ASSOCIAZIONE NAZIONALE

  PARACADUTISTI D'ITALIA

LA PATRIOTA PAOLA DEL DIN PRESENTA IL LIBRO “NOME IN CODICE RENATA”

IL SEGRETARIO GENERALE DELL’ANPDI, GEN. B. ENRICO POLLINI
ERA PRESENTE, PORTANDO GLI AUGURI DI TUTTA L’ASSOCIAZIONE!

Oggi presso la sede del Gruppo delle Medaglie d’Oro al Valor Militare si è svolta la presentazione del libro: “Nome in codice: Renata” che tratta delle vicende della MOVM paracadutista Paola Del Din che era essa stessa presente.

La nostra Presidente Onorario ha con spigliatezza, arguzie e limpida memoria commentato i fatti, soffermandosi sovente sul suo frettoloso addestramento al lancio con il paracadute, fattole dal SOE inglese in Puglia in previsione di una sua missione segreta dietro le linee tedesche: infatti dopo i lanci di brevetto effettuò un lancio di guerra. Presente per la Presidenza Nazionale il Segretario Generale Gen. Enrico Pollini che in un suo intervento oltre che a portare i saluti ed auguri di tutta l’Associazione ha posto alcune domande dalle quali è emerso che i lanci con il paracadute gli piacquero così tanto che continuò a farli anche nell’immediato dopoguerra.

Le vicende raccontate con grande vitalità della “patriota” Del Din, come essa ama definirsi e come essa realmente lo è, testimoniando sempre in ogni occasione il suo attaccamento alla Patria, hanno entusiasmato gli astanti. La stessa al momento della dedica sul libro, formulata con un bel “Folgore!”, ha ricambiato gli auguri al Segretario Generale con parole incitanti per tutta l’Associazione. Erano presenti oltre al padrone di casa il Presidente del Gruppo, la MOVM Gen. C A. Aiosa, nostro socio, la MOVM Ten.Col.  Paglia, Presidente onorario della Sezione di Caserta e la MOVM Serg.Magg.Capo Adorno.

22 NOVEMBRE 2023: FESTEGGIATO IL REDUCE PARACADUTISTA LUIGI TOSTI

I 103 ANNI DEL REDUCE PARACADUTISTA LUIGI TOSTI – BM N. 0018

Il 22 novembre u.s. in Aula Consiliare del Comune con il Sindaco di Pontinia Dott. Eligio Tombolillo, la Amministrazione Comunale al completo e numerosi cittadini intervenuti, abbiamo festeggiato il 103°  compleanno di Luigi Tosti, Reduce di Guerra sia per la partecipazione alla campagna d’Africa da dove – dopo aver subito gravi ferite in battaglia fu fortunosamente rimpatriato -, che per aver combattuto durante tutta la Guerra di Liberazione sempre in prima linea con la mansione di “franco tiratore”. 

Per l’occasione erano presenti, oltre alla nutrita delegazione dell’ANPd’I Prov.le di Latina “Ugo Carusi”con il proprio Presidente Cav. par. Ludovico Bersani, l’Associazione Reduci Combattenti provinciale di Latina con il proprio Presidente Avv. Simone Di Leginio e l’Associazione Nazionale Alpini  provinciale di Latina con le delegazioni di Sabaudia e Pontinia  con il Presidente Avv. Francesco Di Leginio. Tutte le Associazioni presenziavano con i loro Vessilli.

Grazie a tutti per lo spirito che la vostra partecipazione ha rappresentato. 

Per l’alto valore  morale e di puro cameratismo che hanno dato alla ricorrenza del nostro Reduce Luigi Tosti con la loro partecipazione, va ricordata la presenza delle Delegazioni Militari formate dal Ten.Col. Davide Plantanida, Com.te del 184° Reparto Comando e Supporti Tattici Paracadutisti “Nembo” di Livorno accompagnato  dal Ten. Col. Gabriele Vanzini suo  Vice C.te mentre, per il 183° Reggimento Paracadutisti “Nembo” di Pistoia, va ricordata la presenza di una degna rappresentanza disposta dal Comandante Col. Alessandro Vivarelli (che per impegni improcrastinabili non è potuto essere presente di persona), composta dal 1° Lgt. Massimiliano Magno Sottufficiale di Corpo del Reggimento e il 1° Lgt. Roberto Marchi della 12^ Compagnia: Vi ringraziamo veramente tutti!

Avete reso solenne e indimenticabile un evento di umile semplicità.

Grazie di cuore al Sindaco di Pontinia e a tutta l’Amministrazione Comunale per l’ospitalità, l’impegno e la dimostrazione di fratellanza espressa con la Vostra solidale accoglienza anche spirituale. 

Grazie e sempre FOLGORE!  NEMBO!

Par.  Ludovico Bersani

E’ MANCATO IL MAGG. INC. PAR. MATTEO MARRANCI, DEL 9°RGT D’ASSALTO PAR. “COL. MOSCHIN”

E’ venuto a mancare, a seguito di una lunga e grave malattia, Matteo Marranci, Maggiore e incursore del 9°rgt.d’assalto par.”Col Moschin”.

Lascia la moglie e un figlio adolescente, e crea un vuoto difficilmente colmabile tra gli incursori del reparto che ne piangono la prematura scomparsa.

La morte è sempre un trauma, a partire dagli affetti più cari, e questo è ancor più vero quando colpisce nel pieno della vita, come in questo caso.

L’ANPDI si stringe con affetto alla Signora Paola e al giovane Tommaso, suo figlio, certi che sapranno superare il dolore di questo momento, trasformandolo in una dolce ma sopportabile nostalgia per gli anni passati fianco a fianco con un marito ed un padre esemplare.

Col suo valore, la sua professionalità, il suo coraggio e la sua dedizione alla famiglia e al dovere, ha dato un esempio che rappresenta un impegno per tutti.

Le esequie si svolgeranno domani alle 1530 presso la Cappella della Caserma Vannucci di Livorno.

Per messaggidi cordoglio :
Fam. Marranci
via Sant’Antonio 70A Rosignano Marittimo 57016

 

IL NOSTRO REDUCE LUIGI TOSTI OGGI COMPIE 103 ANNI

Oggi 22 novembre 2023 saranno festeggiati i “primi 103 anni“ del Reduce d’Africa e del Gruppo di Combattimento Folgore, Paracadutista Luigi TOSTI, nostro Socio nella Sezione di Latina.

Nato a Cisterna di Littoria (ora Cisterna di Latina) il 22 novembre del 1920 da una famiglia di origini contadine, si arruola nei paracadutisti dove viene assegnato alla 12^ Compagnia del IV Battaglione ed inviato in Africa Orientale assieme al resto della Divisione Folgore.

Nel Giugno del 1942 viene ferito in combattimento ad una gamba e rimpatriato. Al termine della convalescenza si arruola nella Nembo con la quale viene dislocato in Sardegna.
Dopo l’armistizio segue le sorti della Nembo fino ad approdare al Gruppo di Combattimento Folgore, Reggimento paracadutisti Nembo, II Battaglione, 5^ Compagnia con il quale combatte fino a fine guerra.
Rientrato nella vita civile ha continuato il lavoro nella azienda agricola paterna assumendone con successo le redini. Si è dedicato alla famiglia, tre figli maschi, ed al lavoro oltre che alla sua grande passione: la caccia.

Sempre presente alle attività associative ed alle ricorrenze militari che riguardano la Specialità Paracadutisti, ha in ogni circostanza orgogliosamente rivendicato il suo passato di combattente dando esempio alle giovani generazioni di paracadutisti.

Presso la Sala Consiliare del Comune di Pontinia, il Sindaco lo festeggerà assieme ai Soci della Sezione di latina e ai suoi familiari.

Assieme alla tua famiglia che ti festeggia con tanto affetto c’è tutta l’ANPd’I in un abbraccio ideale!

12 NOVEMBRE – STAFFETTA DEL MILITE IGNOTO 2023

Nella suggestiva e ricca di storia città di Aquileia si è conclusa la “Staffetta del Milite Ignoto” evento di alto contenuto spirituale, morale e patriottico organizzato dalle Sezioni del 3° Gruppo.

Perché proprio Aquileia? Nella sua stupenda Basilica Patriarcale di Santa Maria Assunta il 28 ottobre 1921 arrivarono le 11 salme di altrettanti Caduti Ignoti provenienti da altrettanti cimiteri di guerra e la Madre triestina Maria Bergamas, che piangeva la morte del figlio caduto in guerra, scelse la Salma che sarebbe poi stata tumulata in Roma presso il Sacello del Milite Ignoto dell’Altare della Patria. Le altre salme vennero tumulate nel “Cimitero degli Eroi” adiacente la Basilica e alla morte della Bergamas lei stessa venne tumulata in tale Cimitero.

La “Staffetta del Milite Ignoto” è stata preceduta dalla raccolta, da parte delle Sezioni sotto elencate, di un “testimone” del terriccio dagli 11 siti di esumazione delle salme del Milite Ignoto:

    • 1° SALMA CIMITERO MILITARE DI LIZZANA FRAZ. DI ROVERETO, Sezione di Trento
    • 2° SALMA CIMITERO BRIGATA “LIGURIA” SUL PASUBIO, Sezione di Berica
    • 3° SALMA TOMBA ISOLATA TRA LE ROCCE DELL’ORTIGARA, Sezione di Berica       
    • 4° SALMA TOMBA ISOLATA NEL SETTORE NORD DEL GRAPPA, Sezioni Treviso, Piave, Bassano            
    • 5° SALMA CIMITERO MILITARE NEL SETTORE NORD DEL GRAPPA, Sezioni Treviso, Bassano, Piave
    • 6° SALMA CIMITERO MILITARE DEI CANNONI A CA’GAMBA JESOLO, Sez. Portogruaro, Caorle , Basso Piave
    • 7° SALMA CIMITERO MILITARE A MONTE CREPA (CADORE), Sezione di Alpago
    • 8° SALMA TOMBA ISOLATA SUL MONTE ROMBON (ALTO ISONZO), Sezione Nord Friuli
    • 9° SALMA TOMBA ISOLATA SUL MONTE SAN MARCO (GORIZIA), Sezione di Gorizia
    • 10° SALMA TOMBA ISOLATA ZONA DI CASTAGNEVIZZA (CARSO), Sezione di Trieste
    • 11° SALMA TOMBA ISOLATA A S.GIOVANNI IN TUBA (FOCI DEL TIMAVO), Sezione di Trieste


Inoltre, a cura della Sezione Basso Piave, è stata prelevata una ampolla di acqua del Piave fiume Sacro alla Patria.                                                                       

Le ampolle con il terriccio e l’acqua, portate nell’ultimo tratta da Cervignano del Friuli ad Aquileia, sono state benedette nel corso della S.Messa celebrata nella Basilica e successivamente deposte presso l’ara sita nel “Cimitero degli Eroi” ,ai piedi della quale è come detto sepolta anche la Bergamas, dove è stata posta anche una corona d’alloro. Hanno presenziato alla cerimonia il Sindaco di Aquileia Emanuele Zorino che ci ha accolti con sentita compartecipazione, il Ten.Col. Massimiliano Ferretti Direttore dei Sacrari Militari della Regione Friuli Venezia Giulia al quale va il ringraziamento di tutti noi per la sua meritoria opera, il Comandante della Stazione dei Carabinieri di Aquileia e il rappresentante della Capitaneria di Porto ed il Segretario Generale dell’ANPd’I Gen. Enrico Pollini. Molte le Sezioni del “Triveneto” presenti con in testa il Consigliere Nazionale par. Giorgio Munerati.

L’attività si è conclusa con un “ottimo ed abbondante“ rancio!!.

Un plauso e ringraziamento particolare al Comitato Organizzatore composto dal par. Roberto Dariol, par. Francesco Saoner e par. Danilo Baradel ed  agli “staffettisti” (Sezioni di Portogruaro, Trieste, Treviso, Trento, Basso Piave, Vicenza, Berica) che con stile ed assetto formale consono alla circostanza hanno reso possibile il trasporto delle ampolle.


L’ANPd’I in qu
anto Associazione d’Arma ha il dovere di ricordare e tramandare il sentimento patriottico  e la storia patria con la celebrazione e ricordo  dei Caduti: nulla deve cadere nell’oblio.

NASSIRIYA, IL 12 NOVEMBRE DI VENTI ANNI FA LA STRAGE DI ITALIANI

Vent’anni or sono un camion bomba si faceva esplodere all’interno della Base Maestrale dei Carabinieri a Nassiriya.

Nell’attentato perirono 19 Italiani, di cui 12 appartenenti all’Arma dei Carabinieri, 5 militari dell’Esercito e due civili. Numerosi furono anche i morti tra la popolazione irakena ai quali si aggiunsero molti feriti tra le forze nazionali e i locali.

L’attentato di Nassirija assunse subito una dimensione simbolica, per l’entità della strage, ma non fu l’unico evento nel quale i nostri militari pagarono col sangue la loro partecipazione alle cosiddette Operazioni di Pace.

Altri li avevano preceduti in molti eventi, tra i quali il più famoso era stato l’eccidio di 13 aviatori italiani in Congo l’11 novembre del 1961, con una coincidenza di date emblematica, seguito da uno stillicidio di perdite tra le nostre forze soprattutto in Somalia. Molti altri li avrebbero poi seguiti nella stessa sorte, sempre in Iraq e successivamente in vent’anni di impegno in Afghanistan.

Ancora oggi, i nostri militari, di tutte le Forze Armate, sono presenti in molte aree calde nel tentativo di evitare che le ragioni dello scontro e del sangue abbiano la meglio sulla necessità di pace dei nostri giorni.

Un pensiero particolare e beneaugurante deve quindi correre a tutti loro, con particolare riferimento ai nostri 1.100 uomini impiegati in un’area difficile come il sud del Libano di questi difficili giorni, senza dimenticare quanti, in Teatri “minori” ma altrettanto delicati rischiano ogni giorno la vita per il dovere e per l’onore della nostra Italia.

L’ANPDI si unisce al dolore inestinguibile delle famiglie di tutti questi Caduti, stringendo fratelli, sorelle, figli e genitori in un affettuoso e grato abbraccio.

Folgore!

 

 

9 Novembre 1971 – GESSO 4 NON RISPONDE! LA TRAGEDIA DELLA MELORIA 52 ANNI DOPO

Come ogni anno, da oltre mezzo secolo, si ricordano a Livorno e in molte altre località italiane i Caduti di Gesso 4.

46 paracadutisti del secondo battaglione, nonché l’equipaggio inglese del C130 che li avrebbe dovuti aviolanciare in Sardegna e che invece si inabissò nelle acque della Meloria, di fronte a Livorno, il 9 novembre 1971. Durante le operazioni di recupero dei corpi, perse la vita un ulteriore paracadutista della Folgore, il Serg. Magg. Giannino Caria, dell’allora Battaglione Sabotatori Paracadutisti, impegnato nelle immersioni nel luogo dell’incidente.
Si trattò di una tragedia, come sempre accade quando a perdere la vita sono giovani nel fiore degli anni, non importa se per un tragico incidente come quello in questione o in combattimento, come accadde tre decenni prima ai paracadutisti della Folgore e della Nembo durante la guerra.
Una tragedia per il numero delle vittime, che si è percepito nella sua drammatica realtà durante il lungo appello recitato dall’attuale comandante della sesta compagnia al cimitero della Cigna a Livorno, alla presenza di molti familiari e commilitoni dei Caduti e delle autorità militari e cittadine. Ma una tragedia anche per il fatto che ognuno di quei giovani portava con sè un universo affettivo fatto di genitori, fratelli e sorelle di poco più vecchi o più giovani di loro, cresciuti poi col rimpianto di non averli avuti al proprio fianco negli immancabili momenti di dolore e di gioia che punteggiarono le vite delle rispettive famiglie. E a questi universi appartenevano a pieno titolo anche i commilitoni con i quali avevano intessuto forti legami di cameratismo nei ranghi delle rispettive compagnie e sui quali piombò per primi la tragica notizia dell’accaduto. Prima ancora che le famiglie venissero proiettate nel tunnel di dolore che ne seguì. Quei commilitoni, nell’ambito del “quadrato fermissimo” dell’ANPDI, continuano ancora, nonostante il mezzo secolo trascorso, a presenziare in forze a tutte le occasioni finalizzate a ricordare la tragedia, dando una prova di spirito di corpo che non teme il passare del tempo.
Di questi sentimenti è permeata anche la storia di tutto il resto dell’ANPDI che tutti gli anni, immancabilmente, si stringe alle famiglie dei Caduti assieme al Comandante della “nostra” Folgore, al Comandante del 187° reggimento e agli eredi ancora in armi di quei giovani di allora. Giovani anch’essi, come i ragazzi di allora orgogliosi di appartenere all’unità di punta dell’Esercito Italiano.
Insomma, con il trascorrere del tempo, il dolore acuto dei primi giorni si è trasformato in un peso costante ma al tempo stesso nobilitante, mentre la memoria della tragedia ha assunto il carattere di un monumento virtuale ai giovani di leva che in quei lontani decenni fecero rivivere lo spirito della Folgore e della Nembo e, al tempo stesso, diedero vigore all’identità nazionale. Un’identità nazionale che era uscita scossa da una terribile guerra persa ma che ritrovò proprio nei soldati, in quei ragazzi che prestavano servizio “obbligatorio” di leva, quell’ingrediente indispensabile per trasformare la società, il paese nella Patria di sempre. La fecero rinascere, quella Patria, nelle operazioni di soccorso alle popolazioni italiane, dal Vajont, al Friuli, all’Irpinia, all’alluvione di Firenze e poi nelle moltissime operazioni fuori area nelle quali resero onore alla nostra italianità, scrollandosi di dosso ogni timidezza nei confronti di chi avrebbe voluto accampare quarti di nobiltà superiori ai nostri. Senza averne alcun titolo.

COMPLETATA LA STAFFETTA DEGLI IDEALI ASSIEME AD AQUILA 1

La Staffetta degli Ideali” disposta ed organizzata dalla Presidenza Nazionale ANPdI con le tratte partite il 25 ottobre da Tradate, Viterbo e Tarquinia, tutte sedi di scuole di paracadutismo militare, è giunta come previsto a Pisa dove ad attendere i tedofori c’era Aquila 1 Gen. B. Massimiliano Mongillo, il suo staff, il Comandante del CAPAR e tutti i Comandanti di Reggimento e i rispettivi Sottufficiali di Corpo.

L’ultimo tratto è stato corso con Aquila 1 in testa con la fiaccola che rappresentava Castel Benito e in una suggestiva cerimonia è stato acceso il braciere posto davanti al Monumento ai Caduti nel Piazzale El Allamein.

Le tratte sono state affidate all’organizzazione di dettaglio delle varie Sezioni dell’ANPdI che insistono nel territorio comprendente il tragitto, che con entusiasmo e devozione si sono adoperate per la riuscita della staffetta anche in condizioni meteo difficili sia diurne che notturne.

La “Staffetta degli Ideali” simboleggia il passaggio del testimone dai Padri Fondatori ai Paracadutisti di oggi nel solco della tradizione di Onore e Gloria che contraddistingue la Folgore.

Folgore!

STAFFETTA DEGLI IDEALI: ALCUNE IMMAGINI DELLA TRATTA TARQUINIA-PISA

Nata nel 2003 la “Staffetta degli Ideali” organizzata dall’ANPdI ha lo scopo di commemorare la ideale “fiaccola del paracadutismo militare” accesa dalle Scuole Militari di  Paracadutismo ad iniziare dalla Scuola di Castel Benito, Tarquinia, Tradate e Viterbo prima di giungere, idealmente, all’attuale Centro Addestramento di Paracadutismo in Pisa.

Non è quindi una competizione agonistica oppure una impresa podistica ma una riverente “corsa del cuore” nel ricordo di tutti coloro che sono divenuti paracadutisti militari, in guerra ed in pace, passando per quelle “fucine di uomini” quali erano le Scuole di allora e quale è la Scuola di oggi che riceve il loro lascito ideale.

Alla Staffetta partecipano sia i Soci dell’ANPd’I che Militari in Servizio a titolo personale, oppure inquadrati come Reparto.

Nel ringraziare tutti i partecipanti di questa edizione, pubblichiamo alcune immagini della tratta Tarquinia-Pisa alla quale hanno partecipato la Sezione di ROMA con il suo gruppo sportivo “Paracadutisti Roma”, la Sezione di Tarquinia, la Sezione Colline Romane, la Sezione di Cosenza, nonché effettivi del 186º Rgt. Par. Folgore di Siena, e del 183º Rgt. Par. Nembo di Pistoia.

Folgore! Nembo!

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