E’ un giovane Istruttore ANPdI uno dei carabinieri protagonisti di coraggio e altruismo nelle zone alluvionate dell’Emilia Romagna. Sul suo gesto pubblichiamo volentieri un bella riflessione di Bruno Montani, Presidente della Sez. ANPdI di Fermo.
L’ANGELO DEL FANGO CON LE ALI E CON LA FIAMMA
Nel nostro immaginario collettivo l’angelo è quella figura che sta al nostro fianco nei momenti difficili, ci protegge e ci tiene lontani dai pericoli. È solo immaginazione? Solo dogma religioso? No, il nostro è un angelo in carne e ossa e le ali le ha già dispiegate.
Nicola Libertazzi non ha solo le ali da paracadutista ma anche la fiamma del carabiniere che lo animano in ogni suo gesto quotidiano. Un quotidiano che a volte diventa imprevedibile e terribile come nel caso dell’alluvione in Romagna e per la precisione a Faenza, dove il nostro angelo Nicola non ha esitato a gettarsi nelle acque gelide e fangose per mettere in salvo le persone in difficoltà.
Nicola è un ragazzo speciale: gli vuoi bene per forza perché fin da subito ti mette a tuo agio con la sua empatia, la sua naturale umiltà. Il cameratismo che lo anima è quello che gli viene da valori solidi trasmessigli prima di tutto dalla famiglia (padre e fratello carabinieri) e dall’ANPd’I della sezione di Fermo dove durante il corso da paracadutista si è distinto fin da subito per capacità e serietà fino a conseguire la qualifica di istruttore (I.P.F.V. n° 258).
Nicola è la personificazione del modello di italiano al quale aspiriamo tutti noi paracadutisti, una persona vera, giovane ma con le idee chiare e valori solidi.
L’acqua e il fango hanno trovato la determinazione degli italiani, le ali dei paracadutisti e la fiamma dei carabinieri.
Grazie Nicola.
Bruno Montani
Presidente Sezione ANPd’I Fermo
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