ASSOCIAZIONE NAZIONALE

  PARACADUTISTI D'ITALIA

Jesolo, costituito il Nucleo ANPd’I della Sezione Basso Piave

Domenica 28/09 a Jesolo si è svolta la cerimonia ufficiale della costituzione del NUCLEO di JESOLO della sezione BASSO PIAVE dell’Associazione Nazionale Paracadutisti d’Italia.

La cerimonia è iniziata alle 9.15, con la presenza delle rappresentanze di diversi Comuni del territorio: il Sindaco di Jesolo, Christofer De Zotti; il Consigliere Regionale Lucas Pavanetto; il Presidente del Consiglio Comunale di San Donà di Piave, Massimiliano Rizzello; il Vicesindaco di Musile di Piave, Vittorino Maschietto.

Per le Forze dell’Ordine erano presenti il Comandante della Stazione dei Carabinieri, la Polizia di Stato del Commissariato di Jesolo e la Polizia Locale con il Vicecomandante Michele Citta.

Il Generale Enrico Pollini ha partecipato in rappresentanza della Presidenza nazionale dell’Associazione Nazionale Paracadutisti d’Italia. Hanno inoltre preso parte le rappresentanze delle Associazioni d’Arma del territorio jesolano e le Sezioni A.N.P.d’I. della 3ª Zona Triveneto, con il Consigliere Nazionale Par. Dariol.

In corteo, partendo da piazza 1° Maggio, i partecipanti si sono diretti verso la chiesa parrocchiale di Jesolo Paese, dove è stata celebrata una S. Messa in suffragio di tutti i Caduti.

Al termine del rito religioso si è proceduto con l’alzabandiera e gli Onori ai Caduti con una corona di alloro deposta al Monumento ai Cannonieri Navali, situato nella piazza antistante la chiesa, accompagnati dalla fanfara dei Bersaglieri di Jesolo, che poi, attraverso il ponte della Vittoria, ci ha accompagnati fino al Palazzo Municipale.

Davanti al Municipio di Jesolo la cerimonia è proseguita con la consegna ufficiale della Fiamma, simbolo del nuovo Nucleo, dal presidente della Sezione Basso Piave Par. Mauro Montagner al Paracadutista fiduciario di zona Par. Maurizio Barin.

Il cerimoniere Bers. Antonio Bozzo ha aperto i saluti delle autorità leggendo la lettera di saluto del presidente della Regione Veneto Luca Zaia; le allocuzioni sono iniziate con il saluto del sindaco di Jesolo che ha dato il benvenuto al nuovo Nucleo, a seguire il presidente del Comitato d’Intesa di Jesolo che ha tracciato il ruolo delle associazioni, il consigliere regionale che ha portato il saluto della Giunta regionale e ha chiuso la serie di interventi il segretario nazionale A.N.P.d’I. che ha illustrato i tratti caratteristici dei Paracadutisti; con il concerto della fanfara si è conclusa la parte ufficiale dell’evento.

Il Nucleo Paracadutisti andrà così ad arricchire il già numeroso gruppo di Associazioni d’Arma del territorio, che già ben rappresentano la storia e la tradizione jesolana.

È stato grazie alla positiva accoglienza delle autorità locali, in primis il Signor Sindaco, a cui va il nostro sincero ringraziamento, e al proficuo lavoro con il Comitato d’Intesa, che si sono potute gettare le basi per la costituzione del Nucleo Paracadutisti di Jesolo che andrà a portare testimonianza ai valori fondanti della nostra Associazione.

Il territorio ha fornito negli anni molta linfa vitale alla specialità dei Paracadutisti; sappiamo che a Jesolo e dintorni sono stati molto numerosi i “Giovani” di allora che hanno militato nelle Aviotruppe; questo dà il senso della nostra presenza su questo territorio.

La Sezione Basso Piave, di cui il nuovo Nucleo è un’emanazione diretta, è orgogliosa di poter collaborare con le Associazioni del territorio e di essere punto di riferimento per i Paracadutisti della zona jesolana.

Decennale del Nucleo ANPd’I di Trevignano: dieci anni di impegno e valori.

Trevignano (TV) – Domenica di festa e di ricordo per il Nucleo ANPd’I di Trevignano, che ha celebrato con grande solennità il decimo anniversario della sua fondazione. Costola della Sezione ANPd’I di Treviso, il Nucleo conta oggi quasi cinquanta soci ed è divenuto punto di riferimento per l’intera comunità, grazie a una sede propria e a una costante presenza nelle attività associative e civili del territorio.

La cerimonia ha visto la partecipazione delle Sezioni ANPd’I vicine, dei Nuclei della Sezione di Treviso e di numerose Associazioni d’Arma e Combattentistiche, tutte presenti con vessilli, insegne e labari, a testimonianza del forte spirito di fratellanza e appartenenza.

La giornata si è aperta con la sfilata per le vie del paese, preceduta dalla Banda, seguita dalla Santa Messa e dagli onori ai Caduti presso il monumento locale, dove è stato deposto un omaggio floreale in memoria di quanti hanno sacrificato la propria vita per la Patria. Momento di intensa suggestione è stato il passaggio aereo acrobatico, impreziosito dal lancio delle bandiere tricolori che hanno colorato il cielo sopra Trevignano, strappando un lungo applauso ai presenti.

Il Sindaco di Trevignano, ing. Franco Bonesso, ha espresso parole di stima e riconoscenza verso il Nucleo: «per l’impegno con il quale i soci operano nella comunità, portando avanti valori autentici e collaborando con dedizione alle iniziative civili e sociali del nostro territorio».

Il Presidente della Sezione di Treviso, par. Toni Venturato, ha sottolineato come «i valori tipici dell’essere paracadutisti siano pienamente rappresentati dal Nucleo di Trevignano: impegno, dedizione, amor patrio e spirito di impegno collettivo per il bene della comunità». Venturato ha inoltre ricordato le tante attività che hanno visto protagonisti i soci, dalla partecipazione alla Staffetta degli Eroi in Cima Grappa fino alle iniziative solidali e di volontariato.

 

La Sezione Berica ricorda il Ten. Col. Don Claudio Gioppo

Chiuppano (VI) – La Sezione ANPd’I Berica ha celebrato la ricorrenza di San Michele Arcangelo, patrono dei Paracadutisti, con una cerimonia che ha unito fede, memoria e comunità. L’occasione è stata arricchita dal ricordo del Tenente Colonnello par. don Claudio Gioppo, originario di Chiuppano, scomparso sei anni fa, sacerdote e paracadutista che ha legato il suo nome alla Folgore e alla comunità locale.

Durante gli interventi, il Presidente par. Mariano Pasqualin ha sottolineato come «la festa di San Michele Arcangelo sia ormai per noi paracadutisti della Sezione Berica un appuntamento annuale irrinunciabile», ricordando anche l’entusiasmo con cui il parroco don Loris Gasparella e il Sindaco dott. Segalla hanno accolto l’iniziativa, trasformando quella che doveva essere una semplice Messa in una grande festa della comunità. «Un ringraziamento speciale – ha aggiunto Pasqualin – a don Loris e al Sindaco, che ci hanno incoraggiati e sostenuti, permettendo di ricordare al meglio il Col. Don Claudio Gioppo, sacerdote molto amato non solo dai paracadutisti ma anche dalle comunità che ha servito».

Particolarmente toccante l’intervento dell’Assessore Rita Dal Santo, parente di don Claudio, che ha rievocato con commozione episodi della sua vita familiare.

Il Presidente Pasqualin ha quindi espresso la riconoscenza della Sezione Berica a quanti hanno contribuito alla riuscita della giornata: la Banda di Cogollo del Cengio, diretta dal maestro Daniele Calgaro, capace di emozionare anche con la canzone dei paracadutisti preparata in pochi giorni; il socio par. Antonio Bassan e tutti i paracadutisti della Berica e dei Nuclei Arcugnano e Basso Vicentino, che si sono impegnati con dedizione; i cittadini di Chiuppano; le Sezioni amiche – Alta Padovana, Valdalpone, Galliera Veneta, Basso Vicentino – e le Associazioni Combattentistiche e d’Arma, tra cui Alpini, Fanti, UNUCI e Veterani Americani.

«Un grazie sincero – ha concluso Pasqualin – a tutti coloro che hanno voluto essere con noi per festeggiare il nostro Patrono e per onorare la memoria di don Claudio. La loro presenza ha reso questa giornata un momento indimenticabile di fratellanza e di fede».

Paracadutisti e Alpini insieme per onorare il centenario del Gruppo Alpini di Buja

Una “due giorni” intensa e indimenticabile ha suggellato l’incontro tra la Sezione ANPd’I Nord Friuli e il Gruppo Alpini di Buja in occasione del centenario della fondazione del sodalizio locale. Una celebrazione dal forte valore storico e morale, nella terra che ha dato i natali non solo ad Alessandro Tandura, ma anche a Ferruccio Nicoloso e Pier Arrigo Barnaba – quest’ultimo ricordato come il primo Alpino-Paracadutista della storia.

Nel corso della presentazione del volume “Alpini di Buja – Amor patrio e impegno civile”, il par. Domenico Calesso, della Sezione ANPd’I di Gorizia, ha curato il capitolo “Aquile in volo”, riportando alla memoria figure gloriose del paracadutismo militare italiano, troppo spesso dimenticate.

Un momento di particolare emozione ha illuminato la serata: il ricordo del Capitano Luciano Calligaro, Ufficiale dell’8° Alpini, decorato con Croce di Guerra, Medaglia di Bronzo e Medaglia d’Argento al Valor Militare, caduto il 15 agosto 1944, quando la figlia Tea non era ancora nata. Proprio lei, giunta dall’Australia, ha donato al labaro del Gruppo ANA di Buja la Medaglia d’Argento del padre, consegnandola al Generale Giuseppe Montalto, già Comandante del 4° Reggimento Alpini Paracadutisti (Ranger), in rappresentanza ideale di tutti gli Alpini-Paracadutisti d’Italia. Un gesto nobile e toccante, compiuto anche a nome della madre Luciana, oggi centenaria.

La serata di sabato ha visto protagonisti anche i giovani studenti delle scuole di Buja, che con canti e letture a tema alpino hanno reso vibrante una sala gremita oltre ogni aspettativa.

Domenica mattina, al cospetto della Croce luminosa sul Monte di Buja, si è svolta la solenne sfilata con l’alzabandiera, seguita dalle allocuzioni delle Autorità e dalla celebrazione della Santa Messa in memoria dei Caduti. Al termine, il tradizionale momento conviviale ha suggellato la comunione d’intenti tra la Sezione ANPd’I Nord Friuli e il Gruppo Alpini di Buja, già proiettati verso nuove iniziative comuni.

Due giornate che resteranno scolpite nella memoria di tutti i presenti, nella certezza che il legame indissolubile tra Alpini e Paracadutisti continui a essere segno di fedeltà, sacrificio e amore per la Patria.

Cison di Valmarino: cerimonia al Bosco delle Penne Mozze per il 20° anniversario del Monumento ai Paracadutisti

Cison di Valmarino (TV) – Come ogni seconda domenica di settembre, l’Associazione Nazionale Paracadutisti d’Italia si è riunita, insieme alle Sezioni del Triveneto e alle Associazioni d’Arma, per rendere omaggio ai Caduti presso il Bosco delle Penne Mozze di Cison di Valmarino (TV), luogo sacro della memoria alpina e militare. Quest’anno ricorreva il 20° anniversario dell’inaugurazione del Monumento a tutti i Paracadutisti.

La cerimonia ha avuto un momento particolarmente significativo con la presenza del Labaro degli Arditi. Non si tratta di un’Associazione d’Arma in senso stretto, ma dei custodi di quello spirito di ardimento che, dalla Grande Guerra, giunge fino a oggi e che lega gli Arditi ai Paracadutisti, dai quali la Divisione Folgore trae parte delle proprie origini ideali. In questo contesto è stato ricordato il Tenente Alessandro Tandura, Alpino e Ardito, primo paracadutista militare italiano impiegato in azione dietro le linee nemiche nel 1918. Figura simbolo di coraggio e innovazione militare, Tandura rimane emblema di quel filo che unisce gli Arditi ai Paracadutisti. La memoria è stata resa ancora più viva dall’intervento della dottoressa Susanna Frare, appassionata di storia locale, che ne ha rievocato le gesta.

Altro momento toccante è stato il ricordo della Medaglia d’Oro al Valor Militare Paola Del Din. Con i suoi 102 anni, la “Patriota”, come ama definirsi, continua a rappresentare una testimonianza diretta della Resistenza e dell’impegno per la libertà. Prima donna paracadutista italiana impiegata in missioni operative durante la Seconda guerra mondiale, con il nome di battaglia “Renata”, la professoressa Del Din, oggi Presidente Onorario dell’ANPd’I, rimane un esempio luminoso di dedizione, fermezza e fedeltà ai valori della Patria.

La cerimonia è stata onorata dalla presenza del Presidente della Provincia di Treviso, Stefano Marcon, anch’egli paracadutista della Folgore, a conferma della continuità tra istituzioni civili e mondo associativo.

Un plauso particolare va al Presidente della Sezione ANPdI di Vittorio Veneto, Davide Sommavilla, che, con la collaborazione delle Sezioni intervenute, ha garantito un’organizzazione impeccabile. Nella sua allocuzione ha condiviso l’emozione dei primi lanci:
«Il tremore delle gambe alla porta non era il freddo a procurarlo…», richiamo a quell’esperienza che segna ogni paracadutista. Ha poi ricordato come, in aereo e in aria, i paracadutisti siano tutti uguali: radiosi e spavaldi di fronte al pericolo, uniti nella stessa attesa. Un’immagine che richiama le parole del libro I ragazzi della Folgore, che descriveva i «soldati italiani un po’ pazzi, che stanno in piedi fra le bombe», simbolo di quella follia coraggiosa capace di trasformare la paura in ardimento. Concludendo, Sommavilla ha affidato ai presenti la morale della sua esperienza:
«La mia esperienza, come quella di tanti altri paracadutisti, è la dimostrazione che rendiamo normali attività straordinarie: nel gruppo nessuno si tira indietro; se tutti fanno la stessa cosa, non si vedono differenze.»
Un’analisi di una giovinezza intensa ma indelebile, che si può sintetizzare così: «Se tremano le gambe, è per l’ansia della sorte che ci attende.»

A chiudere la cerimonia è stato l’intervento del Consigliere Nazionale del 3° Gruppo, Roberto Dariol, che ha richiamato tutti a un impegno quotidiano e concreto:
«Non bastano le parole, non bastano le cerimonie: occorre che ciascuno di noi sia, ogni giorno, testimone dei principi che hanno reso grandi i nostri Caduti.»

GRANDE SUCCESSO DELLA 1^ EDIZIONE DELLA MARCIALONGA “RUN EX ALTO TROPHY” 6 SETTEMBRE 2025.

Finalmente la “Run Ex Alto Trophy” ha preso vita e le energie profuse per la sua realizzazione hanno trovato la giusta ricompensa: la soddisfazione di vedere i partecipanti renderla concreta, correndola con entusiasmo e determinazione.

Dal febbraio 2025 il Centro Sportivo dell’ANPd’I – sotto la direzione dei paracadutisti Nicola Trusiani e William Sanna, unitamente al Segretario Generale quale referente – ha intrapreso un percorso ambizioso che, grazie alla collaborazione con Marcialonga, alla presentazione ufficiale della gara presso la sala stampa della Camera dei Deputati e a una fitta rete di comunicazioni interne ed esterne all’Associazione, ha consentito di raggiungere un obiettivo prestigioso.

L’ANPd’I ha voluto portare, in un evento sportivo di risonanza internazionale, una disciplina tipica dei militari: la zavorrata.

La “zavorra” non è solo un peso che, chilometro dopo chilometro, diventa sempre più gravoso; è il simbolo del sacrificio, dello spirito di corpo, delle fatiche affrontate in guerra e in pace dai militari. È resilienza, determinazione e, nella forma della staffetta, capacità di fare squadra. Nessuno resta indietro: si corre stringendo i denti, perché un fratello d’armi ci sta aspettando e non può essere deluso.

La giornata del 6 settembre 2025 si è aperta in un contesto straordinario, immersi tra oltre 1.500 concorrenti delle varie categorie, con un lancio nello stadio di Moena diretto dall’esperto paracadutista Massimo Coppo (Sezione Piave). A portare a terra il Tricolore, la bandiera dell’ANPd’I, della Marcialonga e dello sponsor Veratour sono stati i paracadutisti Lamberto Agostinelli e Roberto Baldoni (Sezione Ancona), Renzo Carlini (Sezione Rimini) e Giovanni Piana (Sezione Parma).

Subito dopo, lo start a Moena e il successivo traguardo a Cavalese.Come noto, la “Run Ex Alto Trophy” era riservata a personale in servizio nelle Forze Armate, Forze di Polizia e ai Soci delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma riconosciute dal Ministero della Difesa.

Alla competizione hanno preso parte soci ANPd’I provenienti dalle Sezioni di Ancona, Macerata, Roma, Bologna, Portogruaro, Fiemme e Fassa, Nord Friuli, Piacenza e Parma, oltre a una squadra del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza (SAGF Passo Rolle, in rappresentanza della Scuola Alpina di Predazzo), una squadra mista della Brigata Alpina Julia (Ufficiali e Sottufficiali del Reggimento Logistico Julia) e una formazione composta da un Ufficiale della Guardia di Finanza, un soccorritore della Croce Bianca Tesero e un’infermiera di Trentino Emergenza.

La staffetta è stata vinta dalla squadra “BAO 1” composta da 2 parà della Sezione ANPd’I di Fiemme e Fassa e uno della Sezione di Parma, mentre la Scuola Alpina della Guardia di Finanza ha conquistato il secondo posto.

L’evento è stato seguito da 107 emittenti televisive nazionali e internazionali. Lungo tutto il percorso, i concorrenti – riconoscibili per zaino, tuta mimetica e anfibi – hanno ricevuto applausi e incitamenti di ammirazione da parte del pubblico.

Appuntamento alla 2ª edizione della “Run Ex Alto Trophy” il 05.09.2026, che si preannuncia ancor più entusiasmante ed avvincente. Iniziamo ad allenarci subito.

Gen. B. (ris) Enrico Pollini

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Classifica Staffetta Zavorrata (26,5 km complessivi)

  • Squadra “Paracadutisti BAO 1” (Federici Nicola, Rossi Alessandro, Bacco Luigi) – 1° Posto Staffetta Maschile, real time 2:16:56
  • Squadra “SAGF Rolle” (Todesco Simone, Manfredi Riccardo, Fontanive Damiano) – 2° Posto Staffetta Maschile, real time 2:17:03
  • Squadra “ANPd’I Marche” (Pretini Roberto, Guerrini Giannetto, Santamarianova Marco) – 3° Posto Staffetta Maschile, real time 2:36:03
  • Squadra “Reggimento Logistico” (Zinato Fabio, Stefanini Chiara, Colapietro Ermelindo) – 1° Posto Staffetta Mista, real time 2:32:14
  • Squadra “Yonima” (Artuso Manuel, Nones Nicola, Molina Ortiz Yovana) – 2° Posto Staffetta Mista, real time 2:55:18
  • Squadra “Porto Run Team” (Sandre Stefano, Dariol Roberto, Battiston Maurizio) – 4° Posto Staffetta Maschile, real time 2:58:56
  • Squadra “Krampus” (Dovani Guerriero, Pagnotta Silvia, Trusiani Nicola) – 2° Posto Staffetta Mista, real time 3:19:46
  • Squadra “Paracadutisti BAO 3” (Toffoli Marino, Bosco Stefano, Ansaloni Alessandro) – 5° Posto Staffetta Maschile, real time 3:23:09
  • Squadra “Paracadutisti BAO 2” (Pinardi Mirko, Cricca Roberto, Tambalo Paolo)
  • Squadra “ANPd’I Nord Friuli” (Fabbro Luca, Gerometta Marco, Vidussi Giuliano)
  • Squadra “ANPd’I Bologna” (De Nicola Giuseppe, Tucci Leonardo, Lasagna Thomas)
  • Classifica 26,5 km Individuale
    • Ferrara Antonino, 1° classificato, real time 1:54:04
    • Monsorno Loris, 2° classificato, real time 1:54:32
    • Chiera Franco, 3° classificato, real time 1:56:47
    • Gottardi Andrea, 4° classificato, real time 2:02:15
    • Iarba Francesco, 5° classificato, real time 2:07:53
    • Coletta Pietro, 6° classificato, real time 2:21:54
    • Garrasi Sebastiano, 7° classificato, real time 2:26:48
    • Mezzanotte Valentino, 8° classificato, real time 2:41:14

 

 

MORTE DI UN GRIFO

Dopo una lunga e invalidante malattia che l’aveva fatto soffrire molto negli ultimi anni, è morto a Sofia, in Bulgaria, il Generale paracadutista Gianfranco Vacca, assistito amorevolmente dalla moglie Sonia e dal figlio Alberto, a sua volta paracadutista di leva presso il CAPAR (CEAPAR all’epoca) nel 2000, quale ripiegatore di materiali TCL.

Già allievo del 155° corso dell’Accademia Militare, venne assegnato nel 1977 al 2° battaglione paracadutisti Tarquinia, presso la Caserma Vannucci di Livorno, quale subalterno della 6^ Compagnia “Grifi”, quando ancora Folgore e Vannucci erano quasi sinonimi, essendo concentrati in essa due battaglioni paracadutisti, il 2° e il 5°, nonché il 9° Col Moschin, il 1°btg.CC par. Tuscania e la compagnia aviorifornimenti. In quel bellissimo guazzabuglio pullulante di paracadutisti costantemente di corsa e affaccendati che era quella caserma in quegli anni si segnalò subito per l’energia che promanava e per il carattere guascone che lo fece amare da tutti. Lo notavi già dall’alzabandiera, con i suoi Grifi, sempre con lo zaino in spalla pronti per andare a scarpinare nelle colline che ancora si potevano raggiungere direttamente al di là della ferrovia. Sostenuto da un fisico prestante e resistente e da una prorompente passione folgorina, si proponeva quale capo carismatico per i suoi uomini e quale amico e commilitone piacevole per parigrado e superiori, protagonista di grandi cantate e di grandi risate al Circolo Ufficiali o al Circolo Sottufficiali. Erano quelli, infatti, i bei tempi nei quali tutti erano incoraggiati a frequentare la caserma anche al di fuori dell’orario di servizio dall’esistenza di strutture per l’aggregazione di categoria, poi abolite in nome della lotta agli sprechi e ai “privilegi”. Certamente, se un privilegio Gianfranco ebbe in quegli anni fu quello di comandare ragazzi che gli rimasero affezionati anche dopo il rispettivo congedamento, quando diventarono uomini fortificati dal suo esempio nell’affrontare le proprie strade nella vita civile.

Visse intensamente quegli anni da Ufficiale inferiore, partecipando all’operazione in Libano all’inizio degli anni ’80 alla testa della 6^cp. per assumere, successivamente, il comando del 1° battaglione del 183° reggimento paracadutisti di Pistoia, nonchè quello del gruppo tattico incaricato di fornire supporto e sicurezza al triste ripiegamento del contingente italiano in Somalia.  Transitato al di fuori della Folgore, prestò servizio presso gli Organi Centrali e comandò il 5° Reggimento di fanteria “Aosta” di Messina, per poi essere impiegato quale Addetto per la Difesa in Bulgaria, dove si stabilì dopo il collocamento in quiescenza.

Negli ultimi due anni si era molto impegnato per favorire una interazione tra ANPDI e Associazione paracadutisti bulgara, per amore della prima e cameratesca riconoscenza nei confronti della seconda.

Nonostante la lontananza che lo separava da Livorno, dove aveva iniziato la sua avventura di Ufficiale e di paracadutista, è sempre rimasto in contatto con chi con lui aveva militato nella Folgore, con particolare riferimento ai Grifi che avevano prestato servizio in quegli anni.

Gianfranco Vacca tornerà a Milis (OR) per essere sepolto nella sua terra natale, dopo un primo saluto nella ormai “sua” Sofia.

IMPROVVISAMENTE MANCATO IL SOCIO DELLA SEZIONE DI TRIESTE C. le Magg. Alp. Par. in congedo MASSIMO BELLINI.

Domenica 24 agosto, mentre rientrava da un’escursione in montagna, è mancato improvvisamente il C.le Magg. Alp. Par. Massimo Bellini, “Lindo“. Socio da 40 anni dell’A.N.P.d’I., nel 1988 aveva acquisito le qualifiche di IP/DL militare, divenendo una delle colonne portanti della Sezione di Trieste e formando decine e decine di allievi. Dal carattere “rude ma sincero” si distingueva per la gioiosa partecipazione a tutte le attività associative, diventando un esempio da imitare per tutte le più giovani generazioni di paracadutisti.

Non sarai dimenticato Lindo!  Il Cielo che tanto hai amato Ti accolga nella sua Divina Pace.

FESTA DELLA FRATELLANZA AL PRESENA

Passo Paradiso – Ghiacciaio del Presena, Domenica 24 agosto 2025.
In uno scenario di straordinaria suggestione naturale si è svolta la 48ª edizione della Festa della Fratellanza, appuntamento ormai storico che ogni anno richiama associazioni e autorità italiane e austriache sui luoghi che furono teatro della Grande Guerra.

La cerimonia, istituita nel 1977 dall’intuizione dell’alpino Emilio Serra e del Kaiserjäger Kurt Steiner, è organizzata dal Museo della Guerra Bianca di Vermiglio, con il sostegno del Comune di Vermiglio, della Provincia autonoma di Trento, della Regione Trentino-Alto Adige/Südtirol e del Museo Storico del Trentino.

Anche l’Associazione Nazionale Paracadutisti d’Italia ha voluto portare la propria testimonianza di vicinanza e memoria attraverso la presenza della Sezione di Trento, che ha sfilato insieme alle numerose delegazioni d’arma intervenute: Alpini, Kaiserjäger, Paracadutisti della Folgore, Schützen e Standschützen dell’Euregio, nonché rappresentanti delle Associazioni Combattentistiche italiane e austriache.

 

La giornata è stata scandita dalla suggestiva sfilata dal Presena e dalla Santa Messa in quota, accompagnata dal Corpo Bandistico Ossana Vermiglio e dal Coro Santa Maria Assunta di Tassullo. Significativa anche la presenza di molte autorità locali, provinciali e delle due sponde dell’arco alpino, unite in un comune momento di riflessione e memoria.

Più di un secolo fa, su queste stesse montagne, migliaia di giovani furono costretti a combattersi in condizioni estreme, pagando con la vita non solo i colpi del nemico, ma anche il gelo e le sofferenze della cosiddetta “guerra bianca”. Oggi, nello stesso scenario, la Festa della Fratellanza rinnova il suo messaggio di pace, dialogo e cooperazione tra i popoli, condannando con fermezza i conflitti e le disumanità che ancora insanguinano il mondo.

Per i Paracadutisti dell’ANPd’I, la partecipazione a questa ricorrenza è motivo di orgoglio e di impegno: custodire la memoria, onorare i caduti e ribadire, con la propria presenza, che i valori di fratellanza, solidarietà e servizio non appartengono soltanto al passato, ma continuano a guidare il presente e il futuro dell’Associazione.

 

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