ASSOCIAZIONE NAZIONALE

  PARACADUTISTI D'ITALIA

7 GENNAIO: FESTA DEL TRICOLORE!

Oggi è la festa del nostro tricolore e i paracadutisti, che conoscono bene quali siano i valori che incarna il principale simbolo dell’Unità Nazionale, ne fanno una ricorrenza pressoché quotidiana.

Volendo allora andare oltre la giusta retorica, cogliamo l’occasione per rispolverare alcune curiosità storiche e tecniche della nostra bandiera.

Anzitutto vi sono dei riferimenti normativi precisi, tra i quali:

– l’art.12 della Costituzione Italiana il quale sancisce che “La bandiera della Repubblica è il tricolore italiano: verde, bianco e rosso, a tre bande verticali di eguali dimensioni”;

– l’art.1 della Legge 31 dicembre 1996, n. 671, il quale istituisce la solennità odierna, stabilendo che “Il giorno 7 gennaio, anniversario della nascita del primo tricolore d’Italia, è dichiarato giornata nazionale della bandiera”;

– la legge 5 febbraio 1998, n. 22, che adotta “Disposizioni generali sull’uso della bandiera della Repubblica italiana e di quella dell’Unione europea”; in particolare, prevede che il tricolore sia esposto all’esterno degli edifici ove hanno sede gli organi costituzionali ed altre importanti istituzioni statali e governative in Italia e all’estero;

– il D.P.R. 7 aprile 2000, n. 121 che adotta il “Regolamento recante disciplina dell’uso delle bandiere della Repubblica italiana e dell’Unione europea da parte delle amministrazioni dello Stato e degli enti pubblici”; tale regolamento prevede, tra le altre cose, il “posto d’onore” della bandiera:  “La bandiera nazionale è alzata per prima ed ammainata per ultima ed occupa il posto d’onore, a destra ovvero, qualora siano esposte bandiere in numero dispari, al centro. Ove siano disponibili tre pennoni fissi e le bandiere da esporre siano due, è lasciato libero il pennone centrale” (cfr. art.2 co.2 DPR cit).

Quanto a colori e dimensioni, segnaliamo la seguente pagina web dell’Ufficio Cerimoniale di Stato della Presidenza del Consiglio dei Ministri:

https://presidenza.governo.it/ufficio_cerimoniale/cerimoniale/bandiera.html

Da essa si traggono queste informazioni:

– i “codici pantone” del tricolore italiano sono i seguenti: Verde: 17-6153 Bianco: 11-0601 Rosso: 18-1662

– orientativamente le dimensioni ordinarie delle bandiere sono le seguenti: per esterno cm 300×200 oppure cm. 450×300 (asta da balcone m 4, asta da terra m 8); per interno cm 150×100 (asta da interno cm 250).

Infine, per alcuni cenni storici, si rimanda al sito web del Quirinale https://www.quirinale.it/page/tricolore, ove si legge quanto segue :

“Il tricolore italiano quale bandiera nazionale nasce a Reggio Emilia il 7 gennaio 1797, quando il Parlamento della Repubblica Cispadana, su proposta del deputato Giuseppe Compagnoni, decreta “che si renda universale lo Stendardo o Bandiera Cispadana di Tre Colori Verde, Bianco, e Rosso, e che questi tre Colori si usino anche nella Coccarda Cispadana, la quale debba portarsi da tutti”. Ma perché proprio questi tre colori? Nell’Italia del 1796, attraversata dalle vittoriose armate napoleoniche, le numerose repubbliche di ispirazione giacobina che avevano soppiantato gli antichi Stati assoluti adottarono quasi tutte, con varianti di colore, bandiere caratterizzate da tre fasce di uguali dimensioni, chiaramente ispirate al modello francese del 1790.

E anche i reparti militari “italiani”, costituiti all’epoca per affiancare l’esercito di Bonaparte, ebbero stendardi che riproponevano la medesima foggia. In particolare, i vessilli reggimentali della Legione Lombarda presentavano, appunto, i colori bianco, rosso e verde, fortemente radicati nel patrimonio collettivo di quella regione: il bianco e il rosso, infatti, comparivano nell’antichissimo stemma comunale di Milano (croce rossa su campo bianco), mentre verdi erano, fin dal 1782, le uniformi della Guardia civica milanese. Gli stessi colori, poi, furono adottati anche negli stendardi della Legione Italiana, che raccoglieva i soldati delle terre dell’Emilia e della Romagna, e fu probabilmente questo il motivo che spinse la Repubblica Cispadana a confermarli nella propria bandiera. Al centro della fascia bianca, lo stemma della Repubblica, un turcasso contenente quattro frecce, circondato da un serto di alloro e ornato da un trofeo di armi”.

Per un ulteriore approfondimento, segnaliamo anche questo ulteriore contributo dell’Ufficio Cerimoniale della Presidenza del Consiglio dei Ministri:

https://presidenza.governo.it/ufficio_cerimoniale/cerimoniale/Bandiera.pdf

Non resta quindi che onorare e difendere la nostra bandiera tutti i giorni!

Folgore!

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