ASSOCIAZIONE NAZIONALE

  PARACADUTISTI D'ITALIA

“LE GESTA TRUFFALDINE DI DUE FALSI PARACADUTISTI”

Diffidare dalle imitazioni!

Segnaliamo, per la curiosità dei lettori, questo articolo apparso sul Corriere della Sera del 18-19 giugno 1943, edizione Pomeriggio.

Ecco la cronaca:

“Da parecchi giorni si notava in giro per la città, in fiammante divisa di paracadutisti, una coppia di giovani aitanti, sul cui petto brillavano le insegne del valore. Uno di essi aveva addirittura i segni di un medagliere completo: una medaglia d’oro, una d’argento, una di bronzo, la croce di ferro tedesca, quattro croci di guerra, ecc. il tutto assommante niente meno che a 15 nastrini. Il suo grado di sottotenente ed il brillante stato di servizio inducevano i cittadini a fermarsi al suo passaggio, ad ammirare il valore di quel giovane eroe. Lo accompagnava un sergente, più modesto nelle sue gesta: una medaglia d’argento, una croce di guerra e il nastrino dell’attuale campagna. Avevano preso alloggio in una locanda: la locanda Bonelli, in via Rattazzi, in un sito troppo modesto ed umile per due eroi di tal tempra. Qualche volta però non rifuggivano di prendere i loro pasti al Circolo ufficiali. Questo andamento irregolare di vita, i troppi segni di valore di uno di essi, misero in sospetto l’autorità, sicché l’Arma dei RR. CC. un bel giorno, ieri appunto, volle un po’ farsi raccontare dai due valorosi combattenti qualche episodio guerresco che aveva dato luogo a tanto riconoscimento. E un maresciallo li fermò cortesemente invitandoli a trascorrere una mezz’ora di lieto conversare in caserma. Fu colà che si apprese essere uno d’essi, il maggiore decorato, certo G. N. di 19 anni, impiegato di Banca, residente a Torino in via C. 4, l’altro certo G. V. pure di 19 anni, tornitore meccanico, abitante in Torino in via A. 2. In attesa di maggiori informazioni sul loro conto essi furono passati alle carceri e dovranno rispondere di falsi materiali in atti pubblici, essendo risultato che viaggiavano anche sui treni con scontrini di riduzione e bolli falsificati, di usurpazione di titoli e onori militari, truffa in danno delle Ferrovie, e porto abusivo d’armi. Quest’ultimo capo d’accusa solo pel maggiore decorato, ch’era armato di rivoltella. I due giovani avventurosi hanno dichiarato che scopo del loro viaggio era quello di recarsi in Alessandria presso l’Unione Militare a far acquisto di gambali e scarpe. Perciò si erano così truccati esagerando evidentemente nella messa in scena. Ai due giovani i carabinieri hanno sequestrato timbri, documenti falsificati nonché un paio di gambali e un paio di scarpe acquistati appunto all’unione Militare con documenti falsificati“.

Folgore!

Una risposta a ““LE GESTA TRUFFALDINE DI DUE FALSI PARACADUTISTI””

  1. Il problema è endemico e perdura nel tempo. Per questo motivo la Segreteria Generale in ottemperanza all’articolo 8 dello Statuto ha diramato a tutti gli organi dell’ANPd’I la Disposizione Permanente N.24 “CORRETTA ASSEGNAZIONE CATEGORIA SOCIO ANPDI” del maggio 2021 ( anche visionabile su questo sito al link “Associazione”) nella quale sono dati precisi riferimenti in merito alla problematica “falsi” e per falsi si intendono falsi ordinari, aggregati e onorari. La Segreteria Generale continua il suo lavoro di “scoperta” di situazioni, anche pregresse, non in linea con lo Statuto ed interviene direttamente affinchè sia assegnata la corretta categoria del Socio.

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