Il 23 ottobre 2025, presso la Caserma “Gamerra” di Pisa, sede del Centro Addestramento Paracadutismo, si è svolta la solenne cerimonia commemorativa dell’83° anniversario della Battaglia di El Alamein, evento che notoriamente si identifica anche con la Festa della Specialità Paracadutisti, anche se alla stessa Battaglia parteciparono con onore e contro un nemico soverchiante molte altre unità delle nostre Forze Armate, correttamente richiamate nel corso dello speakeraggio iniziale, con riferimento alle unità ancora in vita e tuttora eredi di quegli eventi dolorosi e gloriosi.
L’appuntamento ha visto una straordinaria partecipazione di paracadutisti di ieri e di oggi, uniti nel ricordo e nella celebrazione di un’eredità che continua a vivere nel quotidiano della comunità amaranto.
Alla cerimonia, svoltasi sotto il comando del Gen. B. Federico Bernacca, comandante della Brigata Paracadutisti Folgore, hanno partecipato il Sottosegretario di Stato alla Difesa, Senatrice Isabella Rauti, il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Generale C.A. Carmine Masiello, e il Comandante delle Forze Operative Terrestri (Comfoter), Gen. C.A. Lorenzo D’Addario, unitamente a molte altre autorità civili e militari.
Applaudita con molta partecipazione la presenza delle M.O.V.M. Ten. Col. Gianfranco Paglia e Serg. Magg. Andrea Adorno.
L’ANPd’I è stata rappresentata in tribuna dal Presidente Nazionale e da numerosi dirigenti Nazionali e periferici del sodalizio, ed ha goduto di ampia visibilità culminata nello sfilamento del proprio Medagliere Nazionale alla testa dei Labari delle sue Sezioni, simboli tangibili di una tradizione che si rinnova e si tramanda.

Sul piazzale del CAPAR, assieme alle Bandiere di Guerra dei Reparti della “Folgore”, sono state schierate le Bandiere e le rappresentanze dei reparti del Comando Forze Speciali dell’Esercito (9°rgt.d’assalto par. “Col Moschin”, 185°RRAO “Folgore” e 4°rgt.alp.par. “Monte Cervino), del 1° Reggimento Carabinieri paracadutisti “Tuscania” e della 46° Brigata Aerea di Pisa con la quale i paracadutisti cooperano su base giornaliera. Era anche inquadrata una compagnia di formazione della Brigata “Ariete”, erede a sua volta di una Grande Unità che combatté valorosamente ad El Alamein.
foto: esercito.difesa.it
Il Generale Bernacca, Aquila 1 e “padrone di casa”, ha dato il via alla celebrazione con un discorso di altissima intensità nel quale, nel richiamare il valore dei “Leoni” di El Alamein, più che soffermarsi su episodi ormai noti di quella epica Battaglia, ha voluto evidenziare le doti morali di una generazione, la loro, che non ricercava visibilità per le gesta di cui fu protagonista, in ciò differenziandosi notevolmente da quella che pare una norma attuale. Glielo impediva una modestia alla quale erano stati educati in famiglia da Padri che solo poco più di vent’anni prima avevano vissuto altri drammi, le armi in pugno, sul Carso e sull’Isonzo, o sulle Alpi durante il primo conflitto mondiale. Per questo, concludendo con un “Noi siamo la Folgore!” scandito a piena voce come solenne rivendicazione identitaria, Aquila 1 confermava così per i suoi uomini una eredità morale che li attesta in successione diretta da quegli Eroi silenziosi, nella piena consapevolezza delle difficoltà che lo scenario internazionale presenta oggi per la nostra società e prima di tutto per le nostre Forze Armate.
foto: esercito.difesa.it
A sua volta, il Generale C.A. Carmine Masiello, Capo di SME e Decano dei Paracadutisti, nella sua allocuzione ha ribadito con forza che la celebrazione della Battaglia di El Alamein “non è un semplice anniversario. Non è un rituale da vivere una volta l’anno: è un’eredità viva, un’eredità che orienta il nostro pensiero, le nostre scelte, le nostre azioni. Un filo che unisce le generazioni dei paracadutisti italiani: è senso di appartenenza, identità, memoria viva. È il sigillo della tradizione; il passaggio di testimone da chi ha dato tutto a chi oggi si prepara a dare tutto”.
A conclusione del suo intervento, il Capo di SME ha consegnato al Sottosegretario di Stato alla Difesa, Sen. Isabella Rauti, il Brevetto di paracadutista ad honorem ed il basco amaranto, per la passione con la quale affronta le sue incombenze istituzionali a sostegno delle Forze Armate e per la costanza con la quale la stessa ha sempre seguito la Specialità nelle sue varie componenti, convenzionali e “speciali”.
foto: esercito.difesa.it
Controllando una emozione palpabile, la stessa ha quindi reso omaggio allo spirito dei paracadutisti “presenti nei Teatri Operativi ed impiegati sul territorio nazionale”, osservando che “quel salto nel vuoto “come folgore dal cielo” è uno stile di vita ed una visione del mondo come sfida perenne; è lo slancio generoso e determinato di chi sceglie di vivere con lo sguardo dritto ed avanti ed il cuore rivolto alla Patria”
La cerimonia ha rappresentato come sempre un toccante momento di rinnovata coesione, dove il grido “Folgore!”, che spontaneamente si è levato dagli spalti gremiti di paracadutisti di ogni età ed ogni provenienza, ha risuonato ripetutamente come simbolo di appartenenza, di memoria e di impegno.
L’ANPd’I, come Associazione d’Arma dei paracadutisti, con la sua presenza attiva e il suo ruolo aggregante su tutto il territorio nazionale, ha il privilegio e la responsabilità di custodire e promuovere i valori che da El Alamein ad oggi hanno reso (e rendono) grande la Specialità Paracadutisti.
Folgore!
foto: esercito.difesa.it

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L’Esercito celebra l’83° anniversario della battaglia di El Alamein
https://www.esercito.difesa.it/comunicazione/Pagine/el_alamein_2025.aspx