ASSOCIAZIONE NAZIONALE

  PARACADUTISTI D'ITALIA

DAL 2 SETTEMBRE LA BRIGATA PARACADUTISTI FOLGORE PASSERA’ ALLE DIRETTE DIPENDENZE DEL COMFOTER

“Il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Gen. Carmine Masiello, ha disposto che la Brigata paracadutisti Folgore transiti dalle dipendenze del Comando Forze Operative Nord di Padova a quelle del Comando delle Forze Operative Terrestri in Roma, a far data dal 2 settembre 2024. Con tale provvedimento la FOLGORE vede confermata e valorizzata la propria unicità di Grande Unità di rilevanza strategica nazionale, a riconoscimento del ruolo da sempre ricoperto dai baschi amaranto nell’interesse dell’Italia. L’ANPDI partecipa all’intima soddisfazione di tutti i folgorini”

CI HA LASCIATI IL GEN. DIV. (RIS.) CARLO CHIEREGO, CARABINIERE PARACADUTISTA, GIA’ COMANDANTE DEL GIS E DEL TUSCANIA

È morto il Generale di Divisione (ris) Carabiniere Paracadutista Carlo Chierego.
Nato ad Asti nel 1943, risiedeva nella citta’ di Pordenone insieme alla moglie.
La sua carriera si snoda tra incarichi prestigiosi sia all’interno, sia all’esterno delle Aviotruppe.
Assegnato all’allora Reparto Carabinieri Paracadutisti nel 1968, viene inviato alla frequenza del Corso Applicativo dell’Arma dei Carabinieri nel 1971.
Comanda in seguito la Tenenza nel Comune di Aurisina e la Compagnia di Campione d’Italia.
Superato brillantemente il Corso di Stato Maggiore, viene designato quale Comandante del Gruppo Intervento Speciale (GIS). Nel grado di Tenente Colonnello viene assegnato come Comandante del Comando Provinciale di Cosenza.
Rientrato nelle Aviotruppe, diviene Comandante del leggendario 1° reggimento Carabinieri Paracadutisti “Tuscania”.
Promosso Generale di Brigata, prende il comando della 1^ Brigata Mobile Carabinieri con sede a Roma.
In termini di missioni all’estero, emerge per importanza quella sotto egida UEO che il Generale Chierego ha svolto in Bosnia Herzegovina (Mostar) dal gennaio al luglio del 1996.
Ufficiale attaccatissimo alla Specialità, ha coniugato forma militare ed umanità in modo unico. Lascia un vuoto particolare tra coloro che, avendo servito ai suoi ordini, hanno potuto apprezzare le sue spiccate qualita’ di Comandante ed il carisma personale che derivava da una lunga consuetudine di condivisione dei sacrifici richiesti ai Servitori dello Stato.
I Paracadutisti dell’Associazione Nazionale Paracadutisti d’Italia, consapevoli della grave perdita per la famiglia e per l’Arma dei Carabinieri, esprimono il loro piu’ profondo cordoglio. Generale Chierego, possa il Cielo che hai spesso attraversato in vita sotto la seta del paracadute, esserti ora dimora per l’eternita’.
FOLGORE! NEMBO!

 

TREKKING URBANO: ROMA 21-22 SETTEMBRE 2024

Come già comunicatovi  l’ANPd’I si è dotata di un “Centro Sportivo” con Direttore il par. Nicola TRUSIANI (ANPd’I Roma) e vice direttore il par. William SANNA (ANPd’I Fiemme e Fassa) avente come referente il Segretario Generale e come prima proposta il Centro Sportivo ha organizzato in Roma nei giorni 21-22 settembre un “trekking urbano” che permetterà di effettuare a piedi una visita ai più importanti monumenti romani con relativa breve illustrazione, su un percorso di 14 chilometri su terreno vario con salite e discese: ma oltre al trekking in sé, vi è l’opportunità di sviluppare conoscenze, rinsaldare il cameratismo e passare giornate piacevoli!!.

Negli allegati troverete tutte le modalità del trek ed il modulo di adesione, che si invia i due formati per la fruibilità di tutti, con le indicazioni per il pagamento della quota di partecipazione: le adesioni dovranno essere inviate entro il 15 settembre alla mail:  anpdi.nazionale@assopar.it

 

NON PERDETE L’OCCASIONE!

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E’ MORTO IL GEN.CA MARIO BUSCEMI: IL RICORDO DEL PRESIDENTE NAZIONALE

“E’ morto, dopo una dura malattia che non ne aveva scalfito il carattere, il Generale Mario Buscemi, già Presidente di ASSOARMA fino ad un anno fa quando dovette farsi da parte a favore del Generale Gerometta proprio a causa del peggioramento delle sue condizioni di salute.
Il Gen.Buscemi, nato il 29 marzo 1935 a Perugia, ha iniziato la sua lunga carriera come ufficiale subalterno dei paracadutisti agli inizi degli anni ’60. In quel lontano periodo si evidenziò subito per le sue brillanti doti intellettive e per la sincera passione militare che lo animava. Dopo aver comandato la 5^ compagnia paracadutisti del Gruppo Tattico, subentrando al Cap.Federico Calvi di Coenzo, continuò nel percorso previsto per gli Ufficiali del Ruolo Normale frequentando la Scuola di Guerra. Dopo vari incarichi, anche all’estero, rientrò in quella che era diventata la Brigata paracadutisti ricoprendo incarichi importanti e di prestigio, tra cui quello di Capo di Stato Maggiore e di Vice Comandante della stessa, sotto il comando, rispettivamente dei Generali De Vita e Viviani.
Non ebbe la possibilità di comandare la Folgore, come avrebbe desiderato, ma assunse il Comando della Brigata Granatieri di Sardegna per poi transitare a un lungo periodo presso lo Stato Maggiore dell’Esercito. In questo periodo, fu comandante del Contingente italiano nell’operazione Provide Comfort con sede a Dijarbakir in Turchia, dal quale dipendeva il Contingente dell’Esercito Italiano in Nord Iraq comandato dal Generale Monticone.
Tornato allo SME, assunse vari incarichi culminati nel ruolo di Sottocapo di SME alle dipendenze del Generale Goffredo Canino. Quanti hanno prestato servizio in Somalia lo ricorderanno probabilmente mentre effettuava unitamente al Capo di SME frequenti visite al contingente nazionale, le cui attività seguiva con affettuosa attenzione e orgoglio di paracadutista. Successivamente venne anche impiegato quale Consigliere militare del Presidente del Consiglio. Collocato in quiescenza, nel 2010 assunse l’incarico di Presidente di ASSOARMA che resse fino all’anno scorso. I suoi interventi, nel corso delle frequenti occasioni protocollari nelle quali le Associazioni d’Arma e combattentistiche si relazionavano con le autorità di vertice della Difesa sono sempre stati finalizzati a ribadire l’importanza del legame tra Istituzioni e società nazionale, grazie proprio all’opera di quanti, lasciato il servizio attivo, hanno continuato a praticare con ostinata passione i valori delle Forze Armate, seppur in ambito civile.
Il Generale Buscemi è stato, per usare un termine suggestivo, uno dei “pezzi dell’argenteria di famiglia” per noi della Folgore. Il suo cuore è sempre rimasto amaranto, infatti, anche se gli obblighi del servizio lo hanno portato lontano dalla Grande Unità per molti anni. Come Presidente di ASSOARMA è stato sempre molto attento alle questioni dell’ANPDI, della quale seguiva con attenzione le vicissitudini, tra le quali quelle connesse alla questione aviolancistica.
Con lui, insomma, scompare un altro protagonista di un’epoca importante per la Folgore e per la Forza Armata, quando l’Esercito si apriva agli impegni fuori area con la sua “punta di diamante”, la nostra Brigata.
L’ANPDI, tramite mio, esprime le più sentite condoglianze alla famiglia del Generale Mario Buscemi che, comunque, continua a “presidiare” la Forza Armata – come fatto incessantemente per cinque generazioni – grazie al figlio Marco, a sua volta Generale dell’Esercito.
Il Generale Marco Buscemi, attualmente impegnato all’estero, ha chiesto che le espressioni di cordoglio vengano indirizzate all’indirizzo mail assoarma.cons.naz@gmail.com di ASSOARMA che si farà carico di veicolarle a destinazione.

Il Presidente Nazionale

Gen.CA (ris) Marco BERTOLINI

 

PORTOGRUARO: POSATA UNA SCATOLA DEL TEMPO ALLA BASE DELL’ERIGENDO MONUMENTO AI PARACADUTISTI

Il monumento è un testimone silenzioso della storia, lo abbiamo eretto per commemorare momenti e fatti significativi del passato. Ogni persona può interpretare la storia in modo diverso, filtrando il racconto attraverso le conoscenze e purtroppo le proprie convinzioni. Noi paracadutisti invece siamo orgogliosi del nostro passato, mentre guardiamo al futuro con determinazione, saremo sempre degni del nostro immancabile avvenire. Con la cerimonia di oggi posiamo una “scatola del tempo” nel calcestruzzo, un gesto simbolico potente. Inseriamo una pergamena con le firme dei collaboratori che hanno lavorato pro bono per la realizzazione dell’opera, e una ampolla contenete la sabbia del deserto di El Alamein per un forte legame al passato. La scatola non solo conserva un pezzo di oggi per le generazioni future, ma sottolinea anche l’importanza di ogni singolo momento che viviamo. Questo atto diventa parte integrante della storia più ampia che il monumento rappresenta. Così, mentre il monumento rimane un punto fermo, la scatola del tempo aggiunge un nuovo capitolo, un nuovo respiro alla narrazione continua della nostra testimonianza perpetua.
La sezione ANPDI Paracadutisti di Portogruaro da a tutti appuntamento al 28 settembre 2024 per l’inaugurazione.

FOLGORE!

Ringrazio per la presenza dell’Amministrazione Comunale di Portogruaro, il vice sindaco Dott. Michele Lipani e l’assessore Ketty Fogliani

Par. Roberto Dariol
Presidente Sez. ANPdI di Portogruaro
e Consigliere Nazionale del 3° Gruppo Regionale ANPdI Triveneto

 

 

 

 

 

 

LA SEZIONE PIAVE IMPEGNATA NELLA COMMEMORAZIONE DEL CHECK POINT PASTA E DELLA BATTAGLIA DI EL ALAMEIN

Pubblichiamo con soddisfazione il resoconto della Sez. di Piave inerente una commemorazione molto sentita dai paracadutisti.

Lo scorso martedì 2 luglio, nei pressi del monumento ai Paracadutisti in piazza Marconi a Cornuda, si è tenuta la commemorazione del 31esimo anniversario della battaglia “Check-point Pasta“, avvenuta il 2 luglio 1993 in Somalia, ed è stato ricordato l’inizio della battaglia di El Alamein in Egitto.

L’evento è stato organizzato dall’Associazione Nazionale Paracadutisti d’Italia – Sezione Piave con il patrocinio dei Comuni di Cornuda e Farra di Soligo.

Presenti il sindaco Enrico Gallina con la giunta comunale, l’assessore alla cultura di Montebelluna Maria Bortoletto, l’assessore pederobbese Marisa De Bortoli con il consigliere comunale Federico Dal Bello, la Medaglia di Bronzo al valore dell’ esercito Missione Ibis Cristian Baldassin, le sezioni Anpdi di Treviso, Bassano e Conegliano, l’Associazione FNAI Arditi d’Italia, le associazioni d’arma degli Alpini, dei Marinai, dei Carristi e dell’Aeronautica.

Il monumento di Cornuda è stato rinnovato grazie al lavoro dei volontari soci della sezione dell’Associazione Nazionale Paracadutisti d’Italia – Sezione Piave Mirco Faccin, Massimo Facin, Luigi Merotto, Massimo De Bortoli e Flavio Gallina che in questi mesi, in autonomia lavorativa ed economica, hanno dato un ulteriore risalto a un monumento di onorata storia, preparando un angolo dedicato a tutte le missioni di pace.

Nella cerimonia sono state ricordate due missioni “Italcon Libano nel suo 40esimo e operazione Vespri Siciliani“, e per l’occasione è stata raccolta della terra proveniente dai luoghi delle missioni e posta in una cassetta, poi interrata, adiacente il monumento.

“Vogliamo ricordare oggi – ha detto il paracadutista Mirco Faccin, reduce di Check Point Pasta e portavoce di questa iniziativa – le missioni dei nostri fratelli maggiori, che hanno aperto la strada a molte altre missioni umanitarie e di pace da parte dell’Esercito italiano”.

Il presidente di Sezione Bruno Perin ha preso la parola ricordando e onorando i paracadutisti della battaglia di El Alamein nel secondo Conflitto mondiale, sottolineando il vissuto dei militari italiani di leva in quella fatidica giornata del 2 luglio 1993.

“Grande partecipazione – commentano dall’amministrazione comunale cornudese – alla cerimonia al monumento ai Caduti di El Alamein in piazza Marconi per commemorare i tragici eventi del 2 luglio 1993 quando i Paracadutisti Italiani, in missione umanitaria in Somalia, furono attaccati dai ribelli somali. Pur difendendosi strenuamente, le perdite furono pesanti: il Sottotenente Millevoi, il Sergente Maggiore Paolicchi e il Caporale Baccaro persero la vita, e diversi altri soldati italiani furono feriti”.

“Parlando oggi con alcuni dei ragazzi protagonisti di quei dolorosi fatti – continuano -, allora poco più che maggiorenni, si colgono ancora la viva emozione e il profondo dolore che li hanno segnati e li accompagneranno per sempre. Un doveroso ricordo da parte dei presenti e un monito per le giovani generazioni: identità, orgoglio, sacrificio e senso del dovere non sono parole vuote, bensì costituiscono la base della nostra civile convivenza e del nostro sistema di valori, in questi tempi troppo spesso messo in discussione”.

“Un sincero ringraziamento alla Sezione Piave dell’A.N.P.d.I – concludono – per aver organizzato, come ogni anno, questo importante momento celebrativo e per l’impegno e il lavoro fatto per rendere sempre più accogliente e dignitoso questo luogo di Cornuda. Grazie anche a tutte le Associazioni d’Arma, ai Carabinieri di Cornuda, ai Comuni di Montebelluna, Pederobba e Farra di Soligo per aver condiviso questo appuntamento”.

La Sezione ANPdI di Piave

50° ANNIVERSARIO DELLA MORTE DEL PARACADUTISTA ARTIGLIERE DANIELE CUSAN

Pubblichiamo con riconoscenza il discorso del par. Roberto Dariol, Consigliere Nazionale del 3° Gruppo Regionale Triveneto, in occasione della celebrazione del 50° anniversario della morte del paracadutista artigliere Daniele Cusan.

La celebrazione si è tenuta a Concordia Sagittaria, a cura della Sezione ANPdI di Portogruaro.

Saluto le Autorità civili, militari e religiose, e tutte le associazioni d’arma presenti. Porto i saluti del nostro Presidente Nazionale Gen Bertolini.
Oggi Celebriamo Solennemente il 50° Anniversario della Morte del Paracadutista Artigliere Daniele CUSAN. Daniele era ragazzo, come tanti, era stato chiamato a servire il Paese nei ranghi della FOLGORE unità di volontari e fiore all’occhiello dell’Esercito Italiano. Daniele era effettivo a LIVORNO al 185° Gruppo Artiglieria da Campagna Paracadutisti. Negli anni ’70, si era in una fase critica della storia nazionale, del confronto politico, ideologico e militare tra la NATO ed il Patto di Varsavia, ma Daniele era giustamente orgoglioso dell’assegnazione alla Brigata Paracadutisti FOLGORE. Erano anni difficili e veniva chiesto ancor più spirito di sacrificio e sicuramente elevate doti di ardimento. Ma l’amore per l’uniforme, la passione per il paracadutismo, la dedizione al servizio, tipico di ogni Artigliere Paracadutista è senza alcun dubbio appartenuto a Daniele. La vita di Daniele è ancora più preziosa in quanto ha raggiunto il culmine in giovane età e durante il compimento dell’ardito volo, simbolo di audacia e determinazione per tutti noi paracadutisti. Il 17 luglio del 1974 è stato un giorno triste… ma dall’inevitabile dolore conseguenza del tragico incidente, ha preso vita la vivida memoria dell’energico ed atletico Daniele. Ancora oggi lo ricordiamo, al fine di non vanificare l’estremo sacrificio di un giovane, che ha donato la sua vita per servire la Patria. La commemorazione di oggi è un’occasione per onorare non solo Daniele che ha perso la vita in quel giorno, ma tutti coloro che hanno servito il proprio paese con coraggio e dedizione. Questa cerimonia è un momento di profondo rispetto e di connessione tra le generazioni, un ponte tra il passato e il presente che riafferma i valori di lealtà e di sacrificio che sono alla base dell’identità dei paracadutisti e per noi membri delle associazioni d’Arma. Questo luogo di preghiera, è un simbolo tangibile del ricordo che non si estingue. Ogni anno, rinnoviamo l’appuntamento con la famiglia Cusan per rendere omaggio a Daniele e a tutti i caduti, con l’impegno a mantenere viva la memoria di questo evento e a trasmettere alle future generazioni l’importanza del servizio e del sacrificio. Infine non possiamo non ricordare la mamma di Daniele, la signora Teresa, vissuta per ben 102 anni quasi a voler combattere il più a lungo possibile contro l’oblio e perché nessuno di noi dimentichi. Oggi Daniele ci guarda da quell’angolo di cielo, riservato a tutti noi, dove vivono in eterno santi, martiri, ed eroi…
Viva Daniele, Viva la FOLGORE, Viva l’ITALIA!

 

SITUAZIONE ENAC: CONCLUSA L’UDIENZA AL CONSIGLIO DI STATO

Si è tenuta questa mattina, dinanzi al Consiglio di Stato, l’udienza di discussione nel merito della nota causa che l’ANPdI si è vista costretta ad instaurare per tutelare la propria dignità di Associazione d’Arma titolata da decenni a svolgere attività di aviolancio di interesse militare con paracadute emisferico da velivolo civile.


Dall’esito della discussione è emersa la convinzione che il Collegio giudicante abbia molto chiara la situazione, e che nell’emananda sentenza farà ulteriore chiarezza su un quadro normativo che per quanto ritiene il sodalizio è già esplicito.

Non sta a noi fare previsioni su quella che sarà la decisione del Collegio, ma possiamo coltivare l’aspettativa di una sentenza che vada nella direzione della certezza del diritto, mettendo fine ad anni di indeterminatezza.

Le controparti dell’ANPdI hanno chiesto che la causa abbia un ulteriore prolungamento istruttorio, mentre l’ANPdI ha manifestato disponibilità ad una decisione senza ulteriori rinvii.

Starà al Collegio decidere in merito, con i tempi che l’opzione scelta comporterà.

Quando l’Associazione avrà conoscenza del deposito della decisione, lo renderà noto a tutti gli iscritti.

L’Associazione ha comunque la serena convinzione di aver offerto al Collegio giudicante tutta la documentazione che dimostra analiticamente come l’attività aviolancistica di interesse militare con paracadute emisferico da velivolo civile dell’ANPdI sia stata prevista e validata sotto ogni profilo nel corso degli anni, sia dal punto di vista normativo, sia dal punto di vista amministrativo, sia dal punto di vista giurisprudenziale.

Soprattutto, l’Associazione è convinta di avere fatto tutto il possibile per far emergere la trasparenza della propria buona fede, il proprio ottimo comportamento e l’assoluto incardinamento della propria attività principe in stringenti normative militari (Circ.1400) e del Ministero dei Trasporti (DM 467/T).

Non resta quindi che attendere la decisione.

Folgore!

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