È morto Roberto Tollini. Il Colonnello Roberto Tollini , in quiescenza da anni, era stato uno dei protagonisti di un tempo indimenticabile della Brigata paracadutisti Folgore e del 9° battaglione d’assalto paracadutisti “Col Moschin” nel quale era giunto alla fine degli anni ’70 col grado di Sergente, dopo un precedente servizio nella 4^cp. del 2° battaglione “Tarquinia”. Al 2° si era incontrato con altri protagonisti di quegli anni, tra cui non si può non ricordare altri due futuri incursori ed indimenticabili Soldati scomparsi da tempo, l’allora Tenente Caruso Roberto e il Sottotenente Caruso Antonino. Con essi “importò” dalla Francia alcune canzoni a loro volta “rubate” alla Germania e che oggi fanno parte, assieme a quelle della nostra tradizione dell’anteguerra, del canzoniere folgorino. Era un’epoca di grandi cambiamenti, che in un certo senso sarebbero poi sfociati nell’attuale Forza Armata, in parte culmine e in parte tradimento di quello spirito, di quel desiderio di maggiore operatività e di maggiore passione. E al 9° fu coinvolto a sua volta in nuove attività addestrative nelle quali si evidenziò per coraggio e dedizione, nonché per il piglio deciso che dimostrava in ogni circostanza. Dopo la prima operazione nazionale in Libano, rientrò al reparto in Italia per poi trasferirsi alla Scuola di Fanteria nella quale ritrovò un altro protagonista di quegli anni, a sua volta transitato dal 185° al 9° e al 2°, scomparso da due anni: Carlo Lenti, ai Corsi d’Ardimento.
Grande consumatore di letture impegnative e mai banali, come Mishima, Evola, Brasillach, de Benoist ed appassionato cultore di una filosofia di vita “orientale”, si è via via radicato in un’impostazione spirituale tradizionale che non poteva accettare un progresso che ha dato prova ripetutamente di essere al contrario un imbarbarimento continuo. Ha sofferto molto.
A Dio, Roberto. Folgore!
Onore Fratello mio, ovunque tu sia ❤️🙏🏻