ASSOCIAZIONE NAZIONALE

  PARACADUTISTI D'ITALIA

BORSA DI STUDIO “40° ANNIVERSARIO INIZIO DELLA MISSIONE LIBANO”

Nell’ambito dei progetti da presentare al Ministero della Difesa, sulla base delle proposte fatte dalle Sezioni/Gruppo Regionale a seguito dalla segnalazione che ogni anno la Segreteria Generale richiede, e finalizzati ad ottenere, se approvati dal Ministero della Difesa, un finanziamento, il 1° Gruppo Regionale aveva proposto il progetto, per l’anno 2022, di una borsa di studio dedicata alla ricorrenza del 40° anniversario della missione in Libano ottenendo il finanziamento dal Ministero della Difesa.

Considerato che il tema della borsa di studio ben si presta ad una partecipazione estesa a tutti i Gruppi Regionali si è deciso di proporre la possibilità di parteciparvi a tutte le Sezioni dell’ANPd’I.

Le Borse di Studio saranno destinate agli Studenti che sono stati iscritti ad un corso della scuola Primaria o Secondaria nell’Anno Scolastico 2021 – 2022.
Il candidato dovrà essere presentato da un socio iscritto all’ Associazione indipendentemente dalla categoria (Ordinario, Aggregato o Simpatizzante), in regola con il Tesseramento dell’ anno in corso.

Le borse di studio saranno cosi suddivise:
✓ Numero due borse di Studio da 1000,00 euro per le scuole Secondarie di Secondo Grado
✓ Numero due borse di Studio da 800,00 euro per le scuole Secondarie di Primo Grado
✓ Numero due borse di Studio da 600,00 euro per le scuole Primaria
✓ Riconoscimento dell’elaborato con impatto più emozionante 250,00 euro
✓ Riconoscimento al Gruppo con più iscritto pari a 250,00 euro

Le tempistiche inerenti al Progetto risultano quindi:
✓ Presentazione domande entro il 15/09/2022
✓ Presentazione lavori/elaborati entro il 15/12/2022
✓ Consegna borse di studio in occasione Assemblea Nazionale Aprile 2023

Nel segno della massima trasparenza e l’impegno affinché il progetto possa avere la massima diffusione la commissione sarà così composta:
– Presidente: Presidente Nazionale ANPd’I Gen. C.A. Marco BERTOLINI 
– Primo Membro di Commissione: Presidente Nazionale del Collegio dei Garanti Par. Prof. Maurizio MANZIN
– Secondo Membro di Commissione: Presidente Nazionale del Collegio dei Proboviri, Par. Dott. Costantino PALMITESSA 
– Terzo Membro di Commissione: Consigliere Nazionale Primo Gruppo Par. Enzo GULMINI
– Quarto Membro di Commissione: Probiviro Prima Zona Par. Ivo FORNACA (funzioni di Segretario e Coordinatore per le operazioni)

Per tutte le informazioni a riguardo del bando potete scrivere direttamente al Componente della Commissione con il ruolo di Segreteria all’email: proboviro.1@assopar.it.

Con l’obiettivo che questa iniziativa, possa in questo momento essere uno stimolo in più di aggregazione e di trasmissione dei nostri valori alle nuove generazioni, vi chiedo di portare questa iniziativa a conoscenza di tutti i vostri iscritti.

ESEGUI IL DOWNLOAD DEL BANDO 
Bando_definitivo-1.pdf (687 download )

SI È SPENTO IL GEN. B. PAR. MAURIZIO MALASPINA BOTTI

I paracadutisti d’Italia apprendono con immenso dispiacere della scomparsa del Generale Paracadutista Maurizio Malaspina Botti. Si è spento la notte del 10 luglio scorso, all’età di 85 anni, dopo breve malattia, nella città di Savigliano in Piemonte che aveva scelto come sua dimora al termine del servizio prestato alla Patria.

Ufficiale del RN proveniente dal 15° Corso d’Accademia dell’Esercito a Modena, al termine della Scuola di Applicazione in Torino veniva destinato presso uno dei reparti di fanteria meccanizzata posti a presidio del Nord-Est del Paese – erano i tempi della Guerra Fredda – dal quale dopo poco chiedeva ed otteneva di essere trasferito presso le Aviotruppe. Assumeva servizio alla Scuola di Paracadutismo di Pisa dove, nel grado di Tenente, comandava la 2nda Compagnia Allievi Paracadutisti dell’allora BARP (Battaglione Addestramento Reclute Paracadutisti). Al termine di questo intenso periodo del quale il Generale parlava spesso, nel grado di Capitano assumeva l’incarico di Comandante degli Istruttori di Paracadutismo della Palestra dell’istituto di formazione, alle dipendenze dell’Ufficio Addestramento e Lanci. Furono gli anni più belli della sua vita come ebbe a dire lui stesso più tardi. Tenne il delicato incarico anche nel grado di Maggiore ma, alla promozione a Tenente Colonnello, non cessava di ricoprire mansioni prestigiose: gli veniva infatti assegnato il comando del 3° Battaglione Paracadutisti “Poggio Rusco” (già BARP) la cui Bandiera era quella del disciolto 1° Reggimento Paracadutisti. Al termine del laborioso e impegnativo periodo di comando, transitava presso il Comando della Scuola divenendo Capoufficio Addestramento e Lanci: il cuore pulsante dell’istituto di formazione. La sua esperienza  di Comandante e la sua conoscenza tecnica della fase addestrativa propedeutica al lancio furono messe a buon frutto e molte furono le pubblicazioni specialistiche che videro la luce in quel tempo. Ancora nel grado di Tenente Colonnello, per non disperdere il patrimonio di esperienza di cui era depositario,  veniva designato quale Capoufficio Esperienze e Studi della Brigata Paracadutisti con sede a Livorno. Non poteva chiedere di meglio. L’Ufficio gli consentì di affinare i dettagli più tecnici della materia addestrativa e di sviluppare progetti di ricerca finalizzati ad una sempre maggiore sicurezza dell’attività aviolancistica. Si stava avvicinando la fine del periodo di vita esclusivamente dedicato alla Specialità ma, promosso Colonnello, l’Ufficiale non cessava di avere strettissimi legami con quella che era stata la sua casa per così tanti anni. Veniva infatti designato quale Ufficiale di Collegamento della Grande Unità presso la 46 Brigata Aerea all’aeroporto militare di Pisa. In questo incarico, tenuto per molti anni prima del congedo definitivo, Botti vedeva passare sulle piste della Base le migliaia di paracadutisti che aveva contribuito a formare. Vicini agli occhi, quindi, e vicini al suo cuore di Istruttore.

Non sarebbe possibile concludere questo breve racconto della vita del Generale senza menzionare la sua trascinante carica di entusiasmo, la sua inesauribile vena artistica e l’innegabile carisma che esercitava sugli uomini ai suoi ordini. Suo è il progetto poi diventato ammirevole realtà del distintivo per Istruttori Militari di Paracadutismo che essi tuttora portano con orgoglio. Suoi sono i disegni di moltissimi Calendari della B.par. FOLGORE che hanno cadenzato un tempo indimenticabile. Suoi sono i quadri che, sparsi un po’ dappertutto nella Scuola, celebrano la sua generosità e senso di appartenenza.

Lo spirito del Generale Maurizio Malaspina Botti è andato a far parte della schiera di immortali figure che caratterizzano i ranghi dei Reparti Paracadutisti senza corpo fisico ma ben visibili a quelli che sanno vedere.

L’Associazione Nazionale Paracadutisti d’Italia porge le sue più sentite condoglianze alla Signora Anna ed ai suoi cari. Suo marito non sarà mai dimenticato!

Le foto sono state gentilmente fornite dal Gen. B. par. (ris) Piero Bellinvia

Gen. B. par. (ris) Raffaele Iubini

SENTENZE TAR. Aggiornamento

Si informa che il giorno 7 u.s. è stata pubblicata anche la quarta sentenza riguardante la nota vicenda trattata dal Tar Lazio.

Anche in questa occasione il Tar Lazio ha affermato che il provvedimento di ENAC “in nessun punto vieta l’attività di aviolancio svolta dall’Associazione ricorrente”, e che costituisce “circostanza, pacifica, emergente dagli atti, che, come del resto riconosce la stessa ENAC, la ricorrente ANPDI svolge anche attività di aviolancio su aeromobili civili”.

In buona sostanza, come già precisato nella precedente comunicazione del 28.06 u.s., il provvedimento dell’ENAC è stato ritenuto come non incidente e non lesivo della nostra attività di lancio di interesse militare (sospesa cautelativamente dall’Autorità Militare). 

Si tratta, quindi, di una decisione da ritenere confermativa delle tesi da sempre sostenute dall’Associazione.

L’A.N.P.d’I. sta ora valutando, attraverso i suoi legali, il percorso più idoneo che porti a concretizzare la ripresa dell’attività di aviolancio.

Letture alternative ostili al nostro sodalizio, talvolta anche diffamatorie, non scalfiscono minimamente la determinazione dell’Associazione nel proseguire il percorso volto a tutelare la dignità dell’A.N.P.d’I.

Il Presidente Nazionale
Gen. C.A. (ris) Marco Bertolini

SENTENZA TAR ROMA

Con la sentenza emessa dal Tar di Roma pubblicata pochi istanti fa, e qui allegata, in merito ai ricorsi dell’ANPDI, l’Associazione vede negato il suo buon diritto a continuare l’attività di paracadutismo alla quale ha dato l’avvio nell’immediato dopoguerra. 

Si tratta indubbiamente di una sconfitta, anche se resa meno dolorosa dalla chiara presa di posizione dell’Esercito a nostro favore con la sua relazione al Tar. Anche le FA, infatti, pagano un pegno a questa situazione dovendo rinunciare a quel continuo flusso di paracadutisti ANPDI che nel passato ne hanno rinfoltito i ranghi con giovani preparati e motivati. Ma anche la sconfitta, per chi combatte per cause che si ritengono degne, ha una nobiltà che consola. Non sono le sconfitte dei nostri progenitori, infatti, a toglierci un’oncia dell’orgoglio che proviamo nel considerarci loro figli.

Valuteremo ora più approfonditamente con i legali le possibilità che si prospettano.

Il Presidente Nazionale
Gen. C.A. (ris) Marco Bertolini

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CELEBRAZIONI BATTAGLIA DI FILOTTRANO 3-9 LUGLIO 2022

Egregi Presidenti,

Il prossimo 9 Luglio celebreremo a Filottrano, con il 183° Reggimento paracadutisti NEMBO erede della omonima Divisione, gli eventi di guerra accaduti nelle Marche 78 anni fa.


Ogni anno che trascorre segna in maniera inesorabile il passare del tempo e rischia di affievolire il ricordo di quei fatti. La maggior parte di noi appartiene alle generazioni del dopoguerra e soltanto lo studio dei libri di storia o uno sforzo di immaginazione possono consentire di evocare le immagini di quella lotta feroce e senza quartiere, di evocare la storia di quegli uomini che sacrificarono il bene della vita in un consapevole slancio di generosità e di amore per la Patria.

Chi infatti, su ogni fronte, decise di continuare a combattere nel generale sbandamento che seguì l’8 settembre 1943, lo fece in forte contrapposizione a quanti, in una Italia demoralizzata e priva di guida, gettarono nella polvere le proprie uniformi e fecero ritorno a casa, ignorando il giuramento prestato e anteponendo i propri interessi a quelli della Nazione.

Furono quegli uomini, orgogliosamente in divisa, a ridare dignità e slancio alla Patria avvilita. Furono quegli uomini che si imposero al rispetto di un “alleato” diffidente e maldisposto. E furono quegli uomini a impedire che la nostra gente, incolpevole e disorientata, pagasse un prezzo troppo alto per degli ideali inseguiti sull’onda di genuini entusiasmi presto raffreddati da un negativo concatenarsi degli eventi.

Nella battaglia, in 135 pagarono con la vita la propria generosità e altri 250 portarono, per sempre, i segni della sanguinosa lotta nelle proprie carni.

Il prossimo 9 Luglio saremo quindi a Filottrano per assicurarci che quegli avvenimenti di morte e di dolore, ma anche di ritrovato onore, restino ben incisi nella memoria di chi ha beneficiato di quel sacrificio. È questo un appuntamento al quale, chi ne ha la possibilità, non dovrebbe mancare.

Lo dobbiamo ai Caduti, lo dobbiamo alle loro famiglie che restando hanno portato il peso della scomparsa dei propri cari e lo dobbiamo a noi stessi, Paracadutisti d’Italia, che attraverso queste celebrazioni confermiamo il forte sentimento di identità e di appartenenza che ci lega alla più bella Brigata del nostro Esercito.

A premessa della citata celebrazione in Filottrano, nei giorni dal 3 al 9 luglio avrà anche luogo una staffetta di marcia – composta da tre squadre di sei paracadutisti del NEMBO ciascuna – rievocativa della vittoriosa avanzata della Divisione per 270 Km attraverso gli abitati di Lanciano – Chieti – Penne -Teramo – Ascoli P. – Monsampietro M. – Macerata e Filottrano.

Al riguardo, il Comandante della Brigata FOLGORE ha fatto pervenire al Presidente Nazionale una lettera nella quale, facendosi premura di segnalare tutte le manifestazioni, invita caldamente alla partecipazione di quanti più soci ANPd’I possibile, in piena sinergia con i nobili sentimenti di Servizio alla Patria che animano i Reparti in Armi.

Allego a questa mia lettera le brochure e i fogli illustrativi delle manifestazioni, prodotti dal 183° Reggimento NEMBO.

Ora e sempre NEMBO/FOLGORE!

Il Vice Presidente Nazionale
Gen. B. par. (ris) Raffaele IUBINI

 

PER INFO ESEGUIRE IL DOWNLOAD
1_BROCHURE MARCIA DELLA NEMBO 3 – 9 LUGLIO 2022
2_OPUSCOLO INFORMATIVO MARCIA DELLA NEMBO CON RECAPITO TELFONICO DI RIFERIMENTO
BROCHURE-MARCIA-DELLA-NEMBO-3-9-LUGLIO-2022.pdf (613 download ) OPUSCOLO-INFORMATIVO-MARCIA-DELLA-NEMBO.pdf (597 download )

BATTLEFIELD TOUR MARCHE 2022

BATTLEFIELD TOUR 2022
27-28-29 Maggio 2022

Marche 1944, sulle orme dei paracadutisti
e degli arditi del Corpo Italiano di Liberazione

 

 

 

Il Battlefield Tour ripercorrerà le vicende dei Paracadutisti e degli Arditi dell’Esercito Regolare Italiano che presero parte alla Campagna di Liberazione nelle Marche nel 1944.

Il Battlefield Tour è uno strumento didattico dove i partecipanti (tra i quali sono presenti le scolaresche del territorio) verranno accompagnati sui luoghi delle battaglie, da storici ed esperti, per ricevere informazioni relativamente a determinati episodi accaduti. Si tratta di uno strumento didattico che non è una semplice lezione frontale, ma un’esperienza viva in quanto il partecipante può, effettivamente, comprendere quanto avvenne nelle Marche durante il 1944.

Il programma prevede lo studio di 3 episodi principali:

1) Filottrano;
2) Macereto;
3) Rustico

Si tratta di tre episodi determinanti nella Campagna di Liberazione che videro protagonisti Paracadutisti ed Incursori dell’Esercito Regolare italiano contro i reparti tedeschi.

Il Battlefield Tour, inoltre, ha anche l’obiettivo indiretto di promuovere il territorio facendo conoscere le realtà eno-gastronomiche e ricettive locali e le potenzialità turistiche dei luoghi attraversati.

Il progetto ha ottenuto il patrocinio del Ministero della Difesa, del Ministero del Turismo, di Regione Marche, Comune di Visso, Comune di Filottrano, Comune di Polverigi e Comune di Osimo.

Le Amministrazioni interessate saranno, inoltre, invitate a partecipare in forma ufficiale alla cerimonia di chiusura che si svolgerà a Filottrano il 29 maggio.

LA SCHEDA DI PRENOTAZIONE, oltre al pacchetto comprensivo di
HOTEL + TOUR, prevede anche pacchetti dei solo TOUR per le tre giornate, per due sole giornate o per una sola giornata
a costi molto vantaggiosi.

Vi invitiamo quindi ad iscrivervi per vivere questa interessante esperienza.

Per info dettagliate, eseguite il download della Locandina,
del programma dettagliato e della scheda di iscrizione:
BATTLEFIELDTOUR_2022_programma.pdf (611 download ) SCHEDA-PRENOTAZIONE-BATTLEFIELD.pdf (618 download ) LOCANDINA-BATTLEFIELD_FILOTTRANO_PATROCINI_Anpdi-LU.png (459 download )

LA SEZIONE ANPDI PISA IN LUTTO – È MORTO L’ISTRUTTORE VETERANO GIANFRANCO BERTOLINI

L’Istruttore veterano paracadutista Gianfranco Bertolini ha compiuto il suo ultimo lancio.

Così lo ricorda uno dei suoi tanti allievi:
“Quando giungono certe notizie, non vorremmo mai che fossero realtà.
Eppure, spinti dal cuore indomito, tipico del Paracadutista, occorre accettare che anche quello che non vorremmo mai sentire.
Ieri la storia del paracadutismo italiano, civile e militare, ha perso una delle sue colonne portanti più ferme e resistenti, Gianfranco Bertolini ci ha lasciati.
Più di 70 anni di vita dedicata al paracadutismo, non occorre aggiungere altro.
Mi piacerebbe rivivere il ricordo che ho di lui, quando da giovane poco più che ventenne mi avvicinai alla sezione Anpd’I di Pisa, città consacrata al paracadutismo.
Venni iniziato a questo meraviglioso mondo, a me sconosciuto ma che avevo vissuto tramite racconti di familiari, dalle parole di Gianfranco, che insieme agli altri Istruttori mi accolse presso la sede di Piazza San Martino, a Pisa.
Le parole che mi riservò furono dirette e giuste, senza troppi fronzoli, ricami o false illusioni: “il paracadutismo, se lo vuoi fare, è questo… gioie e dolori, siamo tutti volontari, nessuno ti obbliga”, e questo era Gianfranco, un uomo diretto, preciso, scrupoloso, a tratti severo ma sempre giusto, di una rettitudine morale ineccepibile.
E di una passione smisurata per il mondo del paracadutismo.
Gianfranco metteva sempre al primo posto la sicurezza dell’allievo, e con tanto impegno da parte nostra, ci accompagnò a conseguire l’ambito brevetto di abilitazione al lancio, seguendo le stesse procedure previste per il brevetto militare, instillando nelle nostre giovani menti i sani principi e i veri valori del Paracadutista. Nonostante fosse civile, infatti, Gianfranco anni addietro divenne Istruttore della Smipar, e migliaia e migliaia sono stati i giovani allievi paracadutisti militari e civili da lui forgiati, così come centinaia sono stati i collaudi di materiale che ha effettuato, mettendo sempre anima e corpo a disposizione del progresso aviolancistico.
Quando poi dopo poco mi arruolai, orgoglioso, tornai un giorno in Sezione e volli incontrare Gianfranco, che, quando mi vide in divisa, la toccò affascinato, e visibilmente commosso mi disse che avevo dato lustro all’Anpd’I di Pisa.
La vita militare, con le sue vicissitudini, mi portò poi a Brescia, ove mi volli ricondizionare al lancio, dopo anni di inattività. Alla sezione Anpd’I locale mi accolse un altro decano del paracadutismo: Tino Feola, un altro Angelo volato in cielo alcuni anni orsono, che si approcciò a me con lo stesso affetto che Gianfranco Bertolini mi aveva riservato a Pisa.
Quando mi parlava, quando ascoltava i miei dubbi, quando mi consigliava, sempre con grande garbo e con il rispetto che si riserva al Paracadutista già brevettato, rivedevo il “mio” Gianfranco.
Due Paracadutisti civili, Gianfranco Bertolini e Tino Feola, a cui i massimi vertici militari della Folgore hanno reso i più alti onori.
E che hanno segnato il mio cammino.
Appena la situazione lo consentirà, quando tornerò alla porta, quando il Cielo azzurro mi abbraccerà e la sicura vela del paracadute mi cullerà verso un sereno atterraggio, il mio pensiero andrà a Te, Gianfranco, che in quel momento mi sarai più vicino di quando sono con i piedi per terra…. ciao Gianfranco, e ciao anche a te Tino, non ne fanno più di Paracadutisti come Voi, bello pensare che adesso siete insieme, in quell’angolo di Cielo a tutti noi riservato, a organizzare la prossima giornata in zona lancio, a preparare i manifesti di carico e a vegliare sempre su di noi, Paracadutisti civili e militari.
Cieli Blu!

Un Tuo giovane allievo”


Le esequie del paracadutista Gianfranco Bertolini si sono svolte il 5 maggio scorso presso la chiesa della Sacra Famiglia in Cisanello. 

LA POLITICA NON ASCOLTA LE ASSOCIAZIONI D’ARMA. ISTITUITA LA GIORNATA DEL VALORE ALPINO. E IL 4 NOVEMBRE?

Il nostro parlamento, confermando la pochissima sensibilità che in tutti i partiti si coltiva nei confronti delle Forze Armate, ha decretato l’istituzione di una giornata al valore alpino, di fatto creando una cesura tra i soldati con la penna e il resto delle Forze Armate. Al riguardo, non ho altro da aggiungere rispetto a quanto a suo tempo scrissi, inutilmente, alla Presidente della Commissione Difesa con la lettera in allegato, se non per unire la delusione mia e dell’ANPDI a quella espressa da altre Associazioni d’Arma

Gen. Marco Bertolini

Scarica il pdf della lettera
comdif.pdf (471 download )



 

PUBBLICATO FOLGORE GENNAIO-FEBBRAIO 2022

All’interno di questo primo numero del 2022, gli eventi più rilevanti del 2021 e di Gennaio e Febbraio 2022, il Giro d’Orizzonte I TAMBURINI, il Reportage del Direttore GUERRA IN UCRAINA, gli articoli di attualità sugli eventi più rilevanti accaduti in questi due mesi e in quelli precedenti, il programma del BATTLEFIELD TOUR che avrà luogo nella Regione Marche il 27, 28 e 29 Maggio prossimo, le notizie dai REPARTI IN ARMI e quelle inviateci dalle SEZIONI ANPd’I con le attività svolte e quelle sugli eventi tristi per tutti quei soci che hanno effettuato il loro ultimo lancio… Buona lettura! Folgore!

Download eseguibile cliccando sul minimale di copertina nella colonna a fianco

IL COLONNELLO MARCELLO MORELLI È USCITO DAI NOSTRI RANGHI. PER SEMPRE.

È doloroso piangere la morte di un amico. Specialmente se è un vero Paracadutista ed è una di quelle persone che, pur non essendoti fisicamente vicino, fanno costantemente avvertire la loro presenza. Marcello era così. Paracadutista civile dal 1959, decide subito quale sarà la sua strada, rapito dal fascino della Specialità. Infatti nel 1961 entra alla Scuola Sottufficiali dell’Esercito di Spoleto e, su sua richiesta, al termine dei corsi nel 1963 viene assegnato all’Unità che costituirà l’embrione della Brigata Paracadutisti che conosciamo: il Gruppo Tattico Paracadutisti a Livorno. Si distingue per la sua professionalità e per la sua attitudine militare tanto che, a seguito di concorso che supera brillantemente, nel 1971 il Sergente Maggiore Morelli viene promosso al grado di Sottotenente e trasferito alla Scuola Militare di Paracadutismo a Pisa. Presso l’Istituto di Formazione, presta servizio al Battaglione Addestramento Reclute Paracadutisti (BARP) e presso la Compagnia Manutenzione. Ufficiale subalterno equilibrato e maturo, costituisce un sicuro riferimento per i giovani Ufficiali che entrano nella Specialità. Dati i suoi brillanti precedenti e come perfetto conoscitore della lingue Inglese e Francese, nel grado di Capitano entra a far parte degli Osservatori delle Nazioni Unite in Libano e acquisisce profonda conoscenza del Paese. Nel 1982, parte la prima missione all’estero dell’Esercito Italiano nel dopoguerra. Si va in Libano.

In primo piano il Gen. Angioni con il Cap. Morelli sullo sfondo

La comanda il Generale Angioni che, in virtù dei trascorsi di Morelli in Medio Oriente, subito lo annovera tra i suoi collaboratori più stretti. Saranno 18 mesi intensi, di convulsa e, a tratti, pericolosa attività operativa. Lo staff del Generale Angioni è composto da figure di elevata capacità professionale e, in quel contesto, Morelli si dimostra come uno degli elementi più affidabili e coscienziosi. Nel 1985 l’Ufficiale entra a far parte degli Organi Centrali di Sicurezza dove presta servizio fino al 2005.


Nonostante i vari incarichi espletati al di fuori delle Aviotruppe, Marcello Morelli si sentiva e si comportava come un Paracadutista, non essendosi mai tolto dal cuore il brevetto con le ali d’acciaio.
Marcello, quelle ali ti aiuteranno a spiccare l’ultimo volo.

Alla famiglia vada il più profondo cordoglio dell’Associazione.

L’ANPd’I, nei confronti della quale hai sempre dimostrato fraterno affetto, non ti dimenticherà.

Gen.B.par.(ris) Raffaele Iubini

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