Ancora una volta la suggestiva cittadina di Argirocastro, in Albania, ha ospitato i nostri paracadutisti con la sua accoglienza calorosa. L’entusiasmo dei partecipanti ha trasformato questa esperienza in un appuntamento atteso, non a caso ripetutosi per la sesta volta in soli due anni. E’ quindi una naturale conseguenza che sia cresciuta in numero la delegazione partecipante: oltre settanta persone tra staff, paracadutisti ed accompagnatori.
Chi vi ha già partecipato desidera tornarvi, e molti altri si interessano per unirsi a quest’avventura oltre l’Adriatico; del resto è ormai diffusamente acquisita la consapevolezza di contribuire, in tal modo, a mantener viva la capacità operativa dell’Associazione, in attesa della luce verde in Patria.
Tra l’altro, l’ordinata ed efficiente dislocazione all’estero di dotazioni e personale non solo conferma il mantenimento della citata capacità di condurre esercitazioni di aviolancio con organizzazione propria, ma rivela altresì una acquisita capacità di proiezione in terra straniera, che tutto è fuorché scontata.
Ancora una volta il nostro grazie va principalmente ad Egestina Levani di Skydive Albania e Antonio Guzzo, Direttore della Scuola ANPdI di Ancona, oltre che componente del Coordinamento per il paracadutismo sportivo, che in perfetta sinergia “spianano” i piccoli e grandi problemi connaturati a queste occasioni.
E’ quindi in questa cornice che dal 1° al 4 maggio si è svolta la sesta esercitazione aviolancistica dell’ANPdI ad Argirocastro, con numeri di tutto rispetto.
L’esercitazione, infatti, ha visto la partecipazione di circa 50 paracadutisti provenienti da 9 Gruppi Regionali (2°, 3°, 4°, 5°, 6°, 7°, 8°, 9°, 10°), che nel complesso hanno effettuato 160 lanci, distribuiti su 40 decolli.
Come di consueto la delegazione è stata rappresentativa dell’Associazione a tutti i livelli, avendo potuto contare su:
- 2 componenti della Giunta Esecutiva Nazionale (Segretario Generale, Gen. B (ris) Enrico Pollini, e Segretario Tecnico Nazionale, par. Alberto Benatti);
- 1 Consigliere Nazionale (par. Pino Perrone, Xª Zona);
- 1 componente del Collegio Nazionale dei Garanti (prof. Valter Sergo);
- 2 componenti della Commissione Tecnica Nazionale (par. Domenico Aloi e par. Gilberto Zenoni);
- 2 Direttori di Scuola ANPdI (par. Antonio Guzzo per la Scuola di Ancona, e par. Lucio Fusco per la Scuola di Ferrara);
- il Direttore del Centro Sportivo dell’ANPdI (par. Nicola Trusiani);
- 6 Presidenti di Sezione (par. Lamberto Agostinelli, Sez. di Ancona; par. Pietro Preite, Sez. di Cosenza; par. Giovanni Sanapo, Sez. di Lecce; par. Massimo Lodi Silvio, Sez. di Mantova; par. Vincenzo Criscione, Sez. di Ragusa; par. Marco Mattia Magretti, Sez. di Roma)
L’accurata pianificazione aveva previsto sin dalla partenza dall’Italia il potenziamento dello staff, ed in particolare delle linee di ripiegamento, che come di consueto hanno funzionato alla perfezione per qualità ed intensità del lavoro svolto.
Ciò ha consentito di far fronte agevolmente anche a condizioni di vento che in alcuni momenti hanno obbligato allo ZYC 2, come ad esempio quando sono stati spiantati, nel pomeriggio del 1° maggio, ben 5 decolli già imbragati, di cui uno già imbarcato sul velivolo pronto a rullare (a proposito: non un lamento da parte dei paracadutisti!).
Perfettamente riuscito, in aggiunta, il coordinamento con l’attività sportiva parallelamente portata avanti da Skydive Albania, che al contempo ha effettuato veramente molti lanci tandem, segno di una costante crescita delle sue attività.
Con questo nuovo successo, l’ANPdI conferma la sua determinazione a portare avanti, attraverso la sua attività più iconica, i valori e le tradizioni del paracadutismo miliare italiano.
Ma non è tutto.
In questo periodo di forzata inattività aviolancistica in Italia, il cielo d’Albania, con i suoi colori straordinari, si è rivelato non un semplice ripiego, bensì un’occasione di rigenerazione anche per lo spirito del sodalizio.
La trasferta in Albania, è vero, comporta indubbiamente un notevole sforzo organizzativo e un significativo sacrificio personale per i paracadutisti. Lontano dalle proprie sedi abituali, essi dedicano tempo ed energie per mantenere viva quella fiamma che li unisce all’Associazione.
Eppure, in questo contesto di impegno e sacrificio, sta emergendo un risvolto per certi versi inatteso quanto prezioso: un rinnovato spirito di coesione. L’esperienza condivisa di operare in un ambiente diverso, superando insieme le sfide logistiche e operative, sta rinsaldando i legami tra i paracadutisti.
La distanza forzata dalla “comodità” dei lanci vicino a casa, sta paradossalmente rispolverando un autentico spirito di attaccamento. Laddove, per alcuni (ma per fortuna non per tutti), in Italia il lancio si era ridotto a un rapido adempimento individualistico, l’esperienza albanese sta riaffermando il senso profondo dell’appartenenza a una comunità. La condivisione della fatica, il supporto reciproco e la consapevolezza di un obiettivo comune stanno riportando alla luce un senso di appartenenza più forte e autentico.
Da Argirocastro, dunque, non tornano semplici paracadutisti che hanno mantenuto l’allenamento. Ritorna un’ANPDI arricchita da un’esperienza umana e associativa intensa, una compagine più unita, consapevole del valore del sacrificio e animata da un rinnovato spirito di corpo. Questa parentesi albanese, nata da una necessità, si sta trasformando in un’opportunità per riscoprire in profondità le radici identitarie dell’Associazione.
Quando i cieli italiani torneranno ad aprirsi ai lanci, l’ANPDI si presenterà non solo tecnicamente preparata, ma anche animata da un rinnovato senso di coesione e da una più profonda consapevolezza dei valori che la fondano.
Insomma: più forte!
Folgore!
Complimenti, bellissimo, un esperienza da fare.
É sempre un emozione tornare in Albania a saltare, poi però si deve far ritorno in patria, sempre più convinti che la prossima volta non potrò mancare.