COMPIE 100 ANNI PAOLA DEL DIN, M.O.V.M., PRESIDENTE ONORARIA DELL’ANPd’I
La Prof. Paola Del Din, Medaglia d’Oro al Valor Militare, compie oggi 100 primavere.
La nostra Presidente Onoraria è stata una delle protagoniste di quella fase della guerra che si scaricò come un uragano sul nostro territorio nazionale ottant’anni or sono. Nella sua lunga vita ha infatti attraversato momenti di grande impegno patriottico, affrontando i pericoli di una guerra che – diventata improvvisamente “civile” – assumeva per questo un carattere sempre più brutale, ideologico, come altre che abbiamo visto nei decenni successivi, a partire dai Balcani.
Ha dovuto affrontare il dolore per l’uccisione del fratello da parte dell’esercito tedesco, elaborando il lutto mediante un sempre maggiore impegno operativo, sul campo, che la vide addirittura aviolanciata oltre le linee per compiere una importante missione di collegamento.
Nel dopoguerra, ha continuato il suo impegno per la Patria, rifiutando la gabbia dorata di uno spazio politico contrapposto ad altri, facilmente alla sua portata. Non dimenticheremo, a questo proposito, la puntigliosità con la quale, nel corso di una recente intervista televisiva, ha voluto definirsi patriota e non partigiana, in quanto è stato per la Patria e non per una delle sue spesso contrapposte consorterie che si è impegnata.
Per questo, Paola Del Din rappresenta un po’ l’anima nobile di tutte quelle Associazioni d’Arma e combattentistiche che fanno dell’impegno per la Patria e della pacificazione nazionale il loro credo, interpretando questo suo ruolo con una lucida ed ammirevole determinazione ed esprimendo un’energia ed un amore per la nostra Italia che illumina le menti e i cuori di tutti noi.
I paracadutisti dell’ANPDI la ringraziano dell’onore che ha loro concesso accettando di essere Presidente Onoraria dell’Associazione e si stringono ammirati a lei, augurandole tutta la serenità che la consapevolezza del dovere compiuto conferisce ai forti.
Folgore!
Il Presidente Nazionale
Gen. C.A. (ris) Marco Bertolini
COMUNICATO DELLA PRESIDENZA NAZIONALE
Come spesso accade nelle calde giornate ferragostane, alcuni di quelli che di solito non hanno niente di intelligente da dire sciorinano sciocchezze contando sulla disattenzione e sulla noia delle sudaticce opinioni pubbliche stese a prendere il sole sulle nostre spiagge.
Parrebbe essere anche il caso di quest’anno quando, sull’onda delle forti polemiche innescate dal libro di un valentissimo e valoroso Generale paracadutista, personaggi vari si sentono liberi di spiegare dall’alto della loro sapienza le manchevolezze culturali degli uomini con le stellette, con particolare riferimento a quelli della Folgore. Evidentemente, che i soldati osino scrivere, per di più senza sgarrare il congiuntivo, li sorprende e li indigna.
In ogni caso, le Istituzioni faranno le loro verifiche, e prenderanno le iniziative opportune, se riterranno che gli autori e le autrici di queste baggianate meritino attenzione. L’ANPd’I, dal canto suo, è solidale con le Forze Armate che non meritano tanto spocchioso razzismo e si conferma al fianco della Brigata Paracadutisti Folgore, fulcro del nostro orgoglio di soldati italiani, come dimostrato dagli ottant’anni di storia associativa. Su di noi, potranno contare sempre.
Non ci resta quindi che auspicare, anche se senza troppe illusioni, che il dibattito pubblico si svolga nella massima libertà di espressione, nel reciproco rispetto e senza sfociare in insultanti affermazioni o velenose insinuazioni che non possono che rispecchiare l’abisso dell’animo di chi le esprime.
Folgore!
Il Presidente Nazionale
Gen. C.A. (ris) Marco Bertolini
“IL MONDO AL CONTRARIO”, IL LIBRO DEL GENERALE ROBERTO VANNACCI
(aggiornamento del 18.08.2023)
Uno dei migliori Comandanti del 9° reggimento d’assalto “Col Moschin” e, successivamente, della Brigata paracadutisti “Folgore” ci ha comunicato di aver pubblicato un libro su molti temi che per quanto non completamente attinenti al mondo militare, incidono sul bagaglio valoriale di chi si sente Italiano e paracadutista. Dovrebbe trattarsi di temi divisivi, evidentemente, che comunque rappresentano la voce di un grande soldato, apprezzato unanimemente in ambito internazionale per professionalità, coraggio personale e personalità. Alcune anticipazioni sui contenuti del libro hanno avuto ampia risonanza in ambito nazionale provocando forti polemiche e critiche nei confronti dell’interessato. Contiamo su un attento esame dei fatti che restituisca serenità all’autore nonché a tutti quanti si sentano coinvolti a qualsiasi titolo nella questione.
Il Presidente Nazionale
Gen. C.A. (ris) Marco Bertolini
Di seguito, il testo della recensione/intervista pubblicata il 12 agosto da Sandro Addario e reperibile al seguente link https://www.osservatorelibero.it/2023/08/12/il-mondo-al-contrario-il-libro-denuncia-del-generale-vannacci/
FIRENZE – Si chiama «Il mondo al contrario». È un libro appena uscito nell’agosto 2023 che farà discutere. Non tanto per le opinioni espresse dall’autore, che come tali sono soggettive ma pur sempre legittime. Farà discutere perché chi lo firma è Roberto Vannacci, giovane (54 anni) generale di divisione dell’Esercito in servizio. Non capita tutti i giorni che un militare di carriera prenda carta e penna e – pur a titolo personale – denunci quello che, a suo parere, è il malessere della società contemporanea. Quella italiana in particolare. Dove le parole ‘normalità’ e ‘buonsenso’ sembrano continuare a perdere terreno. Il «contrario» di quello che dovrebbe essere.
IN PRIMA LINEA
Vannacci è da meno di due mesi Comandante dell’Istituto Geografico Militare, l’ente cartografico dello Stato che ha sede a Firenze da oltre 150 anni. Alle sue spalle una carriera da incursore paracadutista nelle Forze Speciali della Difesa, che lo ha visto in prima linea nei teatri operativi più impegnativi. Dalla guida della Task Force 45 in Afghanistan, al comando del 9° Reggimento Col Moschin e quindi della stessa Brigata Paracadutisti Folgore di Livorno. Un’esperienza «maturata in luoghi lontani ed abbandonati e in circostanze dove i millisecondi per prendere decisioni, spesso drastiche, fanno la differenza» scrive il generale.
Torniamo al libro «Il mondo al contrario». «Quest’opera rappresenta una forma di libera manifestazione del pensiero ed espressione delle personali opinioni dell’autore – premette lo stesso – e non interpreta posizioni istituzionali o attribuibili ad altre organizzazioni statali e governative».
Roberto Vannacci, Generale di Divisione dell’Esercito
AL CONTRARIO DI COSA?
La prima domanda spontanea del lettore è certamente: «Il mondo al contrario? Di cosa?». «Del Buonsenso, del sentire comune – risponde l’autore nel primo capitolo – della tanto odiata normalità che si oppone all’ormai estrema percezione soggettiva del giudizio e della realtà. La parola normalità ha addirittura assunto un’accezione negativa».
«La cosiddetta ‘correttezza politica’ – prosegue Vannacci – penetra ogni ambito e ogni situazione. In nome della più estesa inclusività dobbiamo rifuggire qualsiasi atteggiamento che possa creare uno ‘svantaggio percepito’ nei confronti di determinate categorie di persone, spesso in acuta minoranza all’interno della collettività, pena l’essere apostrofati quali istigatori dell’odio, razzisti, omofobi conservatori e, pertanto, pericolosi asociali».
Il generale Vannacci le sue idee non le manda a dire. «Basta aprire quella serratura di sicurezza a cinque mandate che una minoranza di delinquenti ci ha imposto di montare sul nostro portone di casa, per inoltrarci in una città in cui un’altra minoranza di maleducati graffitari imbratta muri e monumenti. Sperando poi di non incappare in una manifestazione di un’ulteriore minoranza che, per lottare contro una vaticinata apocalisse climatica e contro i provvedimenti già presi e stabiliti dalla maggioranza, blocca il traffico e crea disagio all’intera collettività».
Significativi i titoli dei capitoli de «Il mondo al contrario». Il Buonsenso. L’ambientalismo. L’energia. La società multiculturale e multietnica. La sicurezza e la legittima difesa. La casa.
La famiglia. La Patria. Il pianeta lgbtq. Le tasse. La nuova città. L’animalismo. Molti lettori vi ritroveranno le proprie opinioni, altri dissentiranno. Pubblicamente o con l’arma più frequente: l’indifferenza. Ma questo l’autore lo sa bene in partenza.
ASSALTO ALLA NORMALITÀ
La sintesi? Stiamo assistendo secondo Vannacci a «un vero e proprio assalto alla normalità che, in nome delle minoranze che non vi si inquadrano, dev’essere distrutta, abolita, squalificata facendo in modo che il marginale prevalga sulla norma generale e sul consueto».
In presenza peraltro di una «maggioranza silenziosa che non si esprime, che forse non ne ha più la voglia, che non trova il modo di far valere le proprie opinioni e che, spesso, viene sopraffatta di chi maggioranza non è». Traduzione, postergata di quasi due secoli, del celebre passo manzoniano dove si cita proprio il Buonsenso. Che c’era «ma se ne stava nascosto, per paura del senso comune».
ALTRE NOTIZIE SUL GEN. VANNACCI
https://www.igmi.org/it/chi-siamo/chi-siamo-1/il-comandante-dellistituto-geografico-militare
80° DELLO ZILLASTRO 7-10 SETTEMBRE: MARCIA RIEVOCATIVA NEMBO, DA BAGALADI AI PIANI DELLO ZILLASTRO
Si segnala questa importante attività che si terrà nei giorni 7, 8, 9 e 10 settembre. Adesioni entro il 27 agosto scrivendo alla Sez. di Reggio Calabria all’indirizzo reggiocalabria@assopar.it
SARONNO, TRE PARA’ SI DISTINGUONO PER SENSO CIVICO
Pubblichiamo un comunicato del Presidente della Sezione di Saronno. Si tratta di piccoli gesti che dovrebbero essere la normalità, ma che nell’indifferenza del mondo di oggi assumono un grande significato.
Ieri, nel tardo pomeriggio, mentre studiavano e provavano di persona il percorso per la prossima Zavorrata Solidale organizzata dall’ANPd’I di Saronno, il Segretario Caddeo Marcello e i Paracadutisti Favè Marco e Sberna Fabrizio sono stati testimoni di un incidente di due adolescenti in monopattino.
Sono prontamente intervenuti con lo spirito che ci contraddistingue mostrando di essere sempre pronti a qualsiasi situazione di emergenza.
Mentre in due mantenevano a terra tranquillizzando i due ragazzi accertandosi che andasse tutto bene, il terzo Paracadutista si preoccupava di mettere in sicurezza la zona dal traffico cittadino in attesa dei primi soccorsi prontamente allertati.
COMPLIMENTI A TUTTI !!!!
Avete dimostrato un grande senso del DOVERE Rendendo Onore alla nostra Sezione.
Grazie ancora ragazzi!!!!
Presidente
Piero Sessolo
L’articolo su Il Saronno ed il relativo link
MAGLIETTE ASSOCIATIVE: PRESTO IN ARRIVO!
PRECISAZIONI SULLA COMMEMORAZIONE DEL TRENTENNALE DEL CHECK POINT PASTA
L’articolo sulla commemorazione del trentennale della “battaglia” del Pastificio ha provocato alcuni commenti da parte di chi lamenta l’offuscamento del contributo di molti a favore di quello di pochi. I commenti, assolutamente pacati, non vengono riportati solo per evitare di dare la stura a reciproche rivendicazioni che getterebbero nel ridicolo quanto fatto da tutti i protagonisti dell’evento.
Detto questo, credo necessario ricordare che l’Anpdi basa le sue tradizioni più belle, l’orgoglio di quello che siamo, su battaglie propriamente dette come El Alamein, Taqrouna, Filottrano, Anzio e Nettuno. In questo contesto, quello del Pastificio rappresenta, fatte le debite proporzioni, un momento importante in quanto sancì sanguinosamente il passaggio da un’epoca di illusioni pacifiste a quella del mondo reale, nel quale non si è mai smesso di combattere, come vediamo anche in questi mesi. Un mondo che nei decenni successivi la Folgore, l’Esercito e tutte le Forze Armate avrebbero avuto la ventura di toccare con mano in altri e ancor più sanguinosi contesti che avrebbero imposto sofferenze e sacrifici a molti soldati ed alle loro famiglie.
In secondo luogo, fu uno scontro che coinvolse molte unità italiane, che si ripartirono sulla base delle proprie caratteristiche e delle contingenze nelle quali si trovarono l’onere di far fronte ad una situazione imprevista ed imprevedibile. I paracadutisti, in tutte le loro accezioni – incursori, fanti, carabinieri, artiglieri, ecc. – vi ricoprirono un ruolo importante che però non può mettere in ombra quanto fatto da molti altri, tra i quali non si possono non citare gli elicotteristi, i carristi e i lancieri di Montebello arrivati da pochissimi giorni. L’importanza di questo ruolo implica lo stile di riconoscere il contributo altrui.
Il Presidente Nazionale
Gen. C.A. (ris) Marco Bertolini
IL PARADOSSO DEI LANCI VIETATI IN ITALIA: “IL GIORNALE” PUBBLICA UN ARTICOLO MOLTO PUNTUALE DI FAUSTO BILOSLAVO
Riguardo al vero e proprio “paradosso” dei lanci col tondo attualmente interclusi in Italia, il quotidiano “il Giornale” ha proposto sull’edizione cartacea e online del 6 agosto 2023, un puntuale articolo di Fausto Biloslavo.
Di seguito il link alla pubblicazione online:
https://www.ilgiornale.it/news/nazionale/par-lanci-albania-divieto-italia-lappello-ministero-2193039.html
Il pezzo, sintesi azzeccata della situazione, prende spunto dal Giro d’Orizzonte a firma del Gen. Bertolini pubblicato sul numero di Folgore 7/8, dedicato al Raduno Nazionale ed all’attività ad Argirocastro, del quale inizierà la distribuzione la prossima settimana.
Molto significative le parole con le quali il Presidente Nazionale ha concluso il suo Giro d’Orizzonte:
“.. il nostro orgoglio di soldati italiani, non teme punture di spillo e coltellate alle reni, dispettucci e ingratitudini, sorrisi di falsa comprensione e tradimenti. Abbiamo la pelle dura, infatti. E pure la capoccia“
FOLGORE!!!
CORDOGLIO PER LA SCOMPARSA DEL PARACADUTISTA REDUCE DELLA NEMBO CARLO INCORVAIA
Riportiamo il messaggio di cordoglio del Presidente Nazionale, per la scomparsa del reduce par. Carlo Incorvaia
Esprimiamo le condoglianze di tutta l’ANPDI per la perdita di uno degli ultimi protagonisti della nostra storia più bella. Hanno cercato di passarci il testimone dei valori per i quali hanno lottato e vissuto e noi ce l’abbiamo messa tutta per prenderlo e tenerlo stretto, al fine di passarlo a nostra volta alle generazioni che ci seguiranno. Ora che se ne vanno è nostro dovere riconfermarci in questa nostra missione, l’unica che conta.
Il Presidente Nazionale
Gen. C.A. (ris) Marco Bertolini