ASSOCIAZIONE NAZIONALE

  PARACADUTISTI D'ITALIA

LA SEZIONE ANPDI PISA IN LUTTO – È MORTO L’ISTRUTTORE VETERANO GIANFRANCO BERTOLINI

L’Istruttore veterano paracadutista Gianfranco Bertolini ha compiuto il suo ultimo lancio.

Così lo ricorda uno dei suoi tanti allievi:
“Quando giungono certe notizie, non vorremmo mai che fossero realtà.
Eppure, spinti dal cuore indomito, tipico del Paracadutista, occorre accettare che anche quello che non vorremmo mai sentire.
Ieri la storia del paracadutismo italiano, civile e militare, ha perso una delle sue colonne portanti più ferme e resistenti, Gianfranco Bertolini ci ha lasciati.
Più di 70 anni di vita dedicata al paracadutismo, non occorre aggiungere altro.
Mi piacerebbe rivivere il ricordo che ho di lui, quando da giovane poco più che ventenne mi avvicinai alla sezione Anpd’I di Pisa, città consacrata al paracadutismo.
Venni iniziato a questo meraviglioso mondo, a me sconosciuto ma che avevo vissuto tramite racconti di familiari, dalle parole di Gianfranco, che insieme agli altri Istruttori mi accolse presso la sede di Piazza San Martino, a Pisa.
Le parole che mi riservò furono dirette e giuste, senza troppi fronzoli, ricami o false illusioni: “il paracadutismo, se lo vuoi fare, è questo… gioie e dolori, siamo tutti volontari, nessuno ti obbliga”, e questo era Gianfranco, un uomo diretto, preciso, scrupoloso, a tratti severo ma sempre giusto, di una rettitudine morale ineccepibile.
E di una passione smisurata per il mondo del paracadutismo.
Gianfranco metteva sempre al primo posto la sicurezza dell’allievo, e con tanto impegno da parte nostra, ci accompagnò a conseguire l’ambito brevetto di abilitazione al lancio, seguendo le stesse procedure previste per il brevetto militare, instillando nelle nostre giovani menti i sani principi e i veri valori del Paracadutista. Nonostante fosse civile, infatti, Gianfranco anni addietro divenne Istruttore della Smipar, e migliaia e migliaia sono stati i giovani allievi paracadutisti militari e civili da lui forgiati, così come centinaia sono stati i collaudi di materiale che ha effettuato, mettendo sempre anima e corpo a disposizione del progresso aviolancistico.
Quando poi dopo poco mi arruolai, orgoglioso, tornai un giorno in Sezione e volli incontrare Gianfranco, che, quando mi vide in divisa, la toccò affascinato, e visibilmente commosso mi disse che avevo dato lustro all’Anpd’I di Pisa.
La vita militare, con le sue vicissitudini, mi portò poi a Brescia, ove mi volli ricondizionare al lancio, dopo anni di inattività. Alla sezione Anpd’I locale mi accolse un altro decano del paracadutismo: Tino Feola, un altro Angelo volato in cielo alcuni anni orsono, che si approcciò a me con lo stesso affetto che Gianfranco Bertolini mi aveva riservato a Pisa.
Quando mi parlava, quando ascoltava i miei dubbi, quando mi consigliava, sempre con grande garbo e con il rispetto che si riserva al Paracadutista già brevettato, rivedevo il “mio” Gianfranco.
Due Paracadutisti civili, Gianfranco Bertolini e Tino Feola, a cui i massimi vertici militari della Folgore hanno reso i più alti onori.
E che hanno segnato il mio cammino.
Appena la situazione lo consentirà, quando tornerò alla porta, quando il Cielo azzurro mi abbraccerà e la sicura vela del paracadute mi cullerà verso un sereno atterraggio, il mio pensiero andrà a Te, Gianfranco, che in quel momento mi sarai più vicino di quando sono con i piedi per terra…. ciao Gianfranco, e ciao anche a te Tino, non ne fanno più di Paracadutisti come Voi, bello pensare che adesso siete insieme, in quell’angolo di Cielo a tutti noi riservato, a organizzare la prossima giornata in zona lancio, a preparare i manifesti di carico e a vegliare sempre su di noi, Paracadutisti civili e militari.
Cieli Blu!

Un Tuo giovane allievo”


Le esequie del paracadutista Gianfranco Bertolini si sono svolte il 5 maggio scorso presso la chiesa della Sacra Famiglia in Cisanello. 

LA POLITICA NON ASCOLTA LE ASSOCIAZIONI D’ARMA. ISTITUITA LA GIORNATA DEL VALORE ALPINO. E IL 4 NOVEMBRE?

Il nostro parlamento, confermando la pochissima sensibilità che in tutti i partiti si coltiva nei confronti delle Forze Armate, ha decretato l’istituzione di una giornata al valore alpino, di fatto creando una cesura tra i soldati con la penna e il resto delle Forze Armate. Al riguardo, non ho altro da aggiungere rispetto a quanto a suo tempo scrissi, inutilmente, alla Presidente della Commissione Difesa con la lettera in allegato, se non per unire la delusione mia e dell’ANPDI a quella espressa da altre Associazioni d’Arma

Gen. Marco Bertolini

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PUBBLICATO FOLGORE GENNAIO-FEBBRAIO 2022

All’interno di questo primo numero del 2022, gli eventi più rilevanti del 2021 e di Gennaio e Febbraio 2022, il Giro d’Orizzonte I TAMBURINI, il Reportage del Direttore GUERRA IN UCRAINA, gli articoli di attualità sugli eventi più rilevanti accaduti in questi due mesi e in quelli precedenti, il programma del BATTLEFIELD TOUR che avrà luogo nella Regione Marche il 27, 28 e 29 Maggio prossimo, le notizie dai REPARTI IN ARMI e quelle inviateci dalle SEZIONI ANPd’I con le attività svolte e quelle sugli eventi tristi per tutti quei soci che hanno effettuato il loro ultimo lancio… Buona lettura! Folgore!

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IL COLONNELLO MARCELLO MORELLI È USCITO DAI NOSTRI RANGHI. PER SEMPRE.

È doloroso piangere la morte di un amico. Specialmente se è un vero Paracadutista ed è una di quelle persone che, pur non essendoti fisicamente vicino, fanno costantemente avvertire la loro presenza. Marcello era così. Paracadutista civile dal 1959, decide subito quale sarà la sua strada, rapito dal fascino della Specialità. Infatti nel 1961 entra alla Scuola Sottufficiali dell’Esercito di Spoleto e, su sua richiesta, al termine dei corsi nel 1963 viene assegnato all’Unità che costituirà l’embrione della Brigata Paracadutisti che conosciamo: il Gruppo Tattico Paracadutisti a Livorno. Si distingue per la sua professionalità e per la sua attitudine militare tanto che, a seguito di concorso che supera brillantemente, nel 1971 il Sergente Maggiore Morelli viene promosso al grado di Sottotenente e trasferito alla Scuola Militare di Paracadutismo a Pisa. Presso l’Istituto di Formazione, presta servizio al Battaglione Addestramento Reclute Paracadutisti (BARP) e presso la Compagnia Manutenzione. Ufficiale subalterno equilibrato e maturo, costituisce un sicuro riferimento per i giovani Ufficiali che entrano nella Specialità. Dati i suoi brillanti precedenti e come perfetto conoscitore della lingue Inglese e Francese, nel grado di Capitano entra a far parte degli Osservatori delle Nazioni Unite in Libano e acquisisce profonda conoscenza del Paese. Nel 1982, parte la prima missione all’estero dell’Esercito Italiano nel dopoguerra. Si va in Libano.

In primo piano il Gen. Angioni con il Cap. Morelli sullo sfondo

La comanda il Generale Angioni che, in virtù dei trascorsi di Morelli in Medio Oriente, subito lo annovera tra i suoi collaboratori più stretti. Saranno 18 mesi intensi, di convulsa e, a tratti, pericolosa attività operativa. Lo staff del Generale Angioni è composto da figure di elevata capacità professionale e, in quel contesto, Morelli si dimostra come uno degli elementi più affidabili e coscienziosi. Nel 1985 l’Ufficiale entra a far parte degli Organi Centrali di Sicurezza dove presta servizio fino al 2005.


Nonostante i vari incarichi espletati al di fuori delle Aviotruppe, Marcello Morelli si sentiva e si comportava come un Paracadutista, non essendosi mai tolto dal cuore il brevetto con le ali d’acciaio.
Marcello, quelle ali ti aiuteranno a spiccare l’ultimo volo.

Alla famiglia vada il più profondo cordoglio dell’Associazione.

L’ANPd’I, nei confronti della quale hai sempre dimostrato fraterno affetto, non ti dimenticherà.

Gen.B.par.(ris) Raffaele Iubini

PUBBLICATO FOLGORE NOVEMBRE-DICEMBRE 2021

Il sesto numero del 2021 è il CALENDARIO 2022 che quest’anno è dedicato interamente all’80° Anniversario della Battaglia di El Alamein.
Infatti per il 2022, l’ANPd’I propone un calendario incentrato sulle vicende storiche della 185^ Divisione Fanteria “Folgore” e la Battaglia di El Alamein.
Proprio in questo anno, infatti, ricorre l’ottantesimo anniversario di questa Battaglia, in cui i Paracadutisti italiani dimostrarono tutto il loro valore e tenacia, “macchiando” con il loro sangue il deserto egiziano. Il settore della “Folgore”, situato all’estremità sud dello schieramento Italo-tedesco, non venne sfondato dall’8^ Armata britannica ed i Paracadutisti rimasero invitti.
Con questo calendario vogliamo ripercorrere quelle tragiche e gloriose vicende, aiutati da foto storiche e dalle preziose illustrazioni di Paolo Caccia Dominioni.

Sul formato cartaceo, che presto arriverà nelle vostre case, eseguendo la scansione del QR-CODE presente nell’ultima pagina, è possibile vedere il film “DIVISIONE FOLGORE”.

BUONA LETTURA E BUONE FESTE A TUTTI I LETTORI DI “FOLGORE”

GARA INTERNATIONALER MÖNCHEGLADBACHER MILITÄRWETTKAMPF

Lo scorso mese di ottobre si è tenuta a Mönchegladbacher una importante gara di pattuglia militare, con squadre provenienti da tutta Europa.

Una squadra della sezione di Trieste ha partecipato alla competizione, molto pesante soprattutto sul piano fisico, classificandosi a metà graduatoria (tenendo anche conto che su 40 squadre ben 35 erano in servizio attivo).

Un colonnello di paracadutisti tedeschi, H. Michelis, ha molto apprezzato il comportamento anche formale, della squadra ANPDI, ed ha pubblicato un articolo su di loro sulla rivista dei paracadutisti tedeschi “Fallshirmjäger”.

SIAMO FELICI!

Siamo felici! Da quando nel 2016, per decisione dell’allora Presidente della Camera, si era costituita una Commissione parlamentare di inchiesta sul caso Scieri, il militare morto in una tragica e oscura circostanza all’interno dell’allora CEAPAR di Pisa, il Generale Enrico Celentano è stato messo letteralmente “sotto torchio” per ipotetiche responsabilità che lo vedevano al centro di indagini e sospetti.
Ma ora, finalmente, il GUP ha disposto il non luogo a procedere con formula piena nei suoi confronti, nonché in quelli di un altro bravo Ufficiale, Salvatore Romondia e del Sottufficiale Andrea Antico, rinviando a giudizio due altri ex militari di leva del Centro. Non possiamo che augurare loro di essere estranei al caso e di poterlo provare.
Ancora non si conoscono le motivazioni della sentenza, ed è necessario attenderle prima di esprimere giudizi, ma certamente possiamo rispedire al mittente l’astio che è stato riversato contro una falsa idea di Folgore da parte di tanti che con il pretesto del processo rinfocolavano l’ostilità che non hanno mai nascosto nei confronti dei “baschi amaranto”.
Soprattutto, però, non possiamo che felicitarci per questo risultato nei confronti dell’uomo che suo malgrado era diventato simbolo del procedimento. Il Generale Celentano, appunto, in questi ultimi anni si è trovato da solo ad affrontare una situazione che avrebbe stroncato un toro e si è fatto carico, in silenzio e con lo spirito di servizio che l’ha da sempre contraddistinto, di umiliazioni e illazioni. Ha tenuto duro, a schiena dritta, senza mai rinunciare al suo stile di Soldato e difendendo con se stesso l’onore di tutti noi. E di questo non possiamo che essergli grati.
Nessuno può sapere cosa effettivamente sia successo ventidue anni fa nella “nostra” Gamerra, e qualunque giudizio venga emesso dai tribunali non potrà cancellare il dolore per la perdita di un nostro commilitone.
Ma non per questo ci può essere impedito di gioire per quello che appare, a chi conosce i personaggi in questione, un atto di giustizia. E l’ANPDI li conosce! Una boccata d’aria pura, finalmente! Un raggio di luce che ridona colore a un interminabile periodo di buio e di tristezza.
Folgore!

PUBBLICATO FOLGORE SETTEMBRE-OTTOBRE 2021

 

All’interno di questo quinto numero del 2021, gli eventi più rilevanti di Settembre ed Ottobre, il Giro d’Orizzonte Milite Ignoto. Vuota retorica o attualità? e l’Editoriale La fine dell’impegno Occidentale in Afghanistan del Presidente Nazionale, il Reportage del Direttore Il mondo alla rovescia dei Talebani, gli articoli di attualità sugli eventi più rilevanti accaduti in questi due mesi, lo SPECIALE sul 79° Anniversario della Battaglia di El Alamein, le notizie dai Reparti in Armi e quelle inviateci dalle Sezioni ANPd’I con le attività svolte e sugli eventi tristi per tutti quei soci che hanno effettuato il loro ultimo lancio… Buona lettura! Folgore!

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ANCORA UN OLTRAGGIO AI CADUTI. Inglesi questa volta…

Certo che è proprio facile nell’Italia attuale considerarsi artisti e definire licenza artistica quella che è solo volgarità e maleducazione. Lo fanno tatuatissimi e stonatissimi ruttatori di oscenità ritmate come quelli che, forti dell’applauso delle masse decerebrate, si credono in diritto di rappresentare molto più dell’abisso cosmico che li ha partoriti, proponendosi addirittura quali dispensatori di patenti etiche alla società che li foraggia generosamente. Tra questi autoreferenziali artisti, un tizio che ha inteso offendere e dissacrare le tombe dei soldati del Commonwealth nel cimitero di Guerra di Cassino mediante una “performance” che ha provocato reazioni indignate in Gran Bretagna.
L’Associazione Nazionale Paracadutisti d’Italia, nel ricordare precedenti impuniti episodi come l’esibizione delle smutandate all’Altare della Patria l’8 marzo 2017, si associa al forte sdegno per questa dimostrazione di bestiale inciviltà, auspicando che le rimostranze britanniche spingano finalmente le nostre autorità, se non per convinzione almeno per emulazione, a prendere provvedimenti a tutela della memoria dei Caduti (di tutti i Caduti) e a tutela del nostro onore nazionale.
A tutti i militari caduti, alle loro famiglie ed alla Commomwealth War Graves Commission va la più sincera solidarietà e vicinanza per l’offesa perpetrata.

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