Nel quadro delle celebrazioni dell’anniversario della Battaglia di El Alamein, si è effettuato il 21 ottobre sulla Z.L. “NELLA” di Altopascio (LU) il tradizionale lancio delle Bandiere di Guerra della Brigata Paracadutisti Folgore, con il Gen. B. Federico Bernacca, Aquila 1, primo alla porta. Il C-130, come da tradizione consolidata, imbarcava anche i Comandanti di tutti i reparti della Grande Unità e le Bandiere del comparto Forze Speciali dell’Esercito e dei Carabinieri. Tra di essi, a conferma di un rapporto che si rinnova continuamente, anche il nostro Medagliere.
Il tutto si è svolto in una giornata caratterizzata da condizioni meteorologiche di estrema variabilità che avevano fatto temere un classico “spianto” fino a un’ora prima del lancio. Ma così non è stato e tutti i paracadutisti si sono lanciati in una serie di passaggi da 12, senza problemi. A terra, dopo il recupero dei paracadute e la ricomposizione dei Gruppi Bandiera, i Vessilli delle nostre unità seguiti dal nostro Medagliere hanno sfilato fino all’inizio della Zona di Lancio, dove Aquila 1 ha commentato con brevi e solenni parole l’evento, che rinnova col suo profondo significato simbolico i voti di fedeltà alle rispettive Bandiere di Guerra, presidio materiale dell’onore dei reparti.
Si è trattato di poche parole, appunto, seguite da un silenzio assoluto, sull’attenti, protratto intenzionalmente e senza annunci, applausi e commenti inutili, mentre il C-130 effettuava ulteriori passaggi che punteggiavano il cielo di Altopascio che fioriva di altre verdi calotte ed altrettanti paracadutisti.
La Benedizione delle Bandiere e del nostro Medagliere ad opera dei Cappellani della Folgore, sempre in un glaciale silenzio, ha concluso la breve cerimonia in un empito di intensa commozione. Per l’ANPDI, dopo una lunga attesa, si coglie finalmente la soddisfazione di aver scortato al lancio il nostro Medagliere Nazionale con un socio ordinario come alfiere, il Segretario Tecnico Nazionale, Alberto Benatti, della Sez. di Mantova, ed un socio aggregato, il Direttore del Centro Sportivo dell’ANPDI, Nicola Trusiani, della Sez. di Roma, che all’atterraggio sono stati accolti dal Presidente Nazionale, Gen. C.A. Marco Bertolini.
Anche questa partecipazione ha per noi un significato simbolico importante: dal 2020 il Medagliere veniva affidato al lancio a soci in servizio nelle aviotruppe, militari effettivi, segno che Brigata e Associazione, in collaborazione tra loro, hanno sempre trovato tutte le soluzioni possibili affinchè questo importante rituale fosse conservato. Oggi, col ritorno alla partecipazione di soci non militari, vi è questo ulteriore indicatore che si aggiunge ad altri segnali a conferma del processo che sta lentamente portando alla risoluzione dei problemi con i quali combattiamo dal 2020 e che ci ha visto prevalere in punta di diritto con la sentenza del Consiglio di Stato.
L’attività di lancio è stata preceduta, il giorno prima, da una intensa sessione addestrativa al CAPAR, alla quale hanno partecipato anche due “riserve”, il socio ordinario Pier Luigi Giberti (Sez. di Trieste), e il socio aggregato Massimiliano Ceseri (Sez. di Firenze), oltre al decano degli istruttori militari Danilo Cagna, componente della Commissione Tecnica Nazionale ANPDI.
I nostri paracadutisti, dapprima accolti, per un saluto istituzionale, dal Ten. Col. Luciano Caviola, Capo Ufficio OAI del CAPAR, sono stati poi affidati alla sapiente cura di un IP del CAPAR per tutta la giornata (il Grd. Sc. Fabio Gemignani), sotto la cui guida hanno potuto utilizzare tutte le strutture addestrative: dal carrello, al palco comportamento, dalla torre alla falsa carlinga.
Un ripasso tanto impegnativo quanto entusiasmante, che ha consentito di approcciarsi al lancio senza alcun inconveniente, e che ha dato conferma, una volta di più, della professionalità e della dedizione del personale del CAPAR.
Insomma, un lancio può sembrare ben poca cosa, ma si è trattato di un atto dai valori simbolici importanti, che fanno ben sperare.
Grazie quindi allo SME e alla Brigata Paracadutisti Folgore per aver dato all’Associazione questa importante opportunità: siamo certi che questo piccolo passo potrà contribuire ad intensificare analoghe possibilità anche in futuro, nel solco di ciò che è stato per otto decenni.
Folgore!