L’11 gennaio 1946 grazie all’opera di paracadutisti militari italiani già combattenti su tutti i fronti nasce l’Associazione Paracadutisti Italiani – A.P.I. che intuisce fin dai primordi quale potrà e dovrà essere il futuro di una associazione paracadutisti nonchè i suoi programmi per cui in questo spirito si inizia, senza porre indugi, un’instancabile opera di proselitismo suffragata dalla prima sperimentale attività lancistica.
Successivamente l’API viene sciolta e passando attraverso varie denominazioni intermedie quali “Comitato Coordinamento Attività Paracadutistica Civile”… ma non inganni il lettore il termine “civile” in quanto anche in questa circostanza i suoi promotori sanno che le loro radici affondano nel passato militare e non vi è paracadutista giovane o anziano che in esso non si riconosca! … il Comitato ad un certo punto propone e fonda l’ Associazione Sport Aerei – A.S.A. ma il modus operandi dei suoi vertici lascia intravedere una certa insofferenza per le tradizioni per cui , come era prevedibile, l’A.S.A. chiude i battenti per lasciare spazio ad altro sodalizio ossia alla Federazione Italiana Paracadutismo Civile Sportivo – F.I. P.C.S. trasformatasi in seguito, su sollecitazione degli ex combattenti, nella Federazione Italiana Paracadutismo Sportivo – F.I.P.S..
Ma ai paracadutisti italiani ed alla maggior parte dei loro dirigenti mal si addice il termine “sportivo”: il quale già di per se induce a pensare ad un sodalizio di soli atleti, è una dicitura che alla maggioranza degli associati va stretta ne può essere diversamente considerate le tradizioni di guerra vivissime. Nasce così , il 10 febbraio 1956 l’Associazione Nazionale Paracadutisti – A.N.P. per poi divenire l’attuale e definitiva Associazione Nazionale Paracadutisti d’Italia – A.N.P.d’I riconosciuta con DPR n.1822 del 18 novembre 1960: denominazione della quale tutti i Soci vanno a giusto titolo orgogliosi!
L’Associazione e’ stata la promotrice ed iniziatrice del paracadutismo civile in Italia, nonché la custode di quello militare negli anni del dopoguerra nei quali al nostro paese non era consentito dotarsi di unità paracadutisti e coltiva l’orgoglio di avere avviato alle armi innumerevoli giovani italiani, contagiati dal suo spirito e dalla pratica del paracadutismo di interesse militare svolto per oltre tre quarti di secolo in sinergia con la Difesa.
Noi festeggiamo dunque il nostro ” compleanno” riconducendoci all’API della quale abbiamo raccolto la fiaccola: a noi compete ora l’Onore ed onere di portarla avanti senza mail farla spegnere quali eredi dello spirito di corpo e dell’esempio di convinta adesione alle ragioni della Patria dei nostri Fondatori.
FOLGORE!!
FOLGOREEEEE