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CI HA LASCIATI IL GEN. GIOVANNI GIOSTRA GIA’ COMANDANTE DEL 185°GR.A.PAR. “VITERBO”

Nella notte tra il 28 e il 29 dicembre è morto all’ospedale Cisanello di Pisa, dove era stato ricoverato a seguito di una brutta caduta che gli aveva provocato la frattura del femore, il Gen.par.Giovanni Giostra.

Il Gen.Giostra è stato una figura molto nota, sia in ambito Brigata paracadutisti che presso l’ANPDI dove ricopriva la posizione di Presidente Onorario della Sezione di Livorno.
Con la sua scomparsa all’età di 95 anni, si va ulteriormente assottigliando la “pattuglia” degli Ufficiali e dei Sottufficiali che nel dopoguerra ricevettero materialmente dalle mani dei protagonisti dell’epopea della Folgore in Africa Settentrionale e della guerra in Italia il retaggio di tradizioni ed onore delle Divisioni e delle unità paracadutisti nelle cui ombre anche l’ANPDI ha visto i suoi natali. Questo ne fece da subito un cultore della Storia della Specialità, che conosceva fin nei minimi particolari e che affrontava col piglio e la sicurezza dello storico vero e non del semplice appassionato. Ripropose frequentemente il frutto dei suoi studi in gremitissime conferenze storiche e in numerose pubblicazioni per conto dell’ANPDI, realizzate in squadra con altri personaggi del calibro del Generale Antonio Milani e del Generale Dario Orru’ dei quali abbiamo pianto la scomparsa da anni. Costante e proverbiale è stata la sua presenza a tutte le cerimonie e agli eventi di carattere patriottico e di rievocazione storica, anche negli ultimi anni della sua non più giovane età, fino a quando le condizioni fisiche glielo hanno permesso.

Tutti gli dobbiamo riconoscere, insomma, il merito di aver salvato dall’oblio episodi che rischiavano di andare dimenticati con la scomparsa dei rispettivi protagonisti, e questo vale soprattutto per molti eventi della guerra di liberazione di cui furono protagonisti i soldati del ricostituito Regio Esercito dopo l’armistizio del settembre 1943. Per questo, faceva in un certo senso parte del “paesaggio” stesso di località come Filottrano, Case Grizzano e Poggio Rusco nelle quali si recava in tutte le “feste comandate” in ricordo dei fatti d’arme locali. Fu in larga parte per la sua presenza, la sua esperienza e le sue conoscenze che fu possibile mettere nel giusto risalto il valore di soldati che la vulgata dominante avrebbe trascurato, o almeno relativizzato, nell’economia ideologica di quello che fu un dopoguerra molto attento nei confronti del cosiddetto movimento partigiano ma molto meno nei confronti dei militari inquadrati nei reparti regolari.

Ma a parte la sua vicenda quale storico inquadrato nell’ANPDI, la vita del Gen.Giostra affonda le sue radici in lunghi anni trascorsi nei ranghi della Folgore, presso la quale fu iconico Comandante del 185°gr.a.par.”Viterbo”, prima che lo stesso venisse elevato a livello reggimentale per poi trasformarsi nell’attuale 185°RRAO. Certamente fu quindi per lui una grande soddisfazione la successiva creazione di un reggimento artiglieria paracadutisti che ereditò la Bandiera e il numero del “suo” gruppo in quel di Bracciano. Dopo il Comando del gruppo negli anni ’70, prestò a lungo servizio presso il Comando della Brigata paracadutisti “Folgore”, quale Capo Ufficio OAI e quale Vice Comandante della Brigata stessa. In quel frangente travasò in pubblicazioni dottrinali ed in conseguenti esercitazioni, tra le quali la Mangusta, le esperienze che aveva maturato in precedenza frequentando stages addestrativi con le Forze Speciali statunitensi e britanniche.
Concluse la sua carriera, trascorsa incessantemente nei ranghi della Brigata, quale Comandante italiano di Camp Darby, dove conobbe Chaterine, Ufficiale dello US Army, con la quale trascorse anni di serenità nell’entroterra livornese fino alla morte di lei, esattamente cinque anni fa.
L’Associazione saluta nel Generale Giostra un suo appassionato e convinto appartenente ed animatore ed esprime alla figlia Giulia e a tutti i suoi parenti le più sentite condoglianze.
Le esequie del Generale Giostra verranno celebrate presumibilmente presso la chiesa di Santa Lucia di Antignano (LI), la stessa nella quale abbiamo recentemente salutato il Gen.Viva, altro protagonista della nostra storia del dopoguerra, in questa triste chiusura di anno del Signore 2025.

Gen. C.A. (ris) Marco Bertolini

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