiera accompagnato dalle note della Banda Musicale di Lozzo Atestino, ha raggiunto il suo momento più intenso con lo scoprimento del monumento e la successiva benedizione da parte del parroco don Roberto.

Tra gli interventi, quello della M.A.V.M. LGT. par. Giampiero Monti che ha rievocato i drammatici eventi del 2 luglio 1993 in Somalia, quando rimase e ferito e perse il commilitone Pasquale Baccaro durante un attacco armato. 

Il presidente della sezione Berica, Mariano Pasqualin, nel suo discorso ufficiale ha ringraziato le autorità presenti, tra cui il sindaco Luca Ruffin e la consigliera regionale Milena Cecchetto, soffermandosi poi sul significato profondo del monumento. “Con questa opera – ha spiegato Pasqualin – abbiamo voluto rendere omaggio al valore e all’impegno di tutti coloro che hanno servito nelle missioni di pace, spesso in contesti di grande pericolo”.

Il monumento, realizzato con lastre di marmo che simboleggiano la solidità dell’impegno dei veterani, presenta diversi elementi significativi: la preghiera del paracadutista, un pennone colorato con la sabbia della Somalia e il simbolo del “non ti scordar di me”.

Significativo è stato l’annuncio di un futuro gemellaggio tra la sezione Berica e l’Associazione Veterani Americani, suggellato dal tradizionale scambio della moneta tra i rappresentanti delle due organizzazioni. “Questo monumento – ha concluso Pasqualin – sarà un luogo permanente di commemorazione e riflessione, aperto a tutti coloro che vorranno rendere omaggio al sacrificio dei nostri militari”.

L’evento si è chiuso con la lettura della preghiera del paracadutista.

COMPETIZIONE “RUN EX ALTO TROPHY”- CENTRO SPORTIVO DELL’ANPd’I – MOENA – CAVALESE 6 SETTEMBRE 2025.

 

 

La “Run Ex Alto Trophy” è una competizione podistica unica nel suo genere, organizzata dall’Associazione Nazionale Paracadutisti d’Italia – ANPd’I grazie al supporto dello staff di Marcialonga. Il nome dell’evento prende ispirazione dalla storica citazione latina “Ex Alto Fulgur” in italiano “come Folgore dall’alto”. L’origine di questo motto risale alla Seconda Guerra Mondiale quando un frate lo indirizzò, come saluto, ad un Comandante dei Paracadutisti italiani dell’epoca. Questo motto ispirò la denominazione della Divisione paracadutisti come “Folgore” e tutt’ora identifica questa Unità dell’Esercito Italiano.
La competizione si propone come un’occasione di incontro e confronto tra militari, operatori di polizia e civili membri delle associazioni d’arma italiane ed estere, nel segno dell’unità, del rispetto e della passione per lo sport.
L’obiettivo è promuovere l’attività fisica come strumento di crescita personale, coesione e condivisione dei valori fondanti dei paracadutisti italiani: disciplina, coraggio, spirito di sacrificio e di corpo.
La “Run Ex Alto Trophy” vuole essere un tributo all’impegno e al sacrificio di chi serve il suo paese, e al tempo stesso un invito aperto ai cittadini di ogni nazione per conoscere da vicino il mondo militare attraverso lo sport. Un evento dove l’adrenalina della gara incontra l’orgoglio dell’appartenenza.

COME TUTTO HA AVUTO INIZIO?

L’idea della Run Ex Alto Trophy nasce nel febbraio 2025 da parte del Centro Sportivo dell’ANPd’I e vuol essere la prima competizione di una serie di tornei organizzati dal Centro Sportivo per la promozione e divulgazione degli ideali legati allo Sport in ambito internazionale.
Marcialonga ha accolto con entusiasmo la proposta, riconoscendo merito agli scopi dell’iniziativa.

MARCIALONGA RUNNING COOP

La corsa podistica di Marcialonga, giunta alla sua 23^ edizione, si svolge il primo weekend di settembre nelle incantevoli valli di Fiemme e Fassa, in Trentino. La corsa propone tre format di gara: 21km, 26,5 km e la staffetta.

Il Trofeo “Run Ex Alto Trophy” che si svolgerà il 6 settembre 2025 è riservato ai concorrenti appartenenti alle Forze Armate e ai Corpi di Polizia, italiani e stranieri, nonché alle associazioni Combattentistiche e d’Arma riconosciute dal Ministero della Difesa italiano o dagli equivalenti organismi esteri.
Ai fini della partecipazione, è obbligatorio presentare, unitamente al modello di iscrizione, copia fotostatica del tesserino di appartenenza. La mancata veridicità del tesserino/titolo associativo, comporterà la squalifica dalla competizione.

I partecipanti alla “RUN EX ALTO TROPHY” potranno concorrere alle seguenti categorie:

26,5 km: Moena-Cavalese

Staffetta a 3 con equipaggiamento*: 10km (Moena – Predazzo) – 8km (Predazzo – Lago di Tesero) – 8km (Lago di Tesero – Cavalese).La staffetta si svolgerà con uno zaino zavorrato da 6 kg per  gli uomini e 4 kg per le donne oltre che  con pantaloni  tuta da cbt o similari in uso nelle FO , calzature di tipo militare e maglietta identificativa della squadra.

 

Il QR CODE sulla locandina consente l’accesso alle informazioni e vi segnaliamo anche   il link https://marcialonga.it/marcialonga_running/IT_exaltotrophy.php   nel quale oltre che trovare la nostra pagina dedicata con più informazioni, entrerete nel sito ufficiale della Marcialonga Running.

Per  l’iscrizione alla staffetta ( le Sezioni ANPd’I hanno già ricevuto l’apposito modulo) è necessario contattare via mail il 

centro.sportivo@assopar.it  

oppure al  cell. 3666783300

Vi aspettiamo alla “RUN EX ALTO TROPHY”!!             

 

CORDOGLIO PER LA MORTE DEL 1°LUOGOTENENTE ALESSANDRO SERENELLI IN UN INCIDENTE STRADALE

Oggi, a causa di un incidente stradale mentre si recava presso il suo reparto, il COMFOSE in Pisa , il 1°Luogotenente Alessandro SERENELLI ha perso la vita.

L’ANPDI si associa al dolore dei familiari e a quello del reparto presso il quale prestava servizio il valente sottufficiale, figlio del nostro indimenticabile Segretario Tecnico Nazionale, Lamberto SERENELLI.

CIMA VALLONA, 58 ANNI DOPO. UN ALTARE DELLA MEMORIA, PRESIDIO DI VALORI.

Domenica 29 giugno 2025, nel cuore della suggestiva Valle del Digon, si sono tenute le celebrazioni per il 58° anniversario dell’Eccidio di Cima Vallona, una delle pagine più drammatiche ma anche più luminose della storia repubblicana, testimone del sacrificio di uomini dello Stato caduti in servizio.

Le commemorazioni si sono svolte con la consueta solennità, grande partecipazione popolare e il sentito raccoglimento che questa ricorrenza impone. Vi hanno preso parte autorità civili, militari e religiose, i familiari delle vittime, rappresentanti di numerose Associazioni d’Arma – tra cui Paracadutisti, Alpini, Carabinieri, Guardia di Finanza – oltre a un reparto di Incursori del 9° Reggimento d’Assalto Paracadutisti “Col Moschin”, accompagnato dal proprio Comandante, Colonnello Andrea Bandieri. Presenti anche molte amministrazioni locali e cittadini giunti da tutto il Triveneto e oltre.

Al centro della commemorazione, il ricordo dell’attentato terroristico del 25 giugno 1967, quando un gruppo secessionista sudtirolese del BAS (Befreiungsausschuss Südtirol) fece esplodere un traliccio dell’alta tensione. In risposta, furono inviati sul posto militari dell’Esercito, della Guardia di Finanza e reparti specializzati dei Paracadutisti.

Due ordigni esplosivi, abilmente occultati lungo il sentiero, seminarono la morte. Caddero:

  • il Capitano Carabiniere Paracadutista Francesco Gentile,

  • il Sottotenente Sabotatore Paracadutista Mario Di Lecce,

  • il Sergente Sabotatore Paracadutista Olivo Dordi,

  • e, poche ore dopo, l’Alpino Armando Piva.

Rimase gravemente ferito ma sopravvissuto il Sergente Maggiore Sabotatore Paracadutista Marcello Fagnani, tuttora testimone vivente e presente, ogni anno, con commovente fedeltà.

Il Segretario Nazionale dell’ANPd’I, Generale B. (ris.) Enrico Pollini, ha voluto sottolineare l’importanza della memoria e il ruolo irrinunciabile delle Associazioni d’Arma nella trasmissione dei valori fondanti della Repubblica:

“È per me un onore e un dovere essere qui oggi, in rappresentanza dell’ANPd’I, per rendere omaggio ai servitori dello Stato che offrirono la propria vita nell’adempimento del dovere. I loro nomi ci guidano, il loro sacrificio ci interpella e ci responsabilizza. Questo luogo non è solo un altare della memoria: è un presidio di valori.”

Anche il Consigliere Nazionale ANPd’I del Triveneto, Par. Roberto Dariol, in una nota, che ha voluto ricordare:

“È nostro dovere ricordare i loro nomi: Gentile, Di Lecce, Dordi, Piva e il sopravvissuto Fagnani. Quel tragico evento rappresenta per tutti noi un monito contro l’oblio, un richiamo al sacrificio e una responsabilità concreta. Le Associazioni d’Arma – e in particolare l’ANPd’I – hanno il compito di custodire e tramandare questa memoria.”

Un ringraziamento speciale è stato rivolto alla Sezione ANPd’I di Alpago e al suo Presidente Luca Padovan, per il costante, silenzioso e prezioso impegno nella cura del Sacello in quota (2.216 metri) e dei luoghi dell’Eccidio.

“Un impegno – ha proseguito il Consigliere – che va oltre la celebrazione formale, e si fa testimonianza concreta di affetto, rispetto e fedeltà. Sentiamo il dovere di affermare, con rispetto e verità storica, che la presenza e la dedizione dell’ANPd’I nel custodire questo luogo sacro non sono in alcun modo secondarie. È qui che si misura il senso autentico del nostro appartenere.”

Pur riconoscendo la forza e la visibilità di altre storiche associazioni come quella degli Alpini, verso cui è stata ribadita sincera amicizia e stima, è stato riaffermato il ruolo dei Paracadutisti nella costruzione e nel mantenimento del senso stesso di questo luogo simbolico, che non appartiene a un singolo corpo, ma alla memoria collettiva della Nazione.

La cerimonia si è conclusa con la deposizione delle corone e il silenzio d’ordinanza. I volti tesi e commossi dei presenti erano il riflesso di un’emozione autentica, composta, condivisa.

“Il loro spirito di servizio – ha conclude il Consigliere ANPd’I – non è rimasto sepolto nella roccia. Vive. Vive in noi, vive in ogni giovane che, anche grazie alle Associazioni d’Arma, scopre il valore dell’impegno, dell’identità e dell’amore per l’Italia.”

Cima Vallona, anche quest’anno, si è confermata non solo come luogo del ricordo, ma come faro morale per tutti coloro che credono ancora nei valori del dovere, dell’onore e del servizio alla Patria. Un appuntamento che si rinnova, nella convinzione che la memoria non sia un rituale da custodire, ma una responsabilità da vivere.

BRAVA OMBRETTA!

C’è una presenza costante, discreta e gentile nelle dinamiche della nostra associazione, assicurata dalle nostre valentissime impiegate. Le Signore Ombretta Coppotelli, Laura Paradiso e Gina Celupica, senza dimenticare la sempre attiva e risolutiva Maria Brandi, rappresentano un punto di riferimento imprescindibile per la nostra Associazione.
Non gliene renderemo mai abbastanza merito, anche per il sacrificio che abbiamo richiesto loro, seppur in maniera diversa, come conseguenza delle minori disponibilità finanziarie che ci sono state imposte dagli attacchi alla nostra attività aviolancistica.
Anche per questo, non possiamo passare sotto silenzio il significativo risultato ottenuto da Ombretta, come è conosciuta da tutti, per essere riuscita nella difficile opera di coniugare gli impegni familiari e quelli associativi col suo giusto desiderio di ottenere il diploma presso l’Istituto Tecnico per il Turismo che rendesse merito alle sue capacità. L’ha fatto frequentando a lungo un corso serale, senza mai far mancare la sua azione associativa, nel disbrigo delle numerose pratiche burocratiche della Presidenza, presenziando ai principali appuntamenti comuni come l’Assemblea Nazionale, rispondendo sempre alle numerose attivazioni alle quali è stata sottoposta e lavorando sodo per la redazione della nostra rivista Folgore, della quale cura da sempre con passione, buon gusto e scrupolosa attenzione la composizione e stampa.
Non sarebbe giusto fare una classifica tra loro: tutte fattive, disponibili e appassionate, come solo i veri “paracadutisti” sanno essere. Ma non c’è dubbio che almeno per questa occasione una menzione particolare lo merita lei, Ombretta, per la lezione di tenacia che ci ha dato col suo impegno, in una fase della nostra storia associativa e nazionale nella quale abbiamo più bisogno di attingere ad esempi di dedizione e forza d’animo.
Quindi, ancora, Brava Ombretta!, da parte di tutta l’ANPDI. Ci rende ancor più orgogliosi di quello che siamo.

29 giugno 2025: COMMEMORAZIONE DEI CADUTI DI CIMA VALLONA.

Domenica 29 giugno si terranno le celebrazioni in memoria dei caduti di Cima Vallona secondo il calendario indicato nella locandina.

Era la notte tra l’11 e il 12 giugno del 1961 quando un gruppo di militanti del Bas (Befreiungsausschuss Südtirol) si rese responsabile in Alto Adige di diversi attentati dinamitardi. La prima esplosione si registrò attorno all’una di notte nel pieno centro di Bolzano, seguita nelle due ore successive da altre 46 esplosioni, che abbatterono decine di tralicci dell’alta tensione. Iniziò così una lunga stagione di attentati e di tensione in Alto Adige/Sudtirolo che culminò nel 1967 con l’attentato di Cima Vallona (BL). La strage avvenne in seguito a una esplosione con la quale il 25 giugno 1967 i terroristi abbatterono un traliccio dell’alta tensione proprio in località Cima Vallona: i fatti ebbero inizio alle ore 3.40, quando una sentinella del distaccamento di Forcella Dignas, nel territorio del Comune di San Pietro di Cadore, avvertì una forte esplosione in direzione del passo di Cima Vallona. 

Dell’accaduto venne informato il comando del presidio di Santo Stefano di Cadore. Allo scopo di accertare la causa della deflagrazione si dispose l’invio di una pattuglia composta da alpini, artificieri e finanzieri. Giunti a circa 600 metri dal traliccio, che appariva danneggiato, i militari, non potendo proseguire oltre con gli automezzi per la presenza di cumuli di neve, procedettero a piedi. La pattuglia era guidata dal capitano degli Alpini Alamari e dal tenente della Guardia di Finanza Marinetti, seguiti dagli altri. Improvvisamente, a circa 70 metri dal manufatto, si verificò l’esplosione di un ordigno collocato sotto un mucchio di ghiaia. L’esplosione investì in pieno l’alpino radiofonista Armando Piva, effettivo al battaglione «Val Cismon». Trasportato all’ospedale di San Candido, morì alle ore 23 dello stesso giorno.

 A bordo di un AB 204 del IV Reparto elicotteri di uso generale decollato dall’aeroporto di San Giacomo fu inviata a Sega Digon una squadra della Compagnia Speciale Antiterrorismo, con il compito di raccogliere indizi utili all’indagine e per identificare gli autori dell’attentato. La squadra era composta da Francesco Gentile, classe 1930, di Fano (PS), capitano del Battaglione Carabinieri paracadutisti – Mario Di Lecce, classe 1936, di Lecce, sottotenente del Battaglione sabotatori paracadutisti – Marcello Fagnani, classe 1940, di Roma, sergente maggiore artificiere del Battaglione sabotatori e Olivo Dordi, classe 1943, di Gromo (BG), sergente artificiere del Battaglione sabotatori paracadutisti. Assolto il loro compito, i quattro si avviarono incolonnati sulla via del ritorno lungo lo stesso itinerario percorso all’andata e in direzione dell’elicottero rimasto in attesa, quando, inavvertitamente, uno di loro attivò una trappola esplosiva piazzata a circa 400 metri dal luogo dell’attentato e lungo l’unico sentiero disponibile. A seguito dell’esplosione il sottotenente Di Lecce, il capitano Gentile e il sergente Dordi morirono sul colpo. Il sergente Fagnani, colpito da oltre 40 schegge, rimase gravemente ferito.

La Sezione ANPd’I di Alpago silenziosamente ogni anno provvede alla manutenzione e sistemazione della piccola cappellina sorta proprio nella zona dell’attentato:  ecco alcune immagini dei lavori del marzo di quest’anno. Grazie Alpago!!

Anche quest’anno l’ANPd’I sarà presente e parte attiva  della commemorazione nel ricordo dei commilitoni caduti. Per la Presidenza Nazionale sarà presente il Segretario Generale Gen.B.(ris) Enrico Pollini.

FOLGORE!!

 

11 LUGLIO 2025 FESTA DI CORPO DEL CENTRO ADDESTRAMENTO PARACADUTISMO IN PISA.

Venerdi 11 luglio presso la Caserma Gamerra in Pisa si terrà la Festa di Corpo del Centro Addestramento Paracadutismo – CAPAR.

L’ingresso in caserma è previsto per le ore 09.30 e alle 10.30 avrà inizio la cerimonia: sarà possibile per chi lo desidera poter usufruire, al termine della cerimonia, del pranzo presso la mensa previa prenotazione e pagamento direttamente in mensa dello scotto rancio.

I Soci ed i loro familiari/amici sono invitati a partecipare secondo le modalità comunicateci dal Comando del CAPAR e  già inviate a tutte le Sezioni ANPd’I: comunicare alla Sezione  il vostro nominativo, la vostra mail personale ( importante in quanto riceverete un QR per l’accesso) e se intendete usufruire del pranzo.

PRENDETE CONTATTO ENTRO IL 7 LUGLIO CON LA VOSTRA SEZIONE.

FOLGORE!!

CAMBIO AL VERTICE DELLA BRIGATA INFORMAZIONI TATTICHE.

Giovedi 12 giugno ad Anzio  alla presenza del Comandante delle Forze Operative Terrestri , Gen. Corpo d’Armata Massimo Scala, si è svolta la cerimonia di avvicendamento al Comando della Brigata Informazioni Tattiche fra il Gen. B. Carmine Vizzuso ( cedente) e il Gen. B. Ettore Pontiroli ( subentrante). L’ ANPd’I era   presente con  il Presidente della Sezione di Anzio – Nettuno par. Oreste Casciaro e con i Soci  Col.(ris) Angelo Palmas ed il par. Stefano Venturini, Alfiere della Sezione.

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi