ASSOCIAZIONE NAZIONALE

  PARACADUTISTI D'ITALIA

IL NOBILE GESTO DEL FOLGORINO DI EL ALAMEIN GEN.LUIGI CAMOSSO

Sappiamo che i resti della Folgore dopo la battaglia di El Alamein all’ordine di ritirarsi si sottoposero ad una terribile marcia nel deserto che terminò il 6 novembre quando, loro malgrado, dovettero arrendersi e proprio al Ten.Col. Luigi Camosso, comandante del 187° Reggimento, il Magg. Zanninovich presentò la forza prima di deporre le armi. Il Ten. Col. Camosso (l’immagine è scadente ma è l’unica al momento reperita dell’epoca) venne quindi fatto prigioniero e, rientrato in Patria il 20 maggio 1945, fu posto in licenza di prigionia per poi essere assegnato il 20 giugno al Q.G. FOLGORE assumendo nell’ottobre del 1945, con il grado di Colonnello, il comando del 183° Reggimento Paracadutisti “Nembo” allora schierato a Dobbiaco nell’organico del “Gruppo di Combattimento Folgore.

( foto  particolare: il Col. Camosso al comando de 183° Reggimento Nembo con il suo vice comandante il Ten. Col Mario Zanninovich periodo 1945 – 48)

Nel frattempo i paracadutisti della RSI fatti prigionieri vennero internati nel “COLTANO P.O.W. CAMP. NR.337” dal quale, a seguito della sua parziale smobilitazione considerato che erano rimasti circa un migliaio di internati in attesa di essere liberati, il 25 ottobre 1945 i paracadutisti internati partirono alla volta del “CAMPO DI CONCENTRAMENTO INTERNATI DI LATERINA (AR)” (vds foto).

Il figlio del Col. Camosso, Domenico, raccolse le memorie del Padre nel libro “L’ultimo di El Alamein” nel quale si riporta:” Nell’ autunno del 1945 il Col. Camosso, con un gruppo di Paracadutisti, si recò in visita al campo prigionieri di Laterina dove erano rinchiusi vecchi Paracadutisti che avevano combattuto per la Repubblica Sociale Italiana al fianco dei tedeschi sui vari fronti contro gli alleati. Fu un incontro molto commovente, si ritrovarono i paracadutisti reduci dal fronte africano, i paracadutisti del corpo di liberazione combattente al fianco degli Alleati ed i Paracadutisti combattenti dalla parte avversa.”

L’evento è riportato anche nel libro “Per l’Onore d’Italia” di Nino Arena:” Molto gradita l’amichevole visita agli internati fatta dal folgorino Col. Camosso…. che assieme ad un gruppo di paracadutisti del sud (sud inteso come co-belligeranti degli alleati ndr) porta con il suo saluto ed augurio, viveri e generi di conforto.”

La guerra era finita, l’Italia richiedeva tutte le energie umane e spirituali per la sua pacificazione e ricostruzione….e i paracadutisti risposero all’appello: l’11 gennaio 1946 nasceva appunto l’Associazione Paracadutisti Italiani – A.P.I. fortemente voluta proprio dai paracadutisti reduci della guerra appartenuti a qualsiasi schieramento, quale esempio concreto di italianità al di sopra di ogni fattore.

Possiamo quindi certamente definire la visita di Camosso ai paracadutisti prigionieri in Laterina quale un nobile esempio di cameratismo, pacificazione ed italianità.

Si ringraziano per la collaborazione i nipoti del” folgorino Camosso” Alessandra ed Enrico.

Gen.B.(ris) Enrico Pollini

APPENDICE

Piccola Cronistoria del Campo di Laterina

1942 – 43 campo di prigionia n.82 italiano per inglesi catturati in Africa

11 sett. 43 – lug.44 campo di prigionia tedesco Dulag 132 per italiani ed anglo-americani

Lug.44 – apr.45 campo di prigionia alleato n.374 per tedeschi ed italiani della RSI

Apr.45 – 31 dic 45 campo di internamento italiano per militari RSI assegnato al DM di Firenze

1 gen 46 – feb. 47 campo di internamento per militari RSI assegnato al DM di Arezzo

Feb.48 – gen. 63 Centro Raccolta  del Ministero dell’Interno per i profughi italiani della Venezia Giulia e dal 1955 fino a chiusura per profughi somali, egiziani, tunisini, libici, algerini.

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