Questa mattina, nella piazza che il Comune di Colle Val d’Elsa ha intitolato al proprio concittadino, Tenente Roberto Bandini – MOVM (Medaglia d’Oro al Valor Militare), caduto a El Alamein – si sono svolte le celebrazioni in suo onore e il 25° anniversario della posa del monumento.

Alla presenza delle Autorità civili e militari – tra cui il Sindaco di Colle Val d’Elsa Dott. Piero Pii; il Comandante del 186° Reggimento Paracadutisti “Folgore”, Col. Salvatore Falcone, accompagnato dal Sottufficiale di Corpo 1° Luogotenente Giuseppe Perillo; i nipoti dell’Eroe, Giovanna e Alberto Comi; il Segretario Generale dell’ANPd’I (Associazione Nazionale Paracadutisti d’Italia), Gen. B. (ris.) Enrico Pollini; il Presidente del Consiglio comunale di Siena dott. Davide Ciacci, in rappresentanza del Sindaco; il Presidente della Sezione provinciale ANPd’I di Siena Maurizio Fabbri; le Associazioni combattentistiche e d’Arma; i labari delle Sezioni ANPd’I di Siena, Livorno e Massa Carrara; oltre a scolaresche di ogni grado e numerosi cittadini – le celebrazioni sono iniziate con uno spettacolare lancio sulla piazza.

Protagonisti del lancio il Col. (ris.) Paolo Filippini (socio della Sezione ANPd’I di Massa Carrara), pluricampione, che ha portato a terra il Tricolore e la bandiera del Comune di Colle Val d’Elsa, e il par. Stefano Corradini (socio della Sezione ANPd’I di Cremona), anch’egli pluricampione, che ha effettuato le riprese in volo.
Speaker dell’evento il Presidente della Sezione ANPd’I di Firenze, Gianluca Gaini.

A seguire, con gli onori militari resi dal picchetto d’onore del 186° Reggimento Paracadutisti “Folgore”, si sono svolti alzabandiera e deposizione della corona d’alloro, accompagnati dal “Silenzio” in onore dei Caduti eseguito dal trombettiere del Reggimento. Sono quindi iniziati gli interventi ufficiali, con i saluti del Sindaco di Colle Val d’Elsa, del Segretario Generale dell’ANPd’I e dei nipoti della MOVM.

BIOGRAFIA — Tenente Roberto BANDINI (MOVM)
Roberto Bandini nacque a Colle di Val d’Elsa (Siena) il 28 gennaio 1917. Dopo le scuole medie inferiori e superiori si iscrisse alla Facoltà di Chimica dell’Università di Firenze.
A 18 anni interruppe gli studi per arruolarsi volontario nel VI Battaglione Mitraglieri. Inquadrato nella Divisione “Tevere”, nel 1935 partecipò alla Campagna d’Etiopia. Rientrò in Italia a metà giugno 1936, venendo nominato Sottotenente di complemento. Prestò servizio di prima nomina presso il 1° Reggimento “Granatieri di Sardegna” e si congedò nel febbraio 1937.
Richiamato nello stesso anno, tornò in Africa Orientale con il 47° Battaglione fino al novembre 1939.
Rientrato in Italia, riprese gli studi e nell’ottobre 1940 fu promosso Tenente e alla fine anno venne nuovamente richiamato e destinato al 3° Reggimento Granatieri, con cui partecipò alle operazioni sul fronte greco fino all’ottobre 1941.
Nel 1941 presentò domanda per la nuova specialità dei Paracadutisti della nascente Divisione “Folgore”. Completato il corso e conseguito il brevetto di paracadutista, fu assegnato al 186° Reggimento Paracadutisti e il 15 luglio 1942 partì per l’Africa Settentrionale.
A El Alamein ricoprì l’incarico di vicecomandante della 21ª Compagnia. Il 24 ottobre 1942 il suo settore venne violentemente investito dall’attacco di due battaglioni di fanteria e di una brigata corazzata britannica con oltre 150 carri armati. Nel corso dei combattimenti guidò la difesa del reparto con esemplare coraggio; cadde in combattimento e per il suo comportamento venne decorato alla memoria con la Medaglia d’Oro al Valor Militare (MOVM).

Motivazione MOVM alla Memoria del Ten. Roberto BANDINI
«Comandante di un centro di fuoco sulla linea di resistenza, attaccato da preponderanti forze motorizzate sostenute dall’intenso efficace tiro di artiglieria, reagiva con perizia e valore riuscendo ad arrestare l’impeto nemico e a ristabilire la situazione con audace contrassalto. Ferito, continuava a mantenere il comando del centro sottoposto alla pressione nemica. Attaccato nuovamente, resisteva imperterrito a malgrado delle gravi perdite subite e quindi contrassaltava con violenza. Gravemente ferito una seconda volta, persisteva nell’impari lotta alimentando lo spirito combattivo dei suoi valorosi paracadutisti col suo eroico esempio. Colpito per la terza volta protraeva l’azione, culminante in epica mischia all’arma bianca, finché cadeva sull’estremo lembo della posizione da lui contesa all’avversario per tre giorni con ammirabile tenacia. Purissimo esempio di leggendario eroismo, chiudeva la sua giovane esistenza al grido di «Avanti la Folgore. Viva l’Italia».
— Quota 125 di Qaret el Him meimat (Egitto), 23-25 ottobre 1942