Un interessante articolo del generale Masiello sulle sfide da affrontare per dotarci di uno strumento terrestre adeguato agli scenari del futuro. Come sempre, il Capo di SME parla chiaro e senza paura di scandalizzare le anime belle, ma non c’è dubbio che la strada per riparare i danni di decenni di propaganda sulla sostanziale inutilità e immoralità del Soldato e sulla cultura dell’antinfortunistica e delle pari opportunità che ne è derivata sarà ancora lunga. Insomma, nonostante quello che molti pensano la tecnologia è importante, ma l’uomo lo è ancora di più e quest’ultimo deve essere forte, aggressivo e disponibile al sacrificio per la Patria, il che non è scontato nella nostra società. Modestamente, l’ANPDI crede di avere contribuito da sempre a tale selezione, avviando al mestiere delle armi migliaia di giovani che continuano con le stellette sul bavero ad onorare le nostre tradizioni.
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https://www.corriere.it/opinioni/25_luglio_16/ecco-il-soldato-del-terzo-millennio-1d4b8f86-2bbc-4a99-8302-afa8ddda8xlk.shtml?refresh_ce