ASSOCIAZIONE NAZIONALE

  PARACADUTISTI D'ITALIA

ASTI 2023 – RADUNO NAZIONALE ANPDI: LA LETTERA DI SALUTO DEL MINISTRO DELLA DIFESA


Il Presidente Nazionale, Gen. Marco Bertolini, in occasione del 29° Raduno Nazionale di Asti, ha ricevuto la graditissima lettera di saluto del Ministro della Difesa, Guido Crosetto.
 
Come si nota, il messaggio è tutt’altro che un mero saluto di circostanza, ed entra nel merito delle caratteristiche della nostra Associazione d’Arma. 
Anzi, il testo, a ben vedere, si traduce in un altro punto a favore dell’ANPd’I anche sul tema della situazione lancistica: segno che il paziente e meticoloso lavoro di difesa della dignità dell’Associazione, non è privo di riscontri.

Per comprendere il contesto, è opportuno richiamare alcune delle significative tappe precedenti:
– a febbraio 2021 il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Gen. Salvatore Farina, in un suo indirizzo di saluto al Presidente Nazionale, ha scritto che «voglio sottolineare come, oggi e anche domani, permanga per l’Esercito l’interesse militare allo svolgimento dell’attività da parte dell’ANPd’I, anche nel mutato contesto sociale instauratosi dopo la sospensione della leva obbligatoria»;
– a settembre 2021, il COMFOTER, in una sua relazione depositata dinanzi al Tar Lazio su incarico dello SME, ha scritto che «Nel corso degli anni, l’attività dell’ANPd’I è stata svolta nel pieno rispetto della normativa in materia di paracadutismo», che ha un suo regime di deroga, in quanto «anche laddove effettuata da velivoli civili», «si svolge secondo programmi di addestramento e procedure analoghi a quelli militari»;
– a maggio del 2022, in occasione di un suo intervento parlamentare, il Ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, ha affermato che «va anzitutto ribadito l’interesse della Difesa nei confronti dell’attività svolta dall’ANPd’I, sia in virtù del richiamo da essa esercitato nei confronti delle nuove generazioni – che, grazie all’Associazione possono accostarsi ai valori ed alle tradizioni del paracadutismo militare italiano – sia quale importante fattore di contrazione dei tempi necessari alla formazione del personale militare destinato alle aviotruppe, nel momento in cui esso sia già in possesso dell’abilitazione al lancio conseguita con l’ANPd’I»;

– a marzo 2023, il Direttore Generale di ENAC, Alessio Quaranta, a proposito delle sentenze del Tar Lazio, ha riconosciuto che “il Collegio giudicante ha accertato espressamente che è «circostanza pacifica, emergente dagli atti…che la ricorrente ANPDI svolge anche attività di aviolancio su aeromobili civili», e che l’impugnata disposizione ENAC 5.3.2021 prot.26-P «in nessun punto vieta l’attività di aviolancio svolta dall’Associazione ricorrente»”, concludendo che “l’ENAC non ha titolo né ad autorizzare né a vietare una attività per la quale non possiede alcuna competenza normativa, come meglio chiarito dalla magistratura amministrativa”.

Ebbene, in tale solco, su cui c’è veramente poco da cavillare, l’attuale Ministro della Difesa, nella lettera in commento, elogiando il ruolo dell’associazionismo militare ha affermato che “L’ANPD’I non fa eccezione; e anzi unisce, a questa dimensione associativa, una sua caratteristica particolare: i corsi di paracadutismo aperti alla popolazione, che hanno la funzione non solo di fornire una supervisione di esperienza ad attività sportive che richiedono il massimo grado di sinergia, ma anche di avvicinare altri cittadini italiani a un’attività che fa del coraggio e della sfida dei propri limiti uno dei suoi principali caratteri”.

Non si può quindi che esser soddisfatti di questo ennesimo riconoscimento del ruolo dell’ANPd’I, che rappresenta un ulteriore passo in avanti nella battaglia per la riconquista della possibilità di svolgere la propria caratteristica, e storica, attività aviolancistica.

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