ASSOCIAZIONE NAZIONALE

  PARACADUTISTI D'ITALIA

IN MEMORIA DEL GENERALE DI BRIGATA PARACADUTISTA CARMINE DE FELICE

È con profondo dolore che l’Associazione Nazionale Paracadutisti d’Italia apprende della scomparsa nella scorsa notte del Generale Carmine De Felice.

Ufficiale intelligente e generoso che aveva dedicato la Sua intera vita alla Specialità, era nato a Livorno nel 1937 ed aveva trascorso infanzia e adolescenza con la famiglia a Lucca.

Entrato in Accademia Militare a Modena nel 1958 con il 15° Corso, aveva poi frequentato la Scuola di Applicazione a Torino superando brillantemente gli studi e ricevendo nel 1962 la nomina a Tenente. Contestualmente veniva assegnato ad un reparto di Fanteria in Vercelli dal quale, dimostrando subito passione ed interesse per le Aviotruppe, nel 1964 otteneva il trasferimento presso il 1° Reggimento Paracadutisti a Livorno.

Alla promozione al grado di Capitano nel 1968, veniva assegnato alla Scuola Militare di Paracadutismo in Pisa dove, oltre al comando di compagnia, svolgeva incarichi sempre più impegnativi e di grande responsabilità quali quello di Capo Ufficio Addestramento e Lanci, di Aiutante Maggiore in 1^ della Scuola e successivamente, negli anni 1983-1984, di Comandante del Terzo Battaglione Addestramento Reclute “Poggio Rusco”, profondendo senza alcun risparmio ogni Sua energia per il benessere e la sicurezza del personale in addestramento.

Dopo due anni trascorsi a Livorno presso il Comando Brigata Paracadutisti “FOLGORE” quale Capo Ufficio Personale della prestigiosa Unità, rientrava a Pisa come Comandante della Scuola, incarico che terminava nel 1990. Tale periodo confermava ed esaltava ancora di più la statura morale e professionale del Soldato la cui morte oggi piangiamo. Uomo colto ed ironico, rigoroso ed umano, tenace e instancabile, dotato di un patrimonio di conoscenze tecniche di altissimo livello, il Generale De Felice ha inciso un ricordo incancellabile nei cuori dei Paracadutisti.

Terminava la Sua brillante carriera militare quale Comandante del Presidio Militare di Livorno congedandosi dalle Armi nel 1992.

L’Associazione Nazionale Paracadutisti d’Italia, nell’esprimere il suo più profondo cordoglio alla Famiglia De Felice, abbruna oggi i suoi Labari e rende gli Onori ad un Paracadutista che vivrà per sempre, in spirito, inquadrato nelle immateriali Brigate dei Soldati d’Italia che ci hanno preceduti nell’alto dei cieli.

Le esequie avranno luogo domani Venerdì 5 Giugno alle ore 15.00 presso la Chiesa di Santo Stefano in via Luigi Bianchi, località Porta a Lucca Pisa.

RESTARE UNITI

                   

Recentemente è passata in Commissione Difesa la proposta di istituire una “giornata nazionale degli alpini”.  Unitamente alla Presidenza di Assoarma e di moltissime altre Associazioni d’arma, ho quindi espresso la contrarietà dell’ANPDI ad una iniziativa che incrina il rapporto di sano cameratismo tra componenti diverse dell’Esercito. Sono convinto che l’iniziativa, che potrebbe sembrare meritoria ad un osservatore esterno che non conosca le Forze Armate, non sia stata voluta dall’ANA né dalla massa dei nostri commilitoni con la Penna Nera, ma da chi probabilmente crede giusto differenziarli dagli altri componenti dell’Esercito in ragione delle loro indubbie ed ammirevoli caratteristiche. 

Purtroppo, quando ci sono di mezzo i militari, la tentazione è sempre la stessa: DIVIDERE. 

Dividere con l’imposizione delle associazioni sindacali che trasformeranno in spirito di categoria quello che era lo spirito di corpo; e ora dividere con la discriminazione tra specialità tra di esse complementari come se fossero alternative o concorrenti, intaccando l’anima profonda dell’Esercito. Altre divisioni, dolorose, fanno ormai parte della nostra storia come Forza Armata e della storia delle nostre Grandi Unità: le cicatrici rimangono e continuano a dolere. Tutti blandiscono, e intanto amputano, riducono e rimescolano. Ma ora sarebbe il tempo di ricostruire.

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HA SPICCATO IL VOLO GIUSEPPE PALAGI, CLASSE 1915, ULTIMO COMBATTENTE DEI CARABINIERI REALI PARACADUTISTI AD ELUET EL ASEL

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Il Carabiniere Paracadutista Giuseppe Palagi in una foto d’epoca

La Sezione di Lucca ha comunicato che è venuto a mancare a Segromigno in Piano il carabiniere paracadutista Giuseppe Palagi, alla bella età di 105 anni. Giuseppe era reduce del 1° battaglione Reali Carabinieri paracadutisti ed aveva combattuto nei suoi ranghi a Eluet El Asel nel 1941.


Nella foto a sinistra il Carabiniere Paracadutista Giuseppe Palagi
festeggia il suo 102° compleanno e in quella a destra il giorno che ha compiuto 103 anni


Il Carabiniere Paracadutista Giuseppe Palagi il giorno del suo 104° compleanno


È un altro pezzo della nostra storia che se ne va, lasciandoci ancora più soli ad affrontare questo tempo triste e sempre più povero di anime belle come la sua, sempre più incapace di esprimere la seduzione del mondo per il quale lui, assieme a tanti altri giovani ardimentosi e generosi come lui, sacrificò i giorni più spensierati della sua vita. 

Folgore! 

LUTTO NEL MONDO DEL PARACADUTISMO MODERNO ITALIANO: IL COLONNELLO OTTAVIO GUIDOLIN CI HA LASCIATI

La terribile pandemia che ha colpito il nostro Paese e che ha provocato tanti dolori anche alla nostra famiglia paracadutista, non ha risparmiato una “gloria” del paracadutismo moderno italiano, il Colonnello Ottavio Guidolin. Lo ricordiamo con le parole del Col. Incursore par. Piero Tanda: “Se n’è andato un altro grande del paracadutismo italiano e del Centro Sportivo Esercito. Dopo Argento, Goffis e Serenelli, ci ha lasciato anche Ottavio Guidolin, classe 1936. 
“Un Sabotatore”. Era arrivato al reparto nel 1958 con un altro grande, Franco Mazzali, aveva acquisito il brevetto n° 164. 


Da sinistra Ottaviani, Guidolin, Sacchetti e Goffis

Lasciato il R.S.P. e trasferitosi a Pisa, era assurto agli onori delle cronache sportive, militari e F.A.I. sia italiane che mondiali. 
Dal 68 al 1974 ha ottenuto una serie di titoli italiani individuali nello stile e a squadre nella precisione, che hanno visto l’apice a Fort Bragg (USA) nel 1974 con il trionfo al CISM come componente della squadra di precisione in atterraggio. Era diventato Ufficiale ed era stato per lungo tempo direttore dei corsi TCL della Brigata paracadutisti. Uno serio, attaccato alle tradizioni e alle sue origini. 
Un ricordo per tutti, durante i corsi TCL che si tenevano sulla zona di Altopascio, si consumava il pasto assieme agli allievi sotto alcuni tunnel di teli tenda montati ad inizio zona. Prima di iniziare, passava personalmente davanti al tavolo istruttori, per accertarsi che in tavola non mancasse il pane ed il fiasco del vino, se ne notava la mancanza, mandava il conduttore ad acquistarlo a sue spese ad Orentano. A chi gli chiedeva il perché, era solito rispondere…. “a casa eravamo poveri, durante la mia gioventù, non sapevo mai se, durante i pasti, avevo la possibilità di trovare il pane e il vino a tavola, devo dire che questo mi faceva soffrire molto. Non voglio che altri abbiano le stesse brutte sensazioni”.
Un Uomo di altri tempi. Grazie di quanto ci hai insegnato.
L’ANPDI si stringe con affetto alla famiglia.

IL REDUCE DEL “NEMBO” PARACADUTISTA RENATO MASINI CI HA LASCIATI


Il paracadutista Renato Masini all’ultimo Raduno Nazionale di Vittorio Veneto

Il 5 aprile scorso ci ha lasciato il Nostro Renato Masini, se ne è andato in punta di piedi senza disturbare nessuno e senza clamore come suo stile!! Non abbattuto dall’ignobile virus che flagella la nostra Patria e non solo, bensì spegnendosi serenamente tra i suoi cari. Decorato croce di guerra al Valor Militare, reduce combattente della “NEMBO” del Nord, agli ordini del Comandante Sala, ha partecipato alla battaglia per la difesa di Roma e poi è rimasto a difendere i confini con la Francia fino alla fine della Guerra. Pilastro fondamentale della Sezione di Bologna (una delle più antiche e storiche d’Italia, con la Presidenza di Giorgio Ganzini), fu Vice Presidente che con entusiasmo ha sempre spronato, guidato ed insegnato a soci giovani e meno – come si conviene da vero Paracadutista – con l’ESEMPIO.
Renato divenne un pioniere del Paracadutismo. Subito nel dopoguerra, infatti, fu il primo in Italia a sperimentare la caduta libera con l’uscita a volo d’angelo ricoprendo in seguito parecchi incarichi sportivi Nazionali. 
Persona pacata, capace ma anche decisa che, nonostante i suoi novantaquattro anni, era in gamba e completamente Autonomo.
Persona pacata, capace ma anche decisa, per me e mia moglie l ‘ Angela era come un buon famigliare !!! e nonostante i suoi novantaquattro anni era in gamba e completamente Autonomo .
Renato lascia in tutti noi un immenso vuoto, ma consci che lui ci senta, chiediamo ai Santi ai Martiri e agli Eroi, che lo accolgano in quel “angolo di cielo”, dove sicuramente ci saranno ad attenderlo i suoi Camerati caduti “per l’Onore d’Italia”.

IL REDUCE DEL BATTAGLIONE PARACADUTISTI “AZZURRO”, GIANNI GREGUOLI, CI HA LASCIATI

Si è spento Gianni Greguoli, classe 1926, reduce del battaglione paracadutisti “Azzurro” del rgt.Folgore della Repubblica Sociale Italiana. Era ancora un “ragazzino” rispetto a molti altri combattenti di allora, ormai arrivati alla soglia del secolo pieno. Ed era un ragazzino anche quando, dopo l’8 settembre 1943 decise di prendere le armi “Per l’onore d’Italia”, in un momento drammatico per la nostra Patria. Del ragazzino aveva poi mantenuto la passione e la curiosità, che l’avevano portato a continuare l’avventura aviolancistica agli inizi del dopoguerra e poi a dedicarsi alla fotografia, nella quale esprimeva un’innata vocazione artistica. Se n’è andato in queste giornate tremende, mentre l’Italia sta combattendo un’altra dura guerra contro un nemico subdolo che colpisce tutto il nostro territorio, proprio a partire dalla sua Lombardia. Giornate nelle quali i morti si contano a centinaia e centinaia ogni giorno e le tristi seppur necessarie norme igieniche imposte da una crisi sanitaria inedita impediscono l’abbraccio corale e solenne che i paracadutisti d’Italia tributano sempre ai propri padri e ispiratori. Non per questo, il saluto dell’ANPDI è meno partecipe, meno dolente.
Lo salutiamo sull’attenti, come si saluta un commilitone che si sta ora riunendo ai suoi camerati di allora, a partire dal suo Comandante Tenente Tomasina al quale era legato da forti vincoli di affetto e familiari, in quell’angolo di cielo cantato nelle nostre canzoni ed evocato nelle nostre preghiere.

 

COMUNICATO URGENTE – ARRUOLAMENTO PER CHIAMATA DIRETTA NELL’ESERCITO ITALIANO DI N. 120 UFFICIALI MEDICI E N. 200 SOTTUFFICIALI INFERMIERI

L’Associazione segue costantemente l’evolversi della situazione, nell’intento di dare il massimo contributo alle Autorità, per contrastare e contenere il diffondersi del virus COVID-19.

A tal riguardo, informo tutte le Sezioni che l’attuale emergenza ha imposto un arruolamento straordinario di personale sanitario nell’Esercito Italiano.

L’art.7 del Decreto Legge 16.3.2020 ha infatti autorizzato, per l’anno 2020, l’arruolamento eccezionale, a domanda, di militari dell’Esercito italiano in servizio temporaneo, con una ferma eccezionale della durata di un anno, del seguente personale:

a) n. 120 ufficiali medici, con il grado di tenente;

b) n. 200 sottufficiali infermieri, con il grado di maresciallo.

Conseguentemente, il Ministero della Difesa – Direzione Generale per il Personale Militare, ha diramato la Circolare allegata recante i requisiti e le modalità di partecipazione.

La domanda di partecipazione deve essere inoltrata entro il giorno 25 marzo 2020 attraverso l’apposito portale concorsi del Ministero della Difesa, raggiungibile al seguente link:

https://concorsi.difesa.it/ei/nominadiretta/Straordinario2020/Pagine/home.aspx

Chiedo pertanto ai Presidenti di Sezione di dare la massima diffusione della presente comunicazione, per far sì che il reclutamento abbia il maggior successo possibile.

Il Presidente Nazionale
Gen. C.A. (ris.) Marco BERTOLINI

SCARICA LA CIRCOLARE DEL MINISTERO DIFESA
Circolare-Reclutamento-straordinario-medici_infermieri.pdf (1399 download )

PUBBLICATO FOLGORE GENNAIO-FEBBRAIO 2020

All’interno di questo primo numero del 2020, gli eventi più rilevanti di Gennaio e Febbraio, il Giro d’Orizzonte “In attesa che faccia giorno” del Presidente Nazionale, l’Editoriale “Non solo Virus” di Fausto Biloslavo  e l’intervista di Giusy Federici al Campione di Paracadutismo, Giuseppe Tresoldi…
… a breve nelle vostre case…

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RINVIATA A DATA DA DESTINARSI L’ASSEMBLEA NAZIONALE 2020

1. La prevista Assemblea Nazionale dell’ANPDI, come noto, è stata programmata per il 18 aprile p.v. a Napoli. Al riguardo, sono già stati espletati tutti i passi principali per l’organizzazione della stessa, soprattutto grazie all’impegno appassionato della Sezione partenopea e del suo Presidente Castiello, nonché del Consigliere Nazionale De Gennaro, che ringrazio entrambi di cuore per la dimostrazione di spirito paracadutista dimostrato.

2. Peraltro, il perdurare della crisi sanitaria che ha imposto al governo la promulgazione dei Decreti alla base delle mie precedenti disposizioni circa la sostanziale interruzione completa di tutte le attività associative (a meno di quelle espletabili per via informatica o telefonica), mi induce a ritenere inadeguato il crono-programma che ci siamo dati. E ciò, anche nel caso che effettivamente la crisi si risolva per il 3 aprile prossimo, data limite per ora imposta dal governo alle misure restrittive della routine nazionale. Le due settimane che separerebbero tale data dal 18 aprile, infatti, non sono sufficienti per “rimettere in moto” un motore complesso come quello del nostro massimo appuntamento annuale.

3. In ordine a quanto sopra, con il parere concorde della GEN riunitasi il 10 sera per via informatica, anche al fine di risparmiare alle sezioni più lontane l’inutile procedura di prenotazioni di aerei, navi ed alberghi, ho deciso il rinvio dell’Assemblea Nazionale ANPDI del 2020 a data da definirsi successivamente, auspicabilmente entro il primo semestre dell’anno in corso e sempre a Napoli.

4. Si tratta di un provvedimento eccezionale ed inedito, per quel che mi risulta, che deriva da una situazione a sua volta eccezionale ed inedita che non possiamo ignorare. Ma ci rifaremo. Ora concentriamoci su questa guerra, e vinciamola!

Folgore!

Il Presidente Nazionale
Gen. C.A. (ris) Marco Bertolini

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