ASSOCIAZIONE NAZIONALE

  PARACADUTISTI D'ITALIA

IL GEN. C.A. CARMINE MASIELLO NOMINATO CAPO DI SME

Come da più parti ampiamente previsto, il Consiglio dei Ministri ha nominato il Gen. C.A. Carmine Masiello, Capo di Stato Maggiore dell’Esercito Italiano.

Il Gen. Masiello ha iniziato la sua splendida carriera presso la Brigata paracadutisti Folgore, nel 185° rgt. a. par. ”Folgore”. Si tratta di un artigliere, quindi, anche se atipico. E’ stato infatti il principale promotore di una profonda trasformazione dell’unità, conferendole una nuova connotazione speciale perseguita con passione e costanza.

Da questa azione è così nato il 185°rgt. RRAO Folgore, confluito poi nel bacino delle Forze Speciali, unitamente al 9°rgt.d’assalto par. “Col Moschin” e il 4° rgt. alp. par. “Monte Cervino”.

Nell’ambito della Specialità, il Gen. Masiello ha comandato il proprio reggimento e, successivamente, la Brigata paracadutisti stessa, anche per un lungo periodo in Afghanistan.

Presso gli Organi Centrali, ha assolto incarichi di grande responsabilità presso gli Organismi di Informazione e Sicurezza, nonché presso lo Stato Maggiore dell’Esercito e quello della Difesa, sempre in posizioni molto vicine al Vertice delle Forze Armate, maturando così una conoscenza molto approfondita dello strumento militare, ben al di là degli orizzonti della Specialità di provenienza.

In questi ultimi burrascosi anni ha ricoperto l’importante incarico di Sottocapo di Stato Maggiore della Difesa, alle dirette dipendenze dell’Ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone.

L’Anpdi gioisce per un provvedimento che finalmente pone molto meritatamente al vertice della Forza Armata di riferimento, l’Esercito, un Basco Amaranto di altissimo profilo. Un Basco Amaranto che avrà molto da lavorare, per il bene della nostra Forza Armata impegnata ad affrontare unitamente a Marina, Aeronautica e Carabinieri, uno scorcio storico difficile come non mai, nel quale tutti dovremo fare squadra, per il bene della nostra Patria.

Nel limite dei nostri poveri mezzi, anche noi dell’ANPDI ci sentiamo impegnati in tal senso, animati anche dalla speranza, anzi dalla certezza, che per il nuovo Capo di SME sarà facile dare ascolto ai propri commilitoni non più in servizio, per il bene di una Associazione che ha un grande bisogno di attenzione e che affonda le radici nella Storia di una Specialità, che non è un semplice dettaglio sperduto tra le tante realtà della Forza Armata.

Folgore!

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