Toccante e significativa cerimonia organizzata dalla sezione ANPd’I di Vittorio Veneto per ricordare tutti i caduti.
Si è svolta domenica 8 settembre la cerimonia presso il Bosco delle Penne Mozze di Cison di Valmarino in provincia di Treviso. A dare vita alla suggestiva celebrazione è stata la locale sezione di Vittorio Veneto, presieduta dal par. Davide Sommavilla. In questo luogo suggestivo sorge un monumento dedicato ai Paracadutisti, valorosi combattenti che hanno perso la vita per la Patria, affrontando il pericolo con coraggio e forza indomita.
Il Bosco delle Penne Mozze: un memoriale nella natura
Inaugurato l’8 ottobre 1972, il Bosco delle “Penne Mozze” si trova in una posizione panoramica delle prealpi trevigiane a Cison di Valmarino. Si estende su un’area di oltre 16.000 mq e nasce dall’idea del prof. Mario Altarui di “ricordare con una pianta ed una stele tutti i caduti alpini nati in provincia di Treviso”. Ma qui giace il ricordo per tutti i caduti, anche paracadutisti, ricordati con monumenti e cippi alla memoria. Nel bosco sono state piantate numerose piante, tracciati sentieri dedicati alle Medaglie d’Oro e realizzate oltre 2000 stele in ricordo dei caduti, opera del maestro Simon Benetton.
La cerimonia: un momento di riflessione e ricordo
Alla cerimonia, organizzata dalla sezione di Vittorio Veneto, erano presenti numerose sezioni ANPd’I e il Consigliere Nazionale del terzo gruppo, paracadutista Roberto Dariol. Nel suo discorso, Dariol ha sottolineato l’importanza di questo luogo sacro:
“Ci troviamo oggi in questo luogo sacro, il Bosco delle Penne Mozze, dove ogni albero racconta una storia di coraggio, di sacrificio e di amore per la Patria. Questo bosco non è solo un luogo di ricordo, ma è anche un simbolo vivente della forza e dello spirito del Corpo degli Alpini.”
Dariol ha ricordato il sacrificio di coloro che hanno donato la propria vita per la Patria, sottolineando l’importanza di mantenere viva la memoria:
“La memoria non è solo un atto di commemorazione, ma un impegno quotidiano. È la promessa che i valori per i quali questi uomini hanno combattuto – il senso del dovere, la solidarietà, l’amore per la nostra terra – continueranno a vivere in noi e nelle generazioni future.”
Il Consigliere Nazionale ha concluso il suo intervento con un appello a fare tesoro dell’esempio e a far sì che il Bosco delle Penne Mozze continui ad essere un luogo di riflessione, impegno e pace.
La cerimonia si è conclusa con un momento di raccoglimento.