ASSOCIAZIONE NAZIONALE

  PARACADUTISTI D'ITALIA

COMMEMORAZIONE DEI PARACADUTISTI DEL REGGIMENTO “FOLGORE”

Cimitero Monumentale del Verano -Roma – 28 maggio 2023.

Dopo il blocco imposto dalla contingenza sanitaria, i Paracadutisti d’Italia si ritrovano nuovamente con i loro Labari al Famedio del Reggimento Folgore, idealmente e materialmente davanti a quei Ragazzi che combatterono per la Difesa di Roma.

Molti i Labari delle varie sezioni italiane presenti, con in testa quello del Nastro Azzurro ed il Medagliere Nazionale, e non sono certo mancati anche quelli di numerose altre associazioni d’Arma “sorelle”, che anche quest’anno non hanno mancato di segnalare la loro significativa vicinanza a questa cerimonia.

Tra le autorità è risaltata la nutrita presenza dell’organigramma nazionale dell’A.N.P.d’I., con la presenza del presidente nazionale, Gen. C.A. Marco Bertolini, del segretario generale, Gen. B. Enrico Pollini, del segretario tecnico nazionale Alberto Benatti, e del Consigliere Nazionale del 7° Gruppo Regionale, Prof. Adriano Tocchi.

Numerosa, ed altrettanto rilevante, la presenza dei parenti dei Ragazzi del Comandante Sala, tra cui le famiglie Citterich, Commini, Di Tullio, Faloppa, Tema e Porrini (uno dei due fratelli, Roberto ha letto la Preghiera del Paracadutista).

Significativa anche la presenza dei familiari di due paracadutisti della sezione di Roma recentemente “andati avanti”, con Erika, figlia del Gen. C.A. Franco Monticone, presidente onorario della sezione, e della mamma e della sorella del consigliere Federico Capasso, oltre a Sabrina Valletta, nipote dell’indimenticabile Gen. Giuseppe Palumbo, che combatté in Africa orientale, Claudio Cantarini figlio di Luigi “Leone della Folgore” reduce di El Alamein ed Anita Garibaldi, pronipote dell’ “Eroe dei due mondi”.

Tra i presenti c’era il padre del capitano Alessandro Romani, del Col Moschin, già componente della scorta del gen. Bertolini in Afghanistan e caduto a Bakwa il settembre 2010. Il Gen. Bertolini e i componenti della GEN presenti si sono intrattenuti in raccoglimento anche sulla sua tomba, prima di trasferirsi al riquadro nel quale sono sepolti, con il Comandante Sala, i componenti del reggimento Folgore morti nel dopoguerra.

Officiante della celebrazione il cappellano militare emerito Padre Alfio Spampinato, dell’Arcidiocesi di Catania, la cui omelia è stata semplice, sentita e del tutto priva di retorica, così come lo sono state le allocuzioni del Generale Bertolini e del neopresidente della sezione di Roma, Marco Mattia Magretti, di cui sarà dato conto prossimamente sulla rivista dell’Associazione.

Folgore!

8 risposte a “COMMEMORAZIONE DEI PARACADUTISTI DEL REGGIMENTO “FOLGORE””

  1. Questa è la dimostrazione del vero Spirito Paracadutista, dell’antica e cameratesca fratellanza per cui nessuno viene dimenticato o considerato più o meno importante di altri e lasciato indietro.
    I veri Paracadutisti hanno sempre anteposto ad ogni ideologia il valore dell’Uomo, dell’individuo, del combattente, rispettando sempre, in tempo di guerra e in tempi di pace, il proprio avversario. I Paracadutisti italiani hanno sempre combattuto con onore, tenacia, coraggio, orgoglio, ma mai con odio, riconoscendo sempre nella Patria il valore assoluto di riferimento.
    Ci hanno divisi le circostanze, la sorte, le situazioni di un momento in cui bastava “…un nulla, un passo falso, un impuntamento dell’anima, e ci si trovava dall’altra parte”.
    A guerra appena finita i Paracadutisti che avevano combattuto su fronti opposti si riconciliarono da fratelli, fratelli che avevano combattuto entrambi senza odio, ma con valore, ciascuno per ciò che consideravano “Italia, Patria”. Il significato di tale sublime atto non si è forse saputo cogliere allora, e ancora adesso c’è chi specula su quella divisione per intenti che riesce difficile definire “patriottici”.
    Oggi l’A.N.P.d’I. è degna custode di questi Valori e della Tradizione Paracadutista, e l’impegno della Sezione di Roma e della Presidenza Nazionale ne è segno vivo e tangibile.
    La dimostrazione che sappiamo stare anche dalla parte dei vinti e ricordare chi fu sconfitto senza farne apologia dovrebbe essere esempio a tutta la Nazione.
    Alla Sezione di Roma, in particolare al Presidente Marco Mattia Magretti, il mio più sincero e sentito ringraziamento per l’impegno nel ricordare i nostri Caduti e mantenere vivo lo Spirito Paracadutista, eredità dei nostri Padri.
    Con Paracadutisti come Voi, si va in capo al mondo!
    FOLGORE!

  2. Buongiorno a tutti, sono capitata su questo sito dopo tante ricerche. Sono la pronipote del Maresciallo Tomasi Canova Giacomo, e vorrei poter parlare con qualche discendente di chi, come lui, ha combattuto con il Nembo a Nettuno (il mio pro zio cadde in quella occasione).
    Sto cercando di ricostruire la sua storia, le sue gesta, per cui se qualcuno di voi ricorda i racconti di chi era sul litorale laziale in quei giorni, o ha combattuto al suo fianco in altre battaglie, vi prego di contattarmi. Grazie infinite.

      1. Grazie a Voi per la pronta risposta.
        Ieri ho ricostruito altre sue gesta grazie ad un parente che ricorda ancora i racconti di uno dei suoi fratelli (anche lui ora scomparso). Ho anche trovato molti testi che parlano del battaglione Nembo e degli Azzurri, dove lui era.
        Ora ne so di piu’, ma voglio continuare a conoscere e scrivere la sua storia e quelli che con lui hanno vissuto quelle battaglie.
        Mi spiace di essere arrivata tardi, a maggio sarei certamente venuta al Verano durante la celebrazione. Quando la rifarete ci sarò!
        Grazie ancora!!
        Loredana

        1. Gentilissima Loredana, grazie a Lei per tener vivo il ricordo di un combattente. Abbiamo girato i Suoi contatti al responsabile del nostro Centro Studi, ma in ogni caso ci vedremo alla prossima celebrazione. Folgore! Nembo!

  3. Non so come ringraziare, sono stata contattata e scopro ogni giorno cose nuove sul mio pro zio il maresciallo Giacomo Tomasi Canovo.
    Senza dubbio sarò presente, non vedo l’ora di incontrarvi!
    Prima di allora scenderò a Roma comunque per porre i giusti omaggi che non ho potuto fare prima di oggi. Grazie grazie grazie ancora, sto percorrendo anni di storia della folgore e le emozioni sono fortissime.

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