Si informa che il procedimento penale pendente davanti al Tribunale di Salerno, nel quale dal 2015 l’Associazione era impegnata quale parte offesa, è stato archiviato con provvedimento del giorno 3 ottobre.
La questione più delicata riguardava il vaglio di liceità di rapporti negoziali relativi ad un velivolo di notevole valore.
La lunga fase delle indagini preliminari si era inizialmente chiusa con la richiesta di rinvio a giudizio da parte della Procura della Repubblica, la quale aveva ritenuto sussistere elementi per sostenere l’accusa in giudizio, qualificando i principali fatti all’esame in modo addirittura più grave di quanto ipotizzato dall’Associazione.
Nel successivo passaggio processuale (udienza preliminare), il Giudice per l’Udienza Preliminare, chiamato ad un ulteriore vaglio delle accuse formulate dalla Procura della Repubblica, le aveva ritenute suscettibili di essere oggetto di un processo dibattimentale, e quindi aveva accolto la richiesta del P.M. disponendo il rinvio a giudizio degli imputati.
La posizione dell’Associazione, fino a quel momento, era stata dunque ritenuta meritevole di tutela da parte dei magistrati che avevano trattato la questione.
Giunto alla soglia del dibattimento, tuttavia, il procedimento incontrava una battuta d’arresto, in quanto veniva accolta un’eccezione avversaria di nullità del capo di imputazione formulato dal P.M., circostanza che comportava la restituzione degli atti alla Procura della Repubblica per la miglior definizione delle incolpazioni.
A quel punto la Procura della Repubblica, che inizialmente aveva sostenuto l’accusa (aggravandola), anziché meglio definire le incolpazioni, riteneva di modificare il suo convincimento e di chiedere l’archiviazione.
L’archiviazione veniva quindi accolta dal Giudice per le Indagini Preliminari.
Il tempo trascorso per pervenire all’archiviazione (oltre sette anni e mezzo), e i provvedimenti processuali contrastanti, dimostrano la complessità di una situazione che non poteva essere trattata semplicemente a livello associativo.
Peraltro, proprio alla luce di tale complessità, in questi anni l’Associazione si è sempre astenuta dal dare clamore alla vicenda, anche nei momenti in cui i provvedimenti della magistratura sembravano deporre per un esito favorevole.