ASSOCIAZIONE NAZIONALE

  PARACADUTISTI D'ITALIA

AVVICENDAMENTO AL COMANDO DELLA BRIGATA FOLGORE NEL GIORNO DI SAN MICHELE ARCANGELO, PATRONO DEI PARACADUTISTI

Il Gen. B. Massimiliano Mongillo succede al Gen. B. Roberto Vergori.

Nella mattinata del 29 settembre ha avuto luogo il cambio del Comandante della Brigata Paracadutisti FOLGORE presso il CAPAR a Pisa.

All’importante evento, tra le numerose autorità (anche civili e religiose, oltre a quelle militari) vi erano il Comandante del COMFOP NORD Gen. C.A. Maurizio Ricco’ e il Sottocapo di Stato Maggiore della Difesa, Gen. C.A. Carmine Masiello, decano dei paracadutisti in servizio.

L’ANPdI era rappresentata dal Vice Presidente Nazionale, Gen. Raffaele Iubini, e dal Segretario Generale, Gen. Enrico Pollini, che hanno confermato la vicinanza e il sostegno dell’Associazione alla Grande Unità.

Oltre al Medagliere Nazionale ANPdI, erano altresì presenti, su precisa disposizione della Brigata, i Labari delle Sezioni nel cui territorio hanno sede i reparti della Folgore.

Cerimonia toccante e ricca di significati, molti dei quali mirabilmente espressi nella sua allocuzione dal Comandante cedente Generale di Brigata Roberto Vergori destinato ad altro prestigioso incarico nell’ambito della Forza Armata.

Il Comandante subentrante, Generale di Brigata Massimiliano Mongillo davanti al reggimento di formazione e alla Bandiera di Guerra dell’Istituto, si è solennemente impegnato a continuare la ricerca della massima efficienza dello strumento nel solco delle più nobili tradizioni della Specialità e nello spirito guerriero che da sempre contraddistingue i suoi Comandanti.

Magnifica giornata di sole che ha consentito il lancio e l’atterraggio in mezzo al piazzale del CAPAR di due passaggi di Paracadutisti del reparto sportivo, che sono stati alfieri dei vessilli della FOLGORE, dell’Esercito e della Repubblica.

La nostra Associazione esprime a tutti e due i Comandanti Paracadutisti gli auguri più sentiti di buon lavoro.

Sempre FOLGORE / NEMBO!!!

Il Gen. Riccò passa in rassegna i reparti (foto reportdifesa.it)

Il nuovo Comandante della Folgore, Gen. Mongillo (foto reportdifesa.it)

(Foto difesaonline.it)

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A NAPOLI IL COMMOSSO RICORDO DEL S.M.C. PAR. ROBERTO VALENTE CADUTO A KABUL IL 17 SETTEMBRE 2009 ASSIEME AD ALTRI CINQUE COMMILITONI

Napoli 17 Settembre 2023.

Questo giorno è stato caratterizzato da un importante evento commemorativo.

Nel non lontano 17/09/2009 il Sergente Maggiore dei paracadutisti della Folgore, Roberto Valente, insieme ad altri cinque commilitoni paracadutisti, lasciava prematuramente, in una condizione tragica, la propria vita a Kabul.

In quella giornata, lo ricordiamo con profondo dolore, a causa di un attacco IED lungo la strada dell’aeroporto della Capitale afghana, cadevano sei paracadutisti: Ten. Antonio Fortunato, CMS Matteo Mureddu, CMS Davide Ricchiuto, CMS Giandomenico Pistonami del 186° reggimento, PCM Massimiliano Randino del 183° e S.M. Capo Roberto Valente del 187°.

Roberto, suo malgrado, lasciava soli la moglie Stefania e il piccolo figliolo Simone, di appena due anni.

L’8° Gruppo Regionale ANPdI, con il Consigliere Nazionale Filippo de Gennaro, in rappresentanza del Presidente Nazionale Gen. Marco Bertolini, e la sezione ANPd’I di Napoli, attraverso la ferma volontà del suo Presidente Palumbo Vincenzo, con la cordiale disponibilità della sig.ra Stefania Giannattasio, hanno organizzato presso il cimitero monumentale di Napoli, dove giacciono le spoglie del caro defunto, una celebrazione religiosa, unitamente alla benedizione delle spoglie del Serg. Maggiore Valente.

Un momento commemorativo per i familiari e le folte rappresentanze dei paracadutisti della Folgore, accompagnati dal suono della tromba che intonava il silenzio fuori ordinanza, ha reso intenso e toccante un momento dedicato alla memoria del caro Paracadutista.

Il Presidente della Sez. ANPd’I di Napoli, unitamente a un gruppo di illustri commilitoni, ex ufficiali e forze militari ancora in servizio, si è adunato con la famiglia Valente intorno alla tomba del proprio caro, onorando la memoria del Pará con la deposizione di una corona di alloro, sinonimo di espressione di rispetto per il valoroso estinto.

Nella certezza di aver dato lustro alla memoria del Pará R. Valente e di aver fatto sentire tutto il suo calore alla sua famiglia, rendendo singolare questa giornata, il gruppo dell’ANPd’I di Napoli, con il suo sensibile Presidente, ha voluto ringraziare tutta la famiglia per l’accoglienza riservata, per la disponibilità, e per aver dato l’opportunità di fermarsi in preghiera vicino alla tomba del caro estinto.

Si ringrazia il Presidente dell’ANPdI di Napoli, Vincenzo Palumbo, per la cronaca della giornata.

Folgore!

 

A CREMONA ANPdI E NASTRO AZZURRO HANNO ONORATO LA MEMORIA DI ROSSANO VISIOLI, PARACADUTISTA DELLA FOLGORE CADUTO IN SOMALIA

Il 16 settembre, a Casalmaggiore, é stato ricordato il Paracadutista Rossano Visioli, MOVE, caduto il 15 settembre di 30 anni fa a Mogadiscio, assieme al commilitone Giorgio Righetti.

Quest’anno, Rossano, avrebbe compiuto 50 anni.

Dopo l’omaggio presso il Cimitero Monumentale di Casalmaggiore, dove la salma è tumulata, é seguita la celebrazione della S. Messa in Cattedrale, alla presenza di familiari ed amici, oltre che delle Sezioni ANPdI di Cremona, Mantova, Parma, Saronno e Busto Arsizio, ed altre Associazioni d’Arma.

In rappresentanza del Presidente Nazionale ANPdI, Gen. Marco Bertolini, era presente il Segretario Tecnico Nazionale, Alberto Benatti, mentre tra le autorità civili e militari vi erano il Sindaco di Casalmaggiore Dott. Filippo Bongiovanni, il Ten. Col. Franco Cicogna, del X° Rgt Genio Guastatori,  il Magg. Liberati, Comandante della Compagnia Carabinieri di Casalmaggiore, nonché il Dott. Biffi, Comandante della Polizia locale di Casalmaggiore.

Da segnalare la significativa presenza della M.B.V.M. Massimiliano Zaniolo, decorato per i fatti d’arme del 2 luglio 1993 a Mogadiscio. 

In occasione di questo importante anniversario, le Sezioni di Cremona dell’ANPdI e del Nastro Azzurro, hanno pensato di preparare una commovente sorpresa per i familiari di Rossano: ossia appuntare la Medaglia d’Oro al Valor dell’Esercito sul Labaro di Sezione del Nastro Azzurro di Cremona.

Tale cerimonia è avvenuta a coronamento di una conferenza illustrativa di storia, scopi, iniziative dell’Istituto a livello nazionale e locale.

Il Ten. Col. Cicogna, massima autorità militare presente e in rappresentanza dell’Esercito, in una fase formale della cerimonia, ha quindi apposto la Medaglia sul drappo.

I familiari di Rossano Visioli, commossi ed orgogliosi, hanno ringraziato per il ricordo, la vicinanza e per aver reso visibile sul Labaro la figura del figlio, mentre i paracadutisti convenuti, coordinati dal Roberto Magarini, Capitano della Folgore in congedo, hanno intonato fragorosi “Folgore!” per onorare Rossano.

A seguire, un bellissimo ritrovo conviviale offerto dalla famiglia Visioli.

Se questa importante ricorrenza è stata celebrata con i dovuti onori, va dato un sentito ringraziamento agli splendidi genitori di Rossano, Bruno e Santina, e alle gentilissime sorelle di Rossano, Nadia e Cristiana, senza dimenticare il Prof. Fabio Cristofolini e la Dott.ssa Paola Bosio, rispettivamente Presidenti dell’ANPdI e del Nastro Azzurro di Cremona, per la perfetta organizzazione.

Folgore!

 

17 SETTEMBRE, UNA DATA DOLOROSA PER I PARACADUTISTI

Da quasi tre lustri, quella del 17 settembre è diventata una data che si iscrive, colma di tristezza, nella storia della Folgore.

In quella giornata, infatti, nel 2009 cadevano sei paracadutisti (Ten.Antonio Fortunato, CMS Matteo Mureddu, CMS Davide Ricchiuto, CMS Giandomenico Pistonami del 186° reggimento, PCM Massimiliano Randino del 183° e S.M. Capo Roberto Valente del 187°) a causa di un attacco IED lungo la strada dell’aeroporto della Capitale afghana.

Non era la prima volta, e non sarebbe stata l’ultima, che soldati italiani perdevano la vita in Afghanistan e in altre missioni fuori area e, infatti, esattamente un anno dopo, cadeva nell’area di Bakwa l’allora Tenente Alessandro Romani del 9°rgt.d’assalto par.”Col Moschin” che un anno prima, come componente della scorta dell’allora Capo di SM italiano del Comando ISAF a Kabul, era intervenuto tra i primissimi sul posto della strage per relazionare sull’accaduto il proprio superiore gerarchico.

Se l’evento del 2009 colpì sia il mondo militare che l’intera società civile italiana per le dimensioni della strage, la morte del Tenente Alessandro Romani esattamente l’anno successivo pose un suggello a una giornata che saldava 4 reggimenti della stessa Grande Unità nello stesso dolore.

Un dolore che non ha mai avuto bisogno di ancorarsi a sentimenti ignobili come la rabbia e l’odio per essere tale, visto che è giunto al culmine di vite degne di essere vissute da parte di chi aveva scelto di servire l’Italia nei ranghi delle più belle unità dell’Esercito Italiano. Ma oltre al dolore quel sangue versato alimentava anche la pianta dell’orgoglio del dovere compiuto al prezzo più alto, quello della vita, per dare corpo con i propri sforzi e col proprio coraggio a un’Italia sobria, severa e virile che anche in questi tempi trova nel soldato la sua espressione più nobile.

Da allora sono passati molti anni, ma l’ANPDI continua a ricordare i Caduti dei due tragici eventi, assieme a tutti gli altri Caduti, con lo stesso spirito, nella convinzione che sia più che mai necessario fare riferimento al loro esempio per fronteggiare un mondo difficile, che si affaccia anche alla soglia dei nostri tempi e di casa nostra con una violenza che solo i più ingenui credevano relegata in un passato da dimenticare.

Folgore!

SOMALIA, IL 15 SETTEMBRE DI 30 ANNI FA MORIVANO ROSSANO VISIOLI E GIORGIO RIGHETTI, INDIMENTICATI RAGAZZI DI LEVA, PARACADUTISTI DELLA FOLGORE

I nomi dei Paracadutisti Giorgio Righetti e Rossano Visioli sono scritti con il loro sangue lungo il cammino della Brigata paracadutisti FOLGORE a partire dalla fine della Seconda Guerra Mondiale ad oggi.

Vennero falciati da una raffica al Porto Nuovo di Mogadiscio nel tardo pomeriggio del 15 settembre 1993. Facevano parte del Contingente Italiano in Somalia che, in gran parte formato da personale paracadutista, aveva già pagato un severo tributo di sangue alla missione che avrebbe dovuto riportare la pace nel martoriato paese africano.

Non importa se non morirono con il fucile in mano, stavano facendo ginnastica su uno dei moli del porto, non importa se non seppe mai chi aveva posto fine alle loro vite.

La cosa che importa e’ che, da veri Soldati Paracadutisti, non avevano esitato un attimo a seguire la Brigata in operazioni. Non si erano chiesti se valesse o meno la pena di rischiare, non avevano cercato certezze e assicurazioni che sarebbero tornati indietro.

Con la loro morte il tributo di sangue dell’Esercito Italiano e soprattutto della Folgore in terra d’Africa assumeva toni drammatici, trattandosi per di più di militari di leva.

Li piangemmo tutti assieme, in quel lontano 1993, e continuiamo a piangerli oggi in dolorosa unità con i loro commilitoni di allora e con le rispettive unità di appartenenza.

Come abbiamo potuto sperimentare in altre occasioni, il dolore non scompare col tempo, soprattutto per i familiari.

Ma per noi che ne avevamo condiviso la scelta di servire l’Italia nei ranghi della Folgore, si trasforma in un forte richiamo alla legge del dovere; lo stesso dovere per il quale altri soldati avevano come loro perso la vita in quella bellissima e sfortunata Somalia e per il quale altri pesanti sacrifici di sangue sarebbero seguiti in Iraq e Afghanistan.

Finche’ Uomini come loro faranno parte del nostro Esercito, finche’ esisteranno Soldati dai cuori e dagli spiriti così limpidi la Patria sarà difesa.

FOLGORE!

 

                 

17 SETTEMBRE, UNA DATA DOLOROSA PER I PARACADUTISTI

Da quasi tre lustri, quella del 17 settembre è diventata una data che si iscrive, colma di tristezza, nella storia della Folgore.

In quella giornata, infatti, nel 2009 cadevano sei paracadutisti (Ten.Antonio Fortunato, CMS Matteo Mureddu, CMS Davide Ricchiuto, CMS Giandomenico Pistonami del 186° reggimento, PCM Massimiliano Randino del 183° e S.M. Capo Roberto Valente del 187°) a causa di un attacco IED lungo la strada dell’aeroporto della Capitale afghana.

Non era la prima volta, e non sarebbe stata l’ultima, che soldati italiani perdevano la vita in Afghanistan e in altre missioni fuori area e, infatti, esattamente un anno dopo, cadeva nell’area di Bakwa l’allora Tenente Alessandro Romani del 9°rgt.d’assalto par.”Col Moschin” che un anno prima, come componente della scorta dell’allora Capo di SM italiano del Comando ISAF a Kabul, era intervenuto tra i primissimi sul posto della strage per relazionare sull’accaduto il proprio superiore gerarchico.

Se l’evento del 2009 colpì sia il mondo militare che l’intera società civile italiana per le dimensioni della strage, la morte del Tenente Alessandro Romani esattamente l’anno successivo pose un suggello a una giornata che saldava 4 reggimenti della stessa Grande Unità nello stesso dolore.

Un dolore che non ha mai avuto bisogno di ancorarsi a sentimenti ignobili come la rabbia e l’odio per essere tale, visto che è giunto al culmine di vite degne di essere vissute da parte di chi aveva scelto di servire l’Italia nei ranghi delle più belle unità dell’Esercito Italiano. Ma oltre al dolore quel sangue versato alimentava anche la pianta dell’orgoglio del dovere compiuto al prezzo più alto, quello della vita, per dare corpo con i propri sforzi e col proprio coraggio a un’Italia sobria, severa e virile che anche in questi tempi trova nel soldato la sua espressione più nobile.

Da allora sono passati molti anni, ma l’ANPDI continua a ricordare i Caduti dei due tragici eventi, assieme a tutti gli altri Caduti, con lo stesso spirito, nella convinzione che sia più che mai necessario fare riferimento al loro esempio per fronteggiare un mondo difficile, che si affaccia anche alla soglia dei nostri tempi e di casa nostra con una violenza che solo i più ingenui credevano relegata in un passato da dimenticare.

Folgore!

17 SETTEMBRE, UNA DATA DOLOROSA PER I PARACADUTISTI

Da quasi tre lustri, quella del 17 settembre è diventata una data che si iscrive, colma di tristezza, nella storia della Folgore.

In quella giornata, infatti, nel 2009 cadevano sei paracadutisti (Ten.Antonio Fortunato, CMS Matteo Mureddu, CMS Davide Ricchiuto, CMS Giandomenico Pistonami del 186° reggimento, PCM Massimiliano Randino del 183° e S.M. Capo Roberto Valente del 187°) a causa di un attacco IED lungo la strada dell’aeroporto della Capitale afghana.

Non era la prima volta, e non sarebbe stata l’ultima, che soldati italiani perdevano la vita in Afghanistan e in altre missioni fuori area e, infatti, esattamente un anno dopo, cadeva nell’area di Bakwa l’allora Tenente Alessandro Romani del 9°rgt.d’assalto par.”Col Moschin” che un anno prima, come componente della scorta dell’allora Capo di SM italiano del Comando ISAF a Kabul, era intervenuto tra i primissimi sul posto della strage per relazionare sull’accaduto il proprio superiore gerarchico.

Se l’evento del 2009 colpì sia il mondo militare che l’intera società civile italiana per le dimensioni della strage, la morte del Tenente Alessandro Romani esattamente l’anno successivo pose un suggello a una giornata che saldava 4 reggimenti della stessa Grande Unità nello stesso dolore.

Un dolore che non ha mai avuto bisogno di ancorarsi a sentimenti ignobili come la rabbia e l’odio per essere tale, visto che è giunto al culmine di vite degne di essere vissute da parte di chi aveva scelto di servire l’Italia nei ranghi delle più belle unità dell’Esercito Italiano. Ma oltre al dolore quel sangue versato alimentava anche la pianta dell’orgoglio del dovere compiuto al prezzo più alto, quello della vita, per dare corpo con i propri sforzi e col proprio coraggio a un’Italia sobria, severa e virile che anche in questi tempi trova nel soldato la sua espressione più nobile.

Da allora sono passati molti anni, ma l’ANPDI continua a ricordare i Caduti dei due tragici eventi, assieme a tutti gli altri Caduti, con lo stesso spirito, nella convinzione che sia più che mai necessario fare riferimento al loro esempio per fronteggiare un mondo difficile, che si affaccia anche alla soglia dei nostri tempi e di casa nostra con una violenza che solo i più ingenui credevano relegata in un passato da dimenticare.

Folgore!

LA SEZIONE DI SARONNO SI CALA NELLE ACQUE DELLA MELORIA PER RENDERE OMAGGIO AI CADUTI

Pubblichiamo il comunicato del Presidente della Sezione di Saronno, Piero Sessolo, inerente una bella iniziativa in ricordo dei Caduti della Meloria.

Il 10 Settembre 2023 la Sezione rappresentata dal Presidente, il Segretario e 4 iscritti, supportati da 4 subacquei Paracadutisti, si sono imbarcati sull’ Accademia blues per raggiungere le secche della Meloria , dove una volta raggiunto il punto si sono immersi i 5 sub coordinati dal nostro socio Fabrizio Sberna portando sul fondo il nostro Labaro,la bandiera del Comune di Saronno e la bandiera della 5^Cp Pipistrelli. La giornata all’insegna del ricordo onorandola con Commemorazione a bordo dell’imbarcazione, si è conclusa con un pranzo conviviale all’insegna della fratellanza che contraddistingue tutti noi PARACADUTISTI⚡️⚡️⚡️⚡️⚡️⚡️⚡

Il Presidente di Sezione
Par. Piero Sessolo

 

 

 

BECHI LUSERNA: IL SERVIZIO DEL TGR SARDEGNA SULLA COMMEMORAZIONE DELL’80° DELLA MORTE

Pubblichiamo il servizio del TGR Sardegna sulla cerimonia svolta il 9 settembre presso la Caserma del 5 Genio Guastatori di Macomer, in occasione dell’ottantesimo anniversario della morte del Ten. Col. Par. Giovanni Alberto Bechi Luserna MOVM. La cerimonia si è svolta nell’ambito delle “Giornate in ricordo di Bechi Luserna” volute e organizzate dal Centro Studi di Storia del Paracadutismo Militare Italiano dell’ANPd’I e dalla sezione ANPd’I di Bolotana. Presenti numerose autorità civili e militari di spicco tra cui Riccardo Uda (Sindaco di Macomer) ed il Gen. C. A. Giovanni Maria Iannucci (Comandante di Com.F.Op. Sud). Presenti anche numerose Associazioni Combattentistiche e d’Arma tra cui spiccavano i labari delle sezioni ANPd’I della Sardegna e quello della sezione ANPd’I di Barletta che, intitolata a Bechi Luserna, ha voluto essere presente con il suo Presidente e una rappresentanza di associati all’evento.

Folgore!

CENTRO STUDI: CARTOLINE DALLA STORIA

Pubblichiamo una delle imperdibili “Cartoline dalla Storia”, a cura del Prof. Federico Ciavattone, Direttore del Centro Studi di Storia del Paracadutismo Militare Italiano dell’ANPdI

LINK ALLA PAGINA DEL CENTRO STUDI DI STORIA DEL PARACADUTISMO MILITARE ITALIANO DELL’ANPdI:

https://assopar.it/centro-studi-di-storia-del-paracadutismo-militare-italiano/

ALTRI ARTICOLI SULLE ATTIVITA’ DEL CENTRO STUDI DI STORIA DEL PARACADUTISMO MILITARE ITALIANO DELL’ANPdI:

28 LUGLIO 2023: GIORNATE IN MEMORIA DELLA M.O.V.M. ALBERTO BECHI LUSERNA – 9 E 10 SETTEMBRE 2023
https://assopar.it/2023/07/28/giornate-in-memoria-della-m-o-v-m-alberto-bechi-luserna-9-e-10-settembre-2023/

28 LUGLIO 2023: CARTOLINE DALLA STORIA
https://assopar.it/2023/07/28/centro-studi-cartoline-dalla-storia-7/

29 GIUGNO 2023: CARTOLINE DALLA STORIA
https://assopar.it/2023/06/29/centro-studi-cartoline-dalla-storia-6/

1 GIUGNO 2023: CARTOLINE DALLA STORIA
https://assopar.it/2023/06/01/centro-studi-cartoline-dalla-storia-5/

2 MAGGIO 2023: SETTIMANE DI INTENSA ATTIVITÀ PER IL CENTRO STUDI DI STORIA DEL PARACADUTISMO MILITARE ITALIANO DELL’A.N.P.d’I.
https://assopar.it/2023/05/02/settimane-di-intensa-attivita-per-il-centro-studi-di-storia-del-paracadutismo-militare-italiano/

6 MARZO 2023: IL PROF. CIAVATTONE INTERVISTA IL REDUCE LUIGI TOSTI
https://assopar.it/2023/03/06/centro-studi-il-prof-ciavattone-intervista-il-reduce-luigi-tosti/

15 GENNAIO 2023: CARTOLINE DALLA STORIA
https://assopar.it/2023/01/15/centro-studi-cartoline-dalla-storia/

7 GENNAIO 2023: 80° ANNIVERSARIO DELLA “CAMPAGNA DI SICILIA”: AVVIATI I PREPARATIVI

https://assopar.it/2022/12/31/commemorato-il-capitano-paracadutista-mavm-sergio-marini/

31 DICEMBRE 2022: COMMEMORATO IL CAPITANO PARACADUTISTA MAVM SERGIO MARINI

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